L’ottava rima (o semplicemente ottava) costituisce, con la ➔ terza rima, la forma ‘discorsiva’ (cioè non lirica) più diffusa della tradizione italiana, tipica in particolare della poesia narrativa (Beltrami [...] ).
L’origine dell’ottava rima è controversa. I primi testi datati nei quali fu adottata sono il Filostrato di ➔ GiovanniBoccaccio (1336) e l’anonimo Cantare di Fiorio e Biancifiore (trascritto dopo il 1343).
Gli studiosi si sono divisi tra quanti ...
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Linguista e letterato (Sarzana 1895 - Viareggio 1971), prof. di glottologia classica e romanza nell'univ. di Genova (dal 1926), poi (dal 1939) di storia della lingua italiana a Roma; accademico d'Italia [...] del Dugento e dei primi del Trecento (1926); Tradizione e poesia nella prosa d'arte italiana dalla latinità medievale a GiovanniBoccaccio (1934; 2a ed. 1943; rist. 1969), nella quale S. studia l'evolversi della prima prosa volgare dalla tradizione ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] alla Commedia dell'Ottimo e in quello di Pietro Alighieri e, poi, nel ricordo di Giovanni Villani e di GiovanniBoccaccio, mentre la tradizione manoscritta che lo conserva (quarantacinque manoscritti, compresi quelli frammentari) risale o agli ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] a cura di G. Folena, con un Saggio introduttivo di A. Schiaffini, Venezia 1957, pp. 301-28); E. G. PARODI, GiovanniBoccaccio, in Poeti antichi e moderni, Firenze 1923, pp. 155-64; A. SCHIAFFINI, Tradizione e poesia nella prosa d'arte italiana dalla ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] a rivendicare nel De nobilitate legum et medicinae la superiorità del diritto per essere fondato sul principio di equità e GiovanniBoccaccio a ritrarre con ironia i medici in talune novelle del Decameron. Ciò non toglie che questi uomini di lettere ...
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Francesco Petrarca: Prose - Introduzione
Guido Martellotti
Sul finire del secolo XVIII il signor Jean-Baptiste Lefebvre de Villebrune, filologo avventato e caparbio, in un codice miscellaneo della biblioteca [...] di tanti amici e di Laura, l'incontro e l'amicizia con il Boccaccio, e infine la visita a Roma per il giubileo del 1350, l'anno indirizzate al più grande tra gli amici e discepoli, a GiovanniBoccaccio. Una è posta a chiusa del presente volume, ed è ...
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Michele Scoto
Piero Morpurgo
Magister, traduttore arabo-latino, filosofo, enciclopedista, astrologo, scienziato, nacque intorno al 1190; forse discendente della famiglia degli Scott di Balwearie presso [...] , I-III, Frankfurt a.M. 1964.
Adso Dervensis, De ortu et tempore Antichristi, a cura di D. Verhelst, Turnholti 1976.
GiovanniBoccaccio, Decameron, a cura di V. Branca, Firenze 1976, p. 561 (VIII, 9).
The Prose Salernitan Questions: Edited from a ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Epistole - Introduzione
Arsenio Frugoni
Giorgio Brugnoli
L'edizione critica della Società Dantesca Italiana (Firenze 1921), comprese tredici lettere in latino. Delle [...] Sulla tradizione manoscritta delle singole lettere dò notizia all'inizio del commento ad ogni lettera. Basterà qui riassumere che GiovanniBoccaccio, nel suo Zibaldone che è il codice Laurenziano Mediceo XXIX, 8, ci ha conservato le lettere a Cino da ...
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LEONZIO Pilato
Paolo Falzone
Calabrese, forse di Piana Calabra, nei pressi di Reggio, nacque intorno al 1310. Quanto della sua vicenda biografica è possibile ricostruire dipende, essenzialmente, da [...] sparse testimonianze di Francesco Petrarca e GiovanniBoccaccio.
Malgrado L. fosse solito vantare origini tessale, non vi è dubbio che sua terra d'origine fu la Calabria; ciò è dimostrato dalla presenza di volgarismi calabresi nei suoi commenti a ...
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DAGOMARI (de' Dagomari, Dugumaro), Paolo (Paolo Dell'Abbaco, Paolo Geometra, Paolo Astrologo, Paolo Arismetra)
Maria Muccillo
Nacque verso la fine del sec. XIII, probabilmente in Toscana, da Piero.
Del [...] che inducono fondatamente a ritenere che egli morisse qualche anno più tardi. Cruciale è, a questo proposito, la testimonianza di GiovanniBoccaccio, che più volte parla del D. nei suoi Genealogie deorum gentilium libri..., composti nel 1373, e in un ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...