FLORIANI, Pompeo
Giuseppe Adami
Figlio di Camillo e di Gerolama, di cui non si conosce il casato, nacque a Macerata nel 1545. Gli unici dati che possediamo circa la sua formazione militare sono basati [...] che egli abbia partecipato anche alla seconda fase dei lavori della fortezza, sotto il nuovo provveditore generale GiovanniMocenigo giunto a Palmanova dall'ottobre del 1594., per far eseguire le disposizioni presenti nel modello del Savorgnan ...
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LOMBARDO, Tullio
Matteo Ceriana
Nacque probabilmente alla metà del XV secolo, in luogo ignoto, figlio di Pietro e fratello di Antonio, scultore e architetto attivo dall'ottavo decennio del Quattrocento.
Un [...] Una notevole ricchezza di materiali e di ornati è invece nella coeva tomba del doge GiovanniMocenigo (morto nel 1485) nella chiesa veneziana dei Ss. Giovanni e Paolo, realizzazione protrattasi per molti decenni, come dimostra lo stile delle sculture ...
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BELLINI, Gentile
Ursula Schmitt
Figlio di Iacopo e di Anna Rinversi, nacque a Venezia probabilmente nei primi mesi del 1429: infatti il 6 febbraio dello stesso anno la madre, nell'imminenza di un parto, [...] Nicolò Marcello (1473-74), seguono quello di Andrea Vendramin (1476-78; New York, Coll. Frick) e quello di GiovanniMocenigo (circa 1478; Venezia, Museo Correr). I tre ritratti sono schematizzati nello stesso modo attraverso la rigida costruzione di ...
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FOSSATI, Giorgio Domenico
Lorenzo Finocchi Ghersi
Figlio di Pier Angelo, architetto, e di Maria Domenica Rippa Ferro, nacque a Morcote in Canton Ticino il 31 luglio 1705. Già nel 1716, chiamatovi dal [...] ad accettare anche l'incarico per il disegno dell'abito nuziale di Caterina Loredan, nipote del doge Francesco, sposa di GiovanniMocenigo.
Il F. fu anche impegnato in lavori di restauro di fabbriche non appartenenti alla Scuola di S. Rocco: nel 1756 ...
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CURTONI, Domenico
Franco Barbieri
Nato a Verona nel 1564 (Gazzola, 1962, p. 164), ultimo discendente della famiglia di Michele Sarimicheli (Langenskiöld, 1938, p. 182) e forse nipote di questo (Zannandreis [...] piazza Bra, subito a sinistra dei "Portoni" verso lo stradone di Porta Nuova.
Dette impulso alla gran fabbrica il podestà GiovanniMocenigo che voleva destinarne (Simeoni, 1910, pp. 204-07) "il pianterreno alle rassegne d'armi e il piano superiore a ...
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Scultore (n. Fiesole fine sec. 14º), attivo a Venezia. Eseguì insieme a Niccolò di Pietro d'Arezzo (1423) la tomba del doge Tommaso Mocenigo (Venezia, SS. Giovanni e Paolo), di stile ancora gotico. ...
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GIOVANNI di Bartolo, detto il Rosso
Carlo La Bella
Non rimane alcuna notizia sui primi anni di vita e di attività di questo scultore fiorentino, figlio di un frate Bartolo, la cui nascita è ipoteticamente [...] a Pisanello - si compone di un grande baldacchino arabescato aperto da due putti (desunto dalla tomba del doge Tommaso Mocenigo ai Ss. Giovanni e Paolo a Venezia, del 1423) inserito in una cornice marmorea rettangolare e sormontato da una figura di ...
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Comune del Veneto (415,9 km2 con 261.362 ab. al censimento del 2011, divenuti 258.685 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Veneziani), capoluogo di regione e città metropolitana. L’insediamento storico [...] Giorgio degli Schiavoni). Accanto ai Vivarini e a Cima da Conegliano, Giovanni Bellini è figura dominante tra la seconda metà del 15° e dall’opera di M. Sanmicheli (palazzi Grimani, Corner Mocenigo, forte di S. Andrea), V. Scamozzi (Procuratie ...
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Pittore di prospettive (n. a Venezia nella seconda metà del sec. 16° - m. tra il 1645 e il 1650), già attivo a Venezia nel 1590. Ornò chiese e palazzi con affreschi e quadri a olio (Sala dei conviti in [...] Palazzo Ducale; pal. Mocenigo, poi Robilant). Le opere certamente sue sono perdute, non essendo da tutti a lui attribuito l'esistente fregio monocromo dipinto attorno all'urna di Marcantonio Bragadin nel 1596, nella chiesa S. Giovanni e Paolo a ...
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VENETO
Dario Croce
Bianca Maria Scarfì
Francesco Monicelli
Mario Dal Mas
(v. venezie, tre, XXXV, p. 78; App. II, II, p. 1096; III, II, p. 1077; veneto, App. III, II, p. 1076; IV, III, p. 805)
Nel [...] trovato nuova sistemazione nella restaurata barchessa della villa Mocenigo (1980), mentre nel 1986 è stato inaugurato parti mancanti delle chiese romaniche di S. Lorenzo e di S. Giovanni in Valle e furono ricostruiti il ponte di Castelvecchio e il ...
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