Nadal, GiovanniGirolamo
Giorgio Padoan
Letterato veneziano, appartenente alla famiglia patrizia Nadal (in versione toscana, Natali); di lui restano scarse e frammentarie notizie biografiche.
Accanto [...] a L. Giustinian; la forma esatta è Leandride) sia opera del Nadal: infatti l'autore di quel poema risulta essere certamente veneziano (cfr. culturali, e anzitutto cronologiche. Il fratello di GiovanniGirolamo N., Pietro, fu eletto vescovo di Iesolo ...
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Venezia (Vinegia)
Eugenio Chiarini
Pier Vincenzo Mengaldo
Sorta sulla laguna dei Veneti nei secoli avanti il Mille, dietro all'incalzare delle invasioni barbariche, da un insieme d'isole, isolotti, [...] XIV di V. Lazzarini; e la Leandreide (IV VII), poema della fine del Trecento (oggi attribuito al veneziano GiovanniGirolamoNadal, v.). Da segnalare, nel '300, anche la pubblica esposizione del poema tenuta intorno all'80 dal protoumanista veronese ...
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di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] (1320-1330 circa).
L’ultimo episodio della fortuna del provenzale, negli anni 1381-1383, è la Leandreride di GiovanniGirolamoNadal. Ma già l’espansione del toscano e il prestigio conseguito dalla nuova tradizione letteraria eliminano ogni reale ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] lo adorna di miniature di sua mano, ma compone un'opera sua ispirata alla Commedia. Altrettanto aveva fatto anni prima GiovanniGirolamoNadal con la sua Leandreide. Devotissimo a Dante, il Gradenigo fu anche podestà a Ravenna nel 1413: elezione da ...
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La lingua
Alfredo Stussi
La proiezione marittima e commerciale della società veneziana durante il Duecento, per quanto assorbente, non basta da sola a spiegare il ritardo con cui il volgare si afferma [...] 1976, pp. 142-170.
20. Val la pena di ricordare che verso la fine del secolo proprio il veneziano GiovanniGirolamoNadal darà testimonianza, nel canto VII del libro IV della Leandreride, d'un'ampia conoscenza dei poeti toscani: cf. Roberta ...
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MOGLIO, Pietro
Leonardo Quaquarelli
da (Petrus de Muglio, de Moglo, de Mulgio, de Mulio, de Emulio, Pietro della Retorica). – Proveniente da una famiglia originaria della prima collina bolognese (Moglio, [...] è vero che l’Albanzani raccolse e diffuse molti testi sia del M. sia del comune amico Petrarca.
Il veneziano GiovanniGirolamoNadal nella Leandreride (IV, 6, 49-54) annovera il M., ricordato come ancora vivente, fra i recentes modernosque vates per ...
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Quirini, Giovanni
Gianfranco Folena
Il discorso intorno all'imitazione di D. e alla presenza della Commedia nelle scritture e nella memoria attiva dei suoi primi lettori, si apre col nome di un poeta [...] addirittura il primo in Italia. Nella rassegna che verso la fine del '300 l'autore della Leandreide, probabilmente il veneziano GiovanniGirolamoNadal (v.), fa dei poeti della sua città, per bocca di D. (IV VII 89 ss.), " il primo è Zian Querin ...
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ROSSI, Nicolò
Fabio Sangiovanni
de’. – Nacque a Treviso verso la fine del XIII secolo, presumibilmente tra il 1290 e il 1295, figlio di Alberto Rubeus di Burbante, appartenente a una nobile consorteria [...] , a lungo vigente accanto all’altra nella tradizione storiografica e critica). La Leandreride (1381-1382 circa) di GiovanniGirolamoNadal lo menziona come «el trevisan dei Rossi Nicolao» (IV, vii, 44), qualificandolo peraltro tramite un’enigmatica ...
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NATALI, Pietro de’
Emore Paoli
NATALI, Pietro de’ (Pietro Nadal). – Nacque a Venezia intorno al 1330, probabilmente primogenito di Ungaro (Ungarello), speziale, e di Marina (Marinuccia).
Sebbene il [...] , La cultura delle signorie venete nel Trecento e i poeti di corte, ibid., p. 514; Id., Nuovi documenti su GiovanniGirolamoNadal e laLeandreride, in Miscellanea di studi in onore di Vittore Branca. II: Boccaccio e dintorni, Firenze 1983, pp. 377 ...
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GRADENIGO, Iacopo, detto Belletto
Francesca Gambino
Nacque verso la metà del Trecento da Marco, della parrocchia di S. Paolo, discendente diretto del doge Pietro, e da una gentildonna di casa Contarini.
Dopo [...] la sua amicizia con il poeta padovano Francesco di Vannozzo e il fatto di essere ricordato nella Leandreide di GiovanniGirolamoNadal (canto VII, vv. 106-108).
La sua opera principale sono i Quatro Evangelii concordati in uno, oltre diecimila versi ...
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