BOTERO, Giovanni
Luigi Firpo
Nacque nel 1544 a Bene (Cuneo), oggi Bene Vagienna, l'antica Augusta Bagiennorum, terra del duca di Savoia. Il padre Francesco era di modesta condizione; della madre si [...] . Nel novembre ebbe a Torino colloqui col card. Pietro Aldobrandini, venuto a negoziare la pace tra Savoia e Francia, e erede la Compagnia e istituendo legati a favore del can. Giovanni Antonio Barroeri di Mondovì, suo familiare e segretario, e dei ...
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Romain Descendre
Nato nel 1544 a Bene (Cuneo), in una famiglia piemontese di umile condizione, compie gli studi nei collegi gesuitici, a Palermo e poi al Collegio Romano. Insegna giovanissimo retorica e filosofia in vari collegi della Compagnia in Italia e in Francia (a Billom e Parigi dal 1565 al ... ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giovanni Botero
Adriano Prosperi
L’opera di Giovanni Botero rappresenta un momento fondamentale nell’elaborazione di concetti e termini del pensiero politico moderno. È stato grazie a lui che si è affermata nel linguaggio politico europeo l’espressione ragion di Stato. A lui si deve inoltre la proposta ... ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giovanni Botero
Cosimo Perrotta
È uno dei due grandi mercantilisti italiani (insieme con Antonio Serra). Pur non esprimendo un progetto nazionale – che in Italia non c’era – egli intuisce quasi tutti i principi fondamentali della politica mercantilista e li enuncia con massima chiarezza: critica ... ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Botero
Robertino Ghiringhelli
La vita di Giovanni Botero, altalenante tra certezze e dubbi, fama e oblio, ebbe un filo conduttore mai interrotto: la ricerca di un legame duraturo tra fede e ragione, perfezione e realtà. Ricerca che diventa il tentativo di conciliare il cattolicesimo della ... ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
A Giovanni Botero, ex gesuita dallo spirito inquieto e profondamente religioso, curioso osservatore del mondo e studioso di grande vigore, dotato di buona tempra di polemista, spetta il merito di aver aperto il dibattito sulla ragione di Stato. Con la sua opera (Della ragion di Stato, 1589), egli portò ... ...
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Scrittore politico (Bene, od. Bene Vagienna, 1544-Torino 1617). Gesuita dal 1560, lasciò l’ordine nel 1580. Dal 1582 divenne segretario di s. Carlo Borromeo. Nel 1585 fu in Francia, incaricato da Carlo Emanuele I di Savoia di una missione segreta. Tornato in Italia accompagnò Federico Borromeo giovinetto ... ...
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Scrittore politico (Bene Vagienna 1543 o 1544 - Torino 1617). Gesuita dal 1559, lasciò nel 1580 l’Ordine per urti con i superiori; dal 1582 divenne segretario di Carlo Borromeo. Dal 1584 al 1586 fu in Francia, incaricato da Carlo Emanuele I di una missione segreta. Tornato in Italia accompagnò il giovane ... ...
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Scrittore politico (Bene, od. Bene Vagienna, 1544 - Torino 1617). Gesuita dal 1560, lasciò nel 1580 l'Ordine per urti coi superiori; dal 1582 divenne segretario di s. Carlo Borromeo. Nel 1585 fu in Francia, incaricato da Carlo Emanuele I d'una missione segreta. Tornato in Italia accompagnò Federico ... ...
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Nacque nel 1543 o 1544; entrò nella Compagnia di Gesù a 15 anni, nel 1559, e fu dapprima nel collegio di Palermo, a fianco dello zio, padre Giovenale; poi, dall'ottobre 1560, nel collegio romano, donde passò successivamente ad Amelia e a Macerata, per tornare, nel settembre 1563, a Roma. Nell'estate ... ...
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Nacque a Bene Vagienna (Cuneo) secondo ogni probabilità nel 1533. Nulla o quasi si sa della prima parte della sua lunga vita: poiché solo dopo i quarant'anni egli incominciò a scrivere e a far parlare di sé. È noto solo che egli fu educato dai gesuiti e fu gesuita egli stesso a Torino per alcun tempo, ... ...
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BARONIO, Cesare
Alberto Pincherle
Nacque la notte fra il 30 e il 31 ott. 1538 a Sora, da Camillo Barone (così, o anche Baroni, si firmò e fu chiamato pure il B., ancora, talvolta, nell'anno 1596) e [...] era il primo candidato dei Francesi, il Medici; l'Aldobrandini dovette cedere e quegli, che il mattino del 10 aprile cardinale B. e la città di Sora,Sora 1961; A. Roncalli [Giovanni XXIII], Il cardinale C. B. Conferenza [1907], Roma 1961. Divulgativo ...
