BIDERI (Bidera), Giovanni Emanuele
Sisto Sallusti
Di origine albanese, nacque a Palazzo Adriano (Palermo) il 4 ott. 1784 da umili genitori. Nel 1799 fu inviato in seminario, a Palermo, donde fuggì, [...] decorosa).
Divenuto librettista del Teatro S. Carlo, il B. collaborò, tra gli altri, con C. Coccia, G. Lillo e G. Balducci, per i quali scrisse rispettivamente Marfa (1835), Odda di Bernaver (1837)e Bianca Turenga (1838). Altri due libretti fornì ad ...
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ALIGHIERI, Iacopo
Arnaldo D'Addario
Figlio di Dante di Alighiero e di Gemma di Manetto Donati. Compreso nel bando comminato al padre nel 1315, seguì il poeta nell'esilio, ottenendo dalla protezione [...] (Alighiera), ultima di questo ramo, che sposò il volterrano Angelo Balducci. Negli anni 1349-1350 il podestà di Firenze condannò i suoi furono attribuiti una canzone augurale per la pace tra Giovanni XXII e Ludovico il Bavaro (attribuita anche al ...
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BAJACCA, Giovanni Battista
Nicola De Blasi
Nacque a Corno nella seconda metà del sec. XVI. Giureconsulto, fu segretario di Ludovico Sarego, vescovo di Adria, fra il 1613 e il 1621, quando questi reggeva [...] attendibili, sono esposte in forma chiara e succinta. Giudizio negativo ne diede T. Stigliani in una lettera a F. Balducci (Dello Occhiale, libro IV, Venetia 1627, pp. 517-520), definendola - quanto alla forma - una "dettatura ignorantissima, e priva ...
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mangia
màngia s. m. [tratto da mangiare2], tosc., invar. (il plur. è raro). – Persona che incute o vorrebbe incutere paura: fare il m., fare il gradasso, il prepotente. ◆ Con diverso sign., la parola è nota per il Mangia da Siena, nome dato...