FOLENGO, Teofilo
Angela Piscini
Al secolo Girolamo, nacque l'8 nov. 1491 a Mantova, in contrada Monticellì Bianchi, nella casa che la madre Paola Ghisi, di ricca stirpe mercantile, aveva portato in [...] della vita rustica - il comico di Dante e Boccaccio, dell'Alberti e del Pulci: la fondamentale istanza dai problemi interni all'Ordine benedettino. La morte di Giovanni Comer, protettore dei Folengo ricordato con affetto nella Zanitonella ...
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Poeta (Mantova 1491 - monastero di Campese, Bassano, 1544). Entrò nel 1508 tra i benedettini; non ha fondamento storico la notizia, dataci da lui stesso, d'essere egli stato a Bologna allievo di P. Pomponazzi. Nel 1524 o 1525 lasciò l'ordine, con permesso pontificio; vi rientrò nel 1530. L'opera sua ... ...
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Francesco Vagni
Sul noto letterato (Cipada, Mantova, 1491 - S. Croce di Campese, Bassano del Grappa, 1544) rimane valido il rilievo accennato dal De Sanctis sul realismo dello stile messo in rapporto con quello dantesco: " Questo realismo rapido, nutrito di fatti, sobrio di colori, fa di Merlino lo ... ...
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Attilio Momigliano
Poeta. Nacque a Mantova l'8 novembre 1496, morì a Campese di Bassano il 9 dicembre 1544. Fece i primi studî a Mantova, li continuò a Bologna, dove sentì le lezioni del Pomponazzi; e mentre il filosofo commentava Aristotele, egli cominciava a immaginare i suoi carmi maccheronici. ... ...
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BANDELLO, Matteo
Natalino Sapegno
Nacque nel 1485 a Castelnuovo Scrivia, in territorio a quei tempi lombardo, da famiglia nobile e antica.
È possibile che i suoi avi avessero, sotto Ottone I, titolo [...] predecessori. Si dovrà, se mai, osservare che è relativamente scarso l'apporto che gli forniscono i novellatori (dal Boccaccio a Giovanni Fiorentino, da Masuccio a Sabbadino degli Arienti, allo Straparola e al Molza); tutt'altro che dimostrato il suo ...
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CASTIGLIONE, Sabba (da)
Franca Petrucci
Nacque a Milano con ogni probabilità il 5 dic. 1480 da Giovanni, della nobile e importante famiglia, e da Livia Alberici, secondo C. Castiglione (Un maestro di [...] del C. è quella del suo ingresso nella Religione dei cavalieri di S. Giovanni, il 5 ag. 1505. Nel maggio dello stesso anno, il C., ric. 109). Scritta con uno stile ed un andamento boccacciano, anche nei particolari, avulsa dal contesto, essa sembra ...
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CALMO, Andrea
L udovico Zorzi
La biografia del C. è ancora quasi tutta da ricostruire, sia per la scarsezza di dati documentari, sia per la contaminazione con elementi spuri, desunti per lo più dalle [...] per le loro improvvisazioni e "tirate "(la Fiammetta del Boccaccio, Le bravure del Capitano Spavento, la Celestina, finanche Platone nelle parti in dialetto, sono le commedie del romano Giovanni Briccio; calmiano è lo stile delle "comedie harmoniche" ...
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TORTELLI, Giovanni
Mariarosa Cortesi
(Giovanni Aretino). – Nacque probabilmente ad Arezzo fra il 1406 e il 1411 (Bacci, 2016, pp. 66-72; va dunque corretta la data circa 1400, tradizionalmente accettata), [...] 2008, pp. 235-280]; P. Tomè Marcassa, G.Tortelli e la fortuna umanistica del Boccaccio, in Studi sul Boccaccio, XXIX (2001), pp. 229-259; M. Cortesi, Giovanni Crisostomo nel secolo XVI: tra versioni antiche e traduzioni umanistiche, in I Padri sotto ...
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CIELO d'Alcamo
Niccolò Mineo
La prima notizia di un poeta di nome "Cielo" proviene dall'umanista Angelo Colocci, che, non sappiamo' in base a quali testimonianze, a lui assegna la paternità del famoso [...] Petrarca ilDe Sanctis non dubitava di scrivere: "è rappresentato un don Giovanni da taverna, che cerca di sedurre ed anche di far forza ad umile condizione. Si apriva una via che avrebbe condotto a Boccaccio.
La più antica ediz. è di L. Allacci, in ...
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CAVALCANTI, Giovanni
Claudio Mutini
Di questo scrittore, che è tra i più significativi, a Firenze, della civiltà letteraria quattrocentesca, si posseggono scarsi e saltuari dati biografici, frutto recente [...] per intendere la presunta ideologia dei Cavalcanti. Riguarda la morte di Giovanni de’ Medici: “Due topi, uno nero e uno bianco, mai elitaria degli storici classici, di Dante, di Boccaccio, e invece sostenuta da un ragionevole uso del parlato ...
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DOMENICHI, Ludovico
Angela Piscini
Nacque a Piacenza nel 1515 da una famiglia appartenente alla nobiltà cittadina, ma non certo ricca: il padre Giampietro esercitava la professione di notaio e mori, [...] . Curò infatti l'edizione di due classici volgari, il Boccaccio moralista del Laberinto d'amore, "di novo corretto con la e la critica contemporanea, Firenze 1970, pp. 221-241; Ser Giovanni Fiorentino, Il Pecorone, Ravenna 1974, nota al testo; C. ...
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DENORES (de Nores), Giason
Giorgio Patrizi
Nacque a Nicosia attorno al 1530, da Pietro, di potente e nobile famiglia probabilmente originaria della Normandia.
Nell'isola di Cipro possedeva terre e ricchezze; [...] Cipro, dal 1489, apparteneva. Anche il figlio di Giovanni, Alvise (cugino del D.) ebbe incarichi dalla Repubblica, sono proposte e minuziosamente analizzate tre novelle di Boccaccio che appaiono riassumere tutti gli elementi precedentemente teorizzati ...
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TANSILLO, Luigi
Tobia R.Toscano
– Figlio di Vincenzo e di Laura Del Cappellano, nacque a Venosa probabilmente nel 1510.
Il padre, mai nominato nella documentazione superstite, fu identificato da Vincenzo [...] letteratura volgare, dai canonici Petrarca, Dante e Boccaccio ai moderni Sannazaro, Ariosto, Bembo, Castiglione, e d’Amor figlia sì ria (Rime 25) con attribuzione a Giovanni Della Casa (fino al 1550 si stamperanno in antologia varie composizioni ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...