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PATRIZI, Francesco
Margherita Palumbo
PATRIZI, Francesco. – Nacque il 25 aprile 1529 a Cherso (l’attuale Cres) in Dalmazia, allora territorio della Repubblica di Venezia, da Stefano, appartenente alla [...] parti a undici eminenti cardinali, tra cui Ippolito Aldobrandini, anch’egli conosciuto nel periodo patavino. Intento LXXII (1970), pp. 177-198; Id., Ancora su F. Patrizio e Giovanni Franco, ibid., pp. 308-313; G. Cotroneo, I trattatisti dell’«ars ...
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CAVALIERI, Bonaventura
Augusto De Ferrari
Nacque a Milano negli ultimi anni del sec. XVI, da famiglia nobile ma non ricca. Suo padre, Bonaventura, era figlio di Lorenzo, a sua volta figlio di Ambrogio, [...] di nuovo Galileo di sostenere la sua candidatura presso i cardinali Aldobrandini e Ludovisi, mise di mezzo il Marsili, dell’Accademia dei quadam ratione promota (Bononiae 1635).
Dedicata a monsignor Giovanni Ciampoli, è divisa in sei libri, cui se ...
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FARINACCI, Prospero
Aldo Mazzacane
Nacque a Roma il 1º nov. 1544, nella casa paterna sita in Trastevere, alla via detta dei Farinacci, per gli immobili che la famiglia vi possedeva.
Il padre Marcello, [...] I primi tre volumi, stampati a Venezia da Giovanni Varisco e Paganino Paganini, recano nel frontespizio una Cenci da parte del F. fu cauta ed elusiva. Papa Aldobrandini premeva per una rapida conclusione del caso e per una punizione esemplare ...
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GREGORIO XV, papa
Alexander Koller
Alessandro Ludovisi nacque il 9 genn. 1554 a Bologna, terzogenito del conte Pompeo e di Camilla Bianchini. La famiglia, di origine fiorentina, si era stabilita dal [...] avvicinamento culminò nel contratto matrimoniale stipulato il 2 apr. 1621 tra Ippolita Ludovisi, nipote di G., e Giovanni Giorgio Aldobrandini, pronipote di Clemente VIII. Non meno importante fu l'avviamento di un accordo per le nozze fra Niccolò ...
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LEONE XI, papa
Matteo Sanfilippo
Alessandro de' Medici nacque a Firenze il 2 giugno 1536 da Ottavio di Lorenzo e da Francesca di Iacopo Salviati. Non si sa molto sulla sua infanzia e sull'adolescenza. [...] anche agli ottimi rapporti con Alessandro Peretti e Pietro Aldobrandini, nipote del papa regnante. Nel frattempo non abbandonò Firenze. A Roma in particolare L. XI mosse verso S. Giovanni in Laterano il pomeriggio del 17 apr. 1605, scortato da ...
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La finanza pubblica
Luciano Penzolo
La capitale finanziaria
Nel 1587 Leonardo Donà - che in seguito avrebbe assunto la dignità dogale - stendendo alcuni appunti sulle entrate pubbliche di Venezia [...] e XVII secolo), Torino 1980, pp. 76-147; e Giovanni Vigo, Manovre monetarie e crisi economica nello Stato di Milano Ivi, Senato Zecca, reg. III, cc. 11v-12r; Nicolò Papadopoli Aldobrandini, Le monete di Venezia, I-III, Venezia-Milano 1893-1919: III, ...
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Monete e banche nel secolo del ducato d'oro
Ugo Tucci
Il secolo del ducato veneziano d'oro
Nel Quattrocento il ducato veneziano d'oro era la moneta dominante nel mondo mediterraneo, sostenuto vigorosamente [...] R.C. Mueller, Money and Banking, p. 386.
23. N. Papadopoli-Aldobrandini, Le monete di Venezia, I, doc. XXV.
24. Roberto Cessi, Problemi monetari manuale dell'Uzzano si riferiscono all'edizione di Giovanni Francesco Pagnini del Ventura, Della Decima e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dal post-Rinascimento al Risorgimento
Sergio Bertelli
Una nuova idea di Italia
Nell’Italia della metà del 16° sec. il pathos che aveva sorretto l’impegno ‘politico’ di Niccolò Machiavelli e di Francesco [...] del De Regno Italiae, scriveva con una punta di orgoglio a Giovanni Falloppia, il 18 aprile «ora voglio che il mondo abbia per estensi, non certo favorevole al colpo di mano di papa Aldobrandini.
L’undicesimo volume, stampato sempre da Olzati, si ...
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