I confini dell’Italia linguistica non coincidono perfettamente con quelli dello Stato italiano. In generale, il rapporto tra comunità linguistica e spazio geografico è assai più complesso e articolato [...] per la grande tradizione letteraria italiana risale in Europa al medioevo; ➔ Dante, ➔ Francesco Petrarca e ➔ GiovanniBoccaccio, presto conosciuti e ammirati di là dalle Alpi, esercitarono un’influenza profonda e duratura sulla letteratura europea ...
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SALVIATI, Lionardo
Claudio Gigante
– Nacque a Firenze il 27 giugno 1539, quartogenito, da Giovambattista di Lionardo e da Ginevra di Carlo d’Antonio Corbinelli.
La famiglia, non ricca, vantava antiche [...] a quella del Canzoniere). Se ne discute nel libro successivo dedicato alle regole di grammatica, ove si indica in GiovanniBoccaccio e nei toscani del secolo ‘fiorito’ le fonti della lingua corretta, senza escludere, se necessario, il ricorso ad ...
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I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] . (Tesi 2007: 74). Nella prosa letteraria più sostenuta, per es. nelle parti introduttive del Decameron di ➔ GiovanniBoccaccio, il modello stilistico-sintattico degli storiografi latini si ripercuote sulla struttura della frase (complemento oggetto ...
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CONVENTO
C. Bozzoni
Il termine c., usato spesso impropriamente per designare una casa religiosa in genere, come sinonimo di monastero o cenobio, indica in senso stretto la comunità di un ordine regolare, [...] di ambito francescano, ma alquanto dubbie circa la concretezza del designatum. Prati (1970) cita invece un passo del Decameron di GiovanniBoccaccio ("La quale a' frati di questo convento e a voi si toglie"; I, 6, 19), sostanzialmente analogo, ma in ...
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PULCI, Luigi
Alessio Decaria
PULCI, Luigi. ‒ Discendente di una nobile famiglia fiorentina ormai in decadenza, nacque a Firenze il 15 agosto 1432 da Iacopo di Francesco e Brigida de’ Bardi.
Il padre [...] ad altri volumi che sappiamo essere passati per la casa di Castellani (il Corbaccio di GiovanniBoccaccio, i poemetti dello Za, la Cronica di Giovanni Villani, per limitarsi solo ai testi volgari).
Recentemente, con la scoperta di un frammentario ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] lingua della prosa accetta dunque volentieri la variazione sincronica, come si vede esemplarmente nel Decameron di ➔ GiovanniBoccaccio; la lingua della poesia preferisce la variazione diacronica, accogliendo o addirittura fingendo arcaismi. Un’altra ...
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DEL TUPPO, Francesco
Paola Farenga
Nacque nel 1443, o al più tardi l'anno seguente, da Giacomo e da Ilaria "de Scarfellitis", residenti a Napoli nel "seggio" di Porto "in loco ubi dicitur e la piazacta".
Il [...] della perduta editio princeps del Novellino di Masuccio Salernitano (1476; Hain, 10.885) e da quella del Filocolo di GiovanniBoccaccio (Hain, 329 che precede lo scioglimento della società. È bene tenere presente, tuttavia, che la società fra il D ...
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TRISSINO, Giovan Giorgio
Valentina Gallo
TRISSINO (Drasseno, Dressano, Dresseno), Giovan Giorgio. – Nacque a Vicenza, l’8 luglio del 1478, da Gaspare e da Cecilia Bevilacqua, veronese.
Entrambe le famiglie [...] scriveva al figlio Giovan Matteo a Vicenza di adoperarsi affinché Trissino gli prestasse il volgarizzamento di Livio tradotto da GiovanniBoccaccio; a un più impegnativo appello si deve la descrizione di una grotta nei pressi di Vicenza, Il covolo di ...
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ZUCCHI, Jacopo
Sara Ragni
– Nacque all’inizio degli anni Quaranta del Cinquecento, presumibilmente tra il 1541 e il 1543, nel territorio del ducato fiorentino da maestro Piero di Francesco di Donnino [...] , l’Eternità e la Terra a illustrare l’origine mitica del cosmo secondo un passo della Genealogia degli Dei di GiovanniBoccaccio; ibid., pp. 210 s.), e le pitture nella Sala delle Stagioni; queste ultime, compromesse da antichi e moderni restauri ...
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Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] poetica, è possibile avere: la donna che tanto pietosa s’hae mostrata (Dante); s’aveva messe alcune pietruzze in bocca (GiovanniBoccaccio); rotta s’hanno la piastra e la maglia (Francesco Berni).
I problemi nell’impiego degli ausiliari si incontrano ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...