BOLDINI, Giovanni
Luciano Caramel
Nacque a Ferrara il 31 dic. 1842, ottavo dei tredici figli del pittore Antonio e di Benvenuta Caleffi. Incominciò a disegnare molto presto, e a sedici anni era qualcosa [...] in Perseo, 1-15 luglio 1931; J.-L. Vaudoyer, J. B., in Dedalo, XI, 4 (1930-1931), pp. 1168-1199; G. Boldini, Note, in Corriere Padano, 16 sett. 1931; R. Paribeni, Discorso commemorativo di G. B. all'Accademia d'Italia (13 febbr. 1932), "Celebrazioni ...
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MANCINI, Antonio
Matteo Lafranconi
Nacque il 14 nov. 1852 a Roma da Paolo, sarto nativo di Narni, e da Domenica Cinti, ternana (riferimento imprescindibile, la dettagliata biografia a cura di E. di [...] ebbe modo di conoscere e frequentare non solo gli artisti italiani attivi nella capitale francese, come G. De Nittis e GiovanniBoldini, ma anche Ernest Meissonier e Jean-Léon Gérôme. Dal mercante parigino il M. ottenne un contratto che gli avrebbe ...
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PITTARA, Carlo
Francesco Santaniello
PITTARA, Carlo. – Nacque a Torino il 6 giugno 1835. Dei suoi genitori non si conoscono i nomi. Nella capitale sabauda studiò presso la Reale Accademia Albertina [...] maniera più raffinata e una precisa scelta di temi che sembrarono risentire degli esiti della coeva ricerca condotta da GiovanniBoldini, Giuseppe De Nittis e Federico Zandomeneghi nella Parigi fin de siècle.
Nel 1889 Pittara fu eletto membro della ...
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PIATTI, Antonio
Matteo Piccioni
PIATTI, Antonio. – Nacque a Viggiù (Varese), il 12 giugno 1875 da Domenico (1848-1915), marmista e scultore, e da Maria Buzzi Donelli (1852-1940), primo dei tre figli [...] ), tipico soggetto aneddotico e melodrammatico della sua