Medico (Castelnuovo d'Asti 1513 - Torino 1572). Dopo una permanenza a Lione, insegnò medicina a Pisa, a Napoli, a Mondovì e a Torino. Fu deciso oppositore delle concezioni galeniche: ha lasciato In artem medicinalem Galeni commentarii tres (1553) e alcuni trattati ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] Brassavola, botanico, fisico e medico, che fu chiamato a consulto da Carlo V e da Enrico VIII; tra i medici GiovanniArgenterio, che esercitò la medicina a Lione ed Anversa; Giorgio Biandrata, che fu medico alla corte di Polonia e venne chiamato in ...
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TORRENTINO, Lorenzo (Laurens van den Bleeck). – Nacque a Gemert, nel ducato di Brabante, nel 1499 da Lennart (Leonardo) e da Luytje (Lucia) Michiels. Bleek in fiammingo equivale a ‘sostanza sbiancante’, [...] nella tipografia di Sebastiano Onorato, un fiorentino attivo da molti anni a Lione, i De somno et vigilia libri duo di GiovanniArgenterio, da lui stampati quattro anni prima a Firenze.
In Italia, dagli anni Trenta fu attivo a Bologna e il 14 giugno ...
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Il Rinascimento. La medicina
Nancy Siraisi
Andrea Carlino
La medicina
La medicina come disciplina
di Nancy Siraisi
Nel XV e nel XVI sec. la medicina occupava un posto importante tra le discipline [...] contestato l'anatomia galenica, incoraggia Gerolamo Cardano (1501-1576) a definire Galeno un cattivo interprete di Ippocrate, e GiovanniArgenterio (1513-1572) a mettere in discussione le sue teorie sulle cause e sui sintomi delle malattie. In molti ...
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MASSA, Niccolò
Lisa Roscioni
– Nacque a Venezia il 14 marzo 1489 da Apollonio e da Franceschina Dainese (o Danese).
Il M. apparteneva a una famiglia di ricchi e nobili mercanti di origine genovese. [...] anche versato nella giurisprudenza, nella teologia e nelle scienze mediche e per ciò celebrato da Girolamo Capodivacca, da GiovanniArgenterio e da Ercole Sassonia. Fu autore di alcuni carmi in stile tibulliano e catulliano, uno dei quali, intitolato ...
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DA MONTE, Conte (Conti, Pigatti, Montano, Montano Vicentino)
Tiziana Pesenti
Nacque intorno al 1520 a Mason (Vicenza) da Francesco Pigatti, di condizione borghese, e da una nobildonna della famiglia [...] e ad emendarle alla luce delle nuove esperienze mediche. Suoi obbiettivi polemici furono soprattutto Jean Francois Fernel e GiovanniArgenterio; l'attacco si incentrò sulla difesa dei concetti galeniani di qualità, forma, parti similari, e sulla ...
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CAPODIVACCA (Capivaccio, Capivacceus), Girolamo
Giuliano Gliozzi
Nacque a Padova nei primi decenni del XVI sec. da antica e nobile famiglia.
Il C., compiuti gli studi di medicina allo Studio di Padova, [...] quasi completamente a Galeno. Qualcuno ha visto nelle sue opere, in parte con ragione, una derivazione da quelle di GiovanniArgenterio di cui era stato discepolo. Le numerose pubblicazioni del C. peccano di prolissità a causa del metodo scolastico ...
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CAMPOLONGO (Campilongo), Emilio
Giuliano Gliozzi
Nacque a Padova nel 1550 da Lodovico, professore di medicina teorica nell'ateneo padovano, di antica e nobile famiglia. Studiò medicina nella città natale; [...] , p. 501) e gli valse gli elogi del Conring. In questo scritto il C. si basa sugli insegnamenti di GiovanniArgenterio e specialmente di Gerolamo Capivaccio, docente di pratica medica nell'ateneo patavino, e autore di una Medicina practica, sive ...
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ANCINA, Giovanni Giovenale
Piero Damilano
Nacque in Fossano (Cuneo) il 19 ott. 1545 da Durante, magistrato, e da Lucia Araudini. Il casato Ancina vantava un passato di nobiltà e godeva in Fossano del [...] straordinario di teorica: probabilmente come assistente dell'Argenterio. L'insegnamento durò tre anni, con molto offerti in omaggio all'Ancina. La celebre cantante di musica leggera Giovanna Sancia, detta "sirena napoletana", fu da lui indotta a ...
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CROTTI, Giovanni Michele
Roberto Ricciardi
Nacque a Savigliano in provincia di Cuneo dopo la metà del Cinquecento da Carlo.
Dopo aver ricevuto una prima istruzione nella sua città, il C. si trasferì [...] De peste di Oggerio Ferreri e Claudio Fabro, che recava in appendice la versione italiana del Portatecum di Giacomo Argenterio. Èquesta l'unica testimonianza di una produzione letteraria che dobbiamo supporre non molto cospicua né, a giudicare dall ...
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