Il Rinascimento. Il ritorno della scienza antica
Sebastiano Gentile
Il ritorno della scienza antica
Petrarca e il ritorno del 'Cicerone scettico'
Per comprendere la svolta fondamentale che la nostra [...] ad alcuna setta. Lo stesso Valla nella lettera a Giovanni Serra del 13 agosto 1440, in cui si difende dall costituiva all'epoca, almeno a Firenze, una rarità. Lo stesso Boccaccio lesse e postillò l'opera di Plinio nel manoscritto del Petrarca ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] ravvisabile nelle Cene, l'incompiuta raccolta di novelle del Grazzini, se non altro perché l'autorità del Boccaccio, «anzi di san Giovanni Boccadoro», era sempre stata assai meno contestata in Toscana di quella del Petrarca. Tuttavia, malgrado la ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] un lento esaurirsi della vitalità delle lettere nostre, dal Boccaccio venendo giù fino all'Ariosto e al Tasso. 19).
In un curioso madrigale, che è un quadretto di genere, di Giovanni Andrea Rovetti v'è un putto che «brilla in vista» al veder ruzzare ...
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Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] a Poggio a Caiano, accanto alla triade di rito, Dante, Petrarca, Boccaccio; accanto a un Ficino, a un Plinio e a un libro di un Leonardo Salviati a un Domenico Maria Manni e a un Giovanni Bottari, tutti, seppure non raggiunsero che di rado l'acribia ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Vita Nuova - Introduzione
Domenico De Robertis
È tra i caratteri certo più significativi dell'opera dantesca, ed elemento costitutivo di essa, la prepotente forza di autoaffermazione [...] non fa che confermare, grazie anche al parallelo Giovanni-Cavalcanti, l'unicità dell'esempio poetico. Significato e e poesia nella prosa d'arte italiana dalla latinità medievale a G. Boccaccio, Genova, Degli Orfini, 1934, pp. 121-53, e di C ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, METRICA
CCostanzo Di Girolamo
Se appare a tutt'oggi accettabile un'idea dei Siciliani come "colonia italiana della poesia occitanica, parallela, con qualche decennio di ritardo, [...] non originaria" (1995, p. 314); e del resto in re Giovanni c'è un esplicito invito alla danza (vv. 38-47). Se Atti del 3o Congresso internazionale sul tema 'La musica al tempo del Boccaccio e i suoi rapporti con la letteratura' (Siena-Certaldo, 19-22 ...
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Gabriele D'Annunzio: Poesie teatro prose
Mario Praz
Ferdinando Gerra
Si può presentare d'Annunzio in forma antologica, con la sola eccezione di Alcyone? Potremmo ricordare a nostro favore come egli [...] e poi si riscontrino le date dell' Invincibile (1890)4, di Giovanni Episcopo e dell'Innocente (1891),5 del Fuoco (1900). Si pensi , o «antichi saggi», per certe sentenze da lui colte in Boccaccio o altrove?
E se il Foscolo nei Sepolcri, invece di dire ...
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GUARDATI (Guardato), Tommaso (Masuccio Salernitano)
Fabio De Propris
Fu uno dei tre figli di Margherita (Margaritella) Mariconda e di Loise, membro della nobile famiglia sorrentina dei Guardati, titolata [...] (modellati forse su Palemone e Arcita del Teseida boccacciano), che si innamorano della stessa ragazza, duellano per esemplato l'incunabolo pubblicato ancora a Venezia per i tipi di Giovanni e Gregorio de' Gregori nel 1492 (IGI, 6268), nonché ...
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CITOLINI (Cittolini, Citolino), Alessandro
Massimo Firpo
Figlio di Teofilo, nacque intorno al 1500 a Serravalle (a ridosso dell'odierna Vittorio Veneto, in provincia di Treviso) da famiglia agiata, [...] . è indirizzato, era fratello di quel Giovanni Battista, predicatore carmelitano che, dopo travagliate tale atteggiamento scopertamente anticlericale anche nel pur scontato riferimento al Boccaccio, difeso dall'accusa di empietà ("Chi fu manco ...
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PASQUALI, Giorgio
Antonio La Penna
PASQUALI, Giorgio. – Nacque a Roma il 29 aprile 1885 da Gustavo e da Anna (Marianna) Lasagni.
Il padre, esperto di diritto internazionale e professionista ben noto, [...] dell’avversione. Molto deve aver pesato la lunga amicizia con Giovanni Gentile, e Pasquali del resto non fu mai animato da sulle varianti d’autore si estende a Petrarca e a Boccaccio; nell’area della letteratura italiana il grande pioniere era stato ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...