GIOVANNI da Mantova
Carlo Albarello
Nato presumibilmente nella seconda metà del secolo XI, G. è noto per l'esegesi applicata al testo sacro, tradita da un unico manoscritto (Berlino, Staatsbibliothek, [...] p. 156).
Si ignorano il luogo e la data di morte di Giovanni da Mantova.
G., come esegeta di testi sacri, occupa una posizione del sed concordant in radice una. Unita sunt, quia ex bono sunt, cum tamen diversa appetunt. Hic est diversitas unitatis et ...
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BONO
Paolo Bertolini
Nato nel 786 da ragguardevole famiglia partenopea, appartenente con ogni probabilità all'aristocrazia militare, designato successore di Stefano III assassinato nel giugno dell'832, [...] potere che, fin dai primi momenti del suo governo, aveva opposto al nuovo duca il vescovo stesso di Napoli, Tiberio: Giovanni Diacono fa coincidere, infatti, con l'avvento di B. l'inizio dell'interferenza di Tiberio nel campo politico.
Secondo quanto ...
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GIOVANNI Diacono
Luigi Andrea Berto
Napoletano, visse tra la fine del IX secolo e gli inizi del X e svolse la sua attività di diacono presso la chiesa di S. Gennaro ad Diaconiam di Napoli. È stato ipotizzato [...] che visse a Napoli in quel periodo) a un diacono di nome Giovanni.
L'opera più famosa di G. - scritta durante la sua furono ispirati dal demonio - per esempio, il duca di Napoli Bono, il quale aveva fatto imprigionare il vescovo Tiberio, che gli ...
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BONO, Pietro (Bono Lombardo)
Cesare Vasoli
Solo scarse notizie si possiedono sulla vita del B., autore di un trattato di alchimia, la Pretiosa margarita novella, a quanto attesta l'explicit dello stesso [...] ha del resto un gran valore, perché il nome di Pietro Bono (o Buono) è molto diffuso sia a Ferrara sia in nome di Giano Lacinio (ma sarebbe in realtà il francescano calabrese Giovanni da Crotone, secondo G. C. Sbaralea, Supplementum... ad scriptores ...
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GIOVANNI
Luigi Andrea Berto
Figlio di Matrona e di Docibile (I), ipato di Gaeta, che si era probabilmente impadronito del potere con la forza nell'866-867. La scarsità di documenti non permette di determinare [...] tre fratelli, era stata loro data in eredità da Giovanni.
L'istituzione della coreggenza per mantenere il potere all'interno quel casale; la medesima cosa fece sempre nel 919 il vescovo Bono, mentre nel 921 il figlio del conte Paolo Leone gli cedette ...
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BONO (Bon, Buon), Bartolomeo
Giovanni Mariacher
Figlio di Giovanni, nacque a Venezia sulla fine del sec. XIV, e la sua attività di scultore e architetto è discretamente documentata. Negli anni 1422-30 [...] (a torto ritenuto suo parente) ed a Michele Bono (detto Giambono) per valutare il monumento al Gattamelata il "Magistro Bartholomeo" cui erano affidati il portale della chiesa di SS. Giovanni e Paolo (1458-59; ma vedi anche Zava Boccazzi) e quello ...
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BONO, Gaudenzio
Piero Bairati
Nato a Torino il 17 maggio 1901 da Stefano, impiegato delle Poste e telegrafi, e da Giuseppina Caire, si formò nel periodo di intensa industrializzazione dell'area metropolitana [...] maggiori esponenti, primi fra tutti il presidente Giovanni Agnelli e l'amministratore delegato Vittorio Valletta di Amoldo Fogagnolo, il direttore della Grandi motori; e dello stesso Bono.
In seguito, nel mese di agosto, ai quattro commissari nominati ...
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BONO
Bruno Ruggiero
Nacque nella seconda metà del sec. XI da una famiglia greca trapiantata in Italia forse nel sec. VIII. È incerto se la sua terra di origine sia stata la Calabria oppure la Sicilia, [...] Martino dipendenti dall'abbazia venosina. B., insieme con l'ammiraglio Giovanni, vi appare tra i testimoni che sottoscrivono l'atto.
Il della reggenza, l'ammiraglio Cristodulo, il camerario Nicola e Bono.
Non sappiamo quando sia stato assegnato a B. ...
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Scrittore e prelato diplomatico (Santa María de Nueva Segovia 1404 - Roma 1470). Fu dapprima alla corte dei re di Castiglia Giovanni II ed Enrico IV; stabilitosi poi a Roma, vi ricoprì numerose cariche [...] nel 1468 come castellano di Sant'Angelo ebbe in custodia il Platina, che l'introdusse come interlocutore nel De falso et vero bono; fu in relazione anche col Bessarione e apprezzato dagli umanisti. Lo scritto più noto, tradotto in varie lingue, è un ...
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CLEMENTE XIV, papa
Mario Rosa
Giovan Vincenzo Antonio Ganganelli nacque il 31 ott. 1705 a Sant'Arcangelo di Romagna (Forlì) nella legazione di Romagna da Lorenzo e da Angela Serafina Macci (o Mazzi) [...] ad un opuscolo del Bergeron, Ne repugnate vestro bono, cui la Voix era collegata. La severa richiesta e di mecenatismo per elargire elemosine ai poveri dell'ospedale di S. Giovanni in Laterano e dell'arcispedale di S. Spirito, per creare nuove ...
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