MAZZA, Giuseppe
Ilaria Sgarbozza
– Nacque a Milano il 13 sett. 1817, primogenito di Carlo, stimato ragioniere alle dipendenze del marchese Giuseppe Arconati Visconti. Il padre ne favorì l’inclinazione [...] 1864 Cola Montano incita i suoi discepoli a liberare la patria dalla tirannia del duca Galeazzo Maria Sforza; nel 1865 GiovanniBoccaccio e la Fiammetta. Nelle due opere oggi note, ovvero Rembrandt tra gli ebrei di Amsterdam e Benvenuto Cellini detta ...
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Pseudo Boccaccio (anche Falso Boccaccio, fin dall'Ottocento)
Francesco Mazzoni
Boccaccio E così designata un'organica, continuata postilla trecentesca alla Commedia (attribuita in qualche codice al Boccaccio) [...] trecentesco (si pensi alle varie redazioni dell'Ottimo e di Pietro) e in concomitanza con la fioritura - consule GiovanniBoccaccio - delle pubbliche ‛ letture ', non mostra certo di aver assorbito e meditato quella lezione, e non si allinea al ...
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FORTINI, Bartolomeo
Giovanni Ciappelli
Nacque a Firenze il 24 ag. 1402 da ser Benedetto, che fu per pochi mesi primo cancelliere della Repubblica dopo la morte di Coluccio Salutati, e da una Margherita, [...] codici Riccardiano 1035 e 485, contenenti rispettivamente il testo della Divina Commedia copiato e illustrato con disegni a penna, da GiovanniBoccaccio, e la prima Deca di Tito Livio.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Firenze, Balie, 30, cc. 20v-22v ...
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DEL NERO, Piero (Piero Viniziano)
Liana Cellerino
Nacque a Firenze nel 1379 da Filippo e fu lanaiolo. Non si conosce la data della morte, posteriore comunque al 1433, anno in cui, tra il maggio e l'ottobre, [...] D. a Galeotto da Ricasoli, che tratta una questione d'amore.
Per la Novella del Bianco Alfani, cfr.: IlDecamerone di M. GiovanniBoccaccio, Firenze per Philippo Giunta 1516 (e successive riediz., Venezia 1518, 1522 e 1525), Libro di novelle e di bel ...
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Intolleranza/tolleranza
Franco Cardini
Quella che noi definiamo correntemente «tolleranza» si riferisce, com’è noto, a parametri molto precisi e a modelli concettuali fortemente ancorati ad alcuni testi [...] Ecclesiam nulla salus. Gli aveva dato voce l’apologo conosciuto come «fiaba delle tre anella», raccolto anche da GiovanniBoccaccio (Decameron I, 3) e che ci conduce dritti al paradosso illuministico dell’idea di tolleranza.
Il «paradosso» consiste ...
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UBALDINI, Petruccio
Anna Lisa Somma
– Uomo d’armi, ma anche miniaturista, calligrafo e scrittore, nacque intorno al 1524 a Firenze nella nobile famiglia degli Ubaldini di Urbino. Le informazioni relative [...] Library, Royal 14. A. XIX) e il già citato Le vite delle donne illustri (1591), entrambi ispirati al De mulieribus claris di GiovanniBoccaccio; Lo stato delle tre corti (s.l. né d., ma Londra, Field, 1594; con riferimento a quelle romana, toscana e ...
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SARCHIANI, Giuseppe
Elisabetta Benucci
– Nacque il 21 dicembre 1746 a San Casciano in Val di Pesa (Firenze) da Piero e da Niccola Nozzoli, entrambi di modesta condizione.
Compiuti i primi studi nelle [...] doppio ruolo assegnatogli; in particolare, per la cattedra di eloquenza toscana, dedicò le sue lezioni al Decameron di GiovanniBoccaccio e ad alcuni aspetti della Gerusalemme liberata di Torquato Tasso (Elogio dell’accademico..., in Atti dell’Imp. e ...
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VANDELLI, Giuseppe
Riccardo Viel
– Nacque, da Fortunato, ragioniere, e da Anna Quartieri, il 20 giugno 1865, a Modena, dove compì gli studi inferiori presso il liceo L.A. Muratori.
Era di animo «mite [...] Andrea Scartazzini.
In limine agli interessi danteschi, Vandelli ebbe modo di dare impulso anche agli studi su GiovanniBoccaccio, non solo in quanto copista e commentatore di Dante: si vedano, in particolare, Lo Zibaldone Magliabechiano è veramente ...
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GUASCONI, Zenobi
Sonia Gentili
Nacque a Firenze nel 1325 da Piero di Nardo, detto Bonaccio.
Ebbe sei fratelli, quattro dei quali (Biagio, Bindo, Rinuccio e Iacopo) ricoprirono importanti cariche pubbliche [...] Maddalena, è tradito da tre codici, che lo attribuiscono univocamente al G., ed è forse nominato da GiovanniBoccaccio nel Decameron come "ramarichio della Magdalena" (Conclusione, 24). Una diversa forma volgare della stessa omelia, tradita adespota ...
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POLENTA, Francesca da
Enrico Angiolini
POLENTA, Francesca da. – Nacque verso il 1259-60 a Ravenna, figlia di Guido Minore da Polenta (morto nel 1310) e di una donna appartenente alla famiglia Fontana.
Andò [...] iniziarono molto presto a elaborare integrazioni destinate a entrare a far parte della mitografia. In particolare, da GiovanniBoccaccio in poi, conobbe particolare fortuna la fantasiosa leggenda per cui, data la scarsa avvenenza fisica di Gianciotto ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...