AMADEI, Filippo
Carlo Petrucci
Compositore e violoncellista, nato a Roma nella seconda metà del XVII secolo. L'A. è da identificare con Filippo Amadio, che, secondo il Gerber, era giudicato intorno [...] per il teatro dell'Accademia allo scopo di sedare la rivalità - parteggiata dall'aristocrazia e dal pubblico - sorta fra GiovanniBononcini e Haendel, che a loro volta ne composero il secondo e terzo atto. L'opera fu rappresentata al Haymarket il ...
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PIERLUIGI da Palestrina, Giovanni, detto anche ¿il Palestrina'
Rodobaldo Tibaldi
PIERLUIGI da Palestrina, Giovanni, detto anche ‘il Palestrina’. – Figlio primogenito di Sante Pierluigi e Palma Veccia, [...] es., da Marco Scacchi, Breve discorso sopra la moderna musica, Varsavia, 1649, c. [8]v, o da Giovanni Maria Bononcini, Musico Prattico, Bologna, 1673, p. 120).
Una conseguenza macroscopica di tale idealizzazione è consistita nel creare un’immagine ...
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Musicista (Modena 1677 - ivi 1726), figlio di Giovanni Maria; lasciò, specialmente, opere teatrali (ma alcune attribuite a lui potrebbero essere invece del fratello Giovanni), oratorî, cantate, piacevoli [...] e di buona fattura ...
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Musicista (Halle an der Saale 1685 - Londra 1759); figlio di un chirurgo di Halle, studiò dapprima musica con F. W. Zachow, poi (1702-03) iniziò gli studi giuridici all'univ. di Halle, ma, divenuto organista [...] nel locale teatro. Già nel 1704 dava una Passione secondo s. Giovanni. Nel 1705 venne in Italia: dapprima fu a Firenze, presso Gian quelli di un operista autenticamente italiano, G. B. Bononcini, chiamato espressamente. Non meno di tredici opere diede ...
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PARIGI (fr. Paris; A. T., 30-31)
Elio MIGLIORINI
Vittorio SOGNO
Léopold Albert CONSTANS
Georges BOURGIN
Pierre LAVEDAN
Stefano LA COLLA
Henry PRUNIERES
Giacomo ANTONINI
Walter MATURI
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Capitale [...] di Carlo VII perfino qualcuno degli amici del duca di Borgogna. Giovanna d'Arco aveva del resto compreso l'importanza del possesso di struttura e il modello di quelle di Luigi Rossi, Bononcini, Alessandro Scarlatti, Corelli e Bassani. Gli amatori si ...
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VIENNA (ted. Wien; A. T., 56-57)
Antonio Renato TONIOLO
Hans TIETZE
Giuseppe GABETTI
Karl August ROSENTHAL
Roberto PARIBENI
Heinrich KRETSCHMAYR
Walter MATURI
Carlo MORANDI
Franco VALSECCHI
Capitale [...] Richter, dal 1683 organista di corte, nel 1692 maestro di musica dei principi; il violoncellista e compositore Giovanni B. Bononcini ed altri. Anche il notevole compositore Jacobus Gallus (Handl) che viene anche chiamato "il Palestrina della Carnia ...
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VIOLINO e VIOLINISTI
Mario CORTI
Francesco VATIELLI
VIOLINISTI - Sugli strumenti ad arco antecessori dell'attuale violino e della famiglia che ne derivò, sono date notizie alla voce viola.
La tendenza [...] imparare a suonare di violino (Milano 1645), e con G.B. Bononcini, che nel 1677 pubblicò Ariette, Correnti e Gighe per due violini F. de Guarnieri; a Parma ai fratelli N. e D. De Giovanni, R. Franzoni, Mantovani e al suo insigne allievo E. Polo.
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CORELLI, Arcangelo
Piero Buscaroli
Quintogenito di Arcangelo e Santa Raffini, nacque a Fusignano presso Lugo, allora nella diocesi di Ferrara, il 17 febbr. 1653, cinque settima ne dopo la morte del [...] suonavano famosi artisti, quali Attilio Ariosti e i due Bononcini.
Non sembra che si possa mettere la dedica, molto (prob. Roma 1689) per l'oratorio S. Beatrice d'Este di Giovanni Batt. Lulier, la cui partitura fu ritrovata da A. Cavicchi, in ...
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CALETTI (Caletti-Bruni), Pietro Francesco, detto Cavalli
Lorenzo Bianconi
Nacque e fu battezzato nella parrocchia di San Benedetto in Crema il 14 febbr. 1602, terzo dei nove figli del musicista Giovanni [...] 26 genn. 1665, poi musicato dallo Stradella e da G. Bononcini) e Pompeo Magno (20 febbr. 1666, poi musicato dal una messa e Te Deum di ringraziamento per la pace dei Pirenei a SS. Giovanni e Paolo, con i cantori e i suonatori di S. Marco "de l' ...
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CALDARA, Antonio
UU. Kirkendale-W. Kirkendale
Nacque a Venezia nel 1670 o, più probabilmente, nel 1671. Il frontespizio dell'Operaprima (1693) lo definisce "musico di violoncello veneto", mentre nei [...] probabile, ma non dimostrato, che egli sia stato allievo di Giovanni Legrenzi, vicemaestro di cappella a S. Marco dal 1681. Nel cui elaborazione era stata iniziata da Monteverdi. G. B. Bononcini fu molte volte suo modello per le prime opere, ma anche ...
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