Filosofo (m. Todi 1328), amico e collega di Marsilio da Padova all'univ. di Parigi. Per avere collaborato alla stesura del Defensor pacis di Marsilio, condivise le avversità che, per tale opera, colpirono [...] opere filosofiche, dichiaratamente averroistiche, vanno ricordati i commentarî a opere di Aristotele, al De substantia orbis di Averroè, alla Expositio problematum Aristotelis di Pietro d'Abano; le sue tesi politiche antipapali sono sviluppate nel ...
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Nome sotto cui è noto il filosofo e teologo Paolo Nicoletti (Udine 1368 circa - Venezia o Padova 1428 o 1429). Eremitano, studiò a Oxford e Padova, ove divenne professore (1408); ambasciatore della Repubblica [...] suoi numerosi commenti ad Aristotele si dimostra seguace dell'averroismo di Sigieri di Brabante e diGiovannidiJandun; d'ispirazione occamistica i suoi trattati di logica, tra i quali di particolare importanza la Logica magna, adottata come testo d ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio da Padova
Gregorio Piaia
Sarebbe oggi ingenuo non riconoscere il sovraccarico teorico e ideologico cui le dottrine di Marsilio furono sottoposte nel secondo Ottocento e in buona parte del Novecento, [...] è visto, l’interesse maggiore del Padovano è rivolto non alla causa finale della civitas (com’è in GiovannidiJandun) bensì alle cause efficienti. In Marsilio l’autonomia della civitas non appare finalizzata al raggiungimento delle virtù dianoetiche ...
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Filosofia
Alfonso Maierù
Nella cronaca attribuita a Niccolò Jamsilla, Federico II è presentato come studioso di filosofia e promotore degli studi filosofici: "giacché era studioso di filosofia, ch'egli [...] metà del XIV sec. (con i corsi tenuti da GiovannidiJandun e Giovanni Buridano). Naturalmente, la corte aveva accesso anche a testi di Aristotele non ancora tradotti. Nel Liber Phisionomiae di Michele Scoto (terza parte del Liber Introductorius), il ...
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Filosofo (San Pietro in Galatina, Lecce, 1470 circa - Padova 1532 circa), della scuola padovana. Seguace dell'interpretazione averroistica della filosofia aristotelica, curò varie edizioni di filosofi [...] medievali (Alberto Magno, GiovannidiJandun) spesso con note e quaestiones; importanti sono stati alcuni suoi indici sistematici di Aristotele e Averroè. Filosofo e medico fu anche il figlio Teofilo (San Pietro in Galatina 1515 - Lecce 1589). ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La scienza della materia e della vita secondo la tradizione
Stefano Caroti
Baudouin van den Abeele
Graziella Federici Vescovini
La [...] De anima intellectiva, era abbastanza diffusa tra i difensori della pluralità delle forme e fu ripresa anche da GiovannidiJandun, il maggiore esponente dell’averroismo parigino del XIV secolo.
Le diverse soluzioni proposte circa lo sviluppo dell ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] , era morto pugnalato dal suo segretario (clericus). Nonostante questo, l'averroismo riprese forza e vigore un quarto di secolo più tardi per opera diGiovannidiJandun (1285/1289 ca.-1328) e si rafforzò in modo particolare in Italia con Guglielmo ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Pascal e l¿horror vacui
A.R. Capoccia
Pascal e l’horror vacui
Il principio-assioma dell’horror vacui, sviluppato a partire dalla Fisica aristotelica, [...] fu spiegata con l’horror vacui a partire dalle Subtilissimae quaestiones super octo physicorum libros Aristotelis di Buridano e da GiovannidiJandun. Pascal spiega il fenomeno in questi termini: «Per spiegare in che modo il peso della massa ...
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DEL MEDIGO (del Medigo), Elia (Helias Cretensis, Eliyahu ben Moses Abba)
Alberto Bartòla
Figlio di Moses Abba, nacque a Candia da una delle più importanti famiglie ebree cretesi - da cui Helias Cretensis, [...] insieme alle Quaestiones ... de Physico auditu di Jean de Jandun nelle già cit. edizioni veneziane) ultimate che data il ritorno del D. a Creta in epoca successiva alla morte diGiovanni Pico della Mirandola, avvenuta il 17 nov. 1494 (cfr. Maṣref la- ...
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PIETRO d'Abano
Iolanda Ventura
PIETRO d’Abano. – Nato ad Abano (Padova) verso il 1250, fu figlio di Costanzo (Constantius) della famiglia de Sclavione, notaio del sigillo del Comune di Padova.
Le testimonianze [...] Pietro fece pervenire a Jean de Jandun a Parigi una copia dell’Expositio succinta problematum.
La data di morte non è dunque determinabile con certezza Chiesa: così egli appare nei portraits diGiovanni Michele Alberto Carrara e Michele Savonarola ...
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