Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] 1967 (rist. 1984), pp. 61-70. Per segnalare i casi più importanti, vale la pena ricordare che nel 1360 GiovanniBoccaccio era un chierico, Francesco Petrarca era cappellano e canonico. Leon Battista Alberti era un chierico e chierico era Angelo ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] a cura di G. Folena, con un Saggio introduttivo di A. Schiaffini, Venezia 1957, pp. 301-28); E. G. PARODI, GiovanniBoccaccio, in Poeti antichi e moderni, Firenze 1923, pp. 155-64; A. SCHIAFFINI, Tradizione e poesia nella prosa d'arte italiana dalla ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] a rivendicare nel De nobilitate legum et medicinae la superiorità del diritto per essere fondato sul principio di equità e GiovanniBoccaccio a ritrarre con ironia i medici in talune novelle del Decameron. Ciò non toglie che questi uomini di lettere ...
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Le "temporali calamità"
Alberto Tenenti
Introduzione
Vergando il prologo della sua Cronica, all'indomani della Peste Nera e delle sue sequele, sin dalle prime righe Matteo Villani evocava quella che [...] esprimere la sua convinzione profonda, egli concordava con quanto a suo modo aveva sostenuto il Petrarca nella lettera a GiovanniBoccaccio. Riguardo al preciso rapporto fra la peste ed i comportamenti umani, "io ti dico [scriveva all'amico> ...
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Tempo libero
Maria Carmen Belloni
Definizione e terminologia
Un primo problema che pone lo studio del tempo libero è quello della sua definizione. Sotto il profilo concettuale e terminologico si riscontrano [...] : dal Rinascimento, in cui l'ozio appare quale fondamento di una concezione edonistica del vivere (si veda, ad esempio, GiovanniBoccaccio), ai circoli libertini del XVII e XVIII secolo in Francia (si vedano, ad esempio, Donatien-Alphonse de Sade e ...
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STORIOGRAFIA, FINO ALL'ILLUMINISMO
FFrancesco Tateo
La narrazione delle gesta di Federico II e la rappresentazione della sua figura si fondano soprattutto, nei secoli successivi alla caduta della dominazione [...] eloquentia (I, 12) è un pezzo di storia della cultura non privo di significato storico-politico; nel Decameron di GiovanniBoccaccio un fuggevole accenno colloca Federico II all'origine di una serie di "magnifichi signori" d'Italia (I, 7); Salimbene ...
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PIER DAMIANI
Umberto Longo
(Petrus Damiani, Petrus peccator), santo. – Nacque tra la fine del 1006 e gli inizi del 1007 a Ravenna. Non si conoscono i nomi dei genitori.
Monaco, cardinale vescovo, diplomatico, [...] e tardo. Dante dedicò a Pier Damiani un celebre passo nel canto XXI della Commedia; altri, come Francesco Petrarca e GiovanniBoccaccio, si interessarono alla sua biografia e recuperarono codici della Vita. Nel Cinquecento (tra il 1526 e il 1534) l ...
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Estetica come scienza dell’espressione e linguistica generale
Paolo D’Angelo
Autonomia dell’arte
Opera pubblicata da Croce nel 1902 per Sandron di Palermo, fu ristampata due anni dopo presso il medesimo [...] benessere e di ricchezza, ma confinano in maniera pericolosa con la ribalderia e il delitto: Ser Ciappelletto di GiovanniBoccaccio, Iago nell’Othello di William Shakespeare, o, per passare alla storia, Cesare Borgia.
Compiuta la ricognizione delle ...
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CAVALCANTI, Guido
Mario Marti
Nacque a Firenze, come risulta dalle attestazioni dantesche nel De Vulgari Eloquentia (“Guidonis de Florentia”, II, xii, 3; e cfr. anche I, xiii, 3); ma si ignora in quale [...] , questo grazioso poeta, d’amore ogni qualità, virtù e accidente descrisse”. Per via siffatta il C. fin dal Decameron di GiovanniBoccaccio (il quale pure nelle sue Esposizioni sopra la Comedia di Dante scrive di lui che “fu nel suo tempo reputato ...
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Francesco Petrarca: Prose - Introduzione
Guido Martellotti
Sul finire del secolo XVIII il signor Jean-Baptiste Lefebvre de Villebrune, filologo avventato e caparbio, in un codice miscellaneo della biblioteca [...] di tanti amici e di Laura, l'incontro e l'amicizia con il Boccaccio, e infine la visita a Roma per il giubileo del 1350, l'anno indirizzate al più grande tra gli amici e discepoli, a GiovanniBoccaccio. Una è posta a chiusa del presente volume, ed è ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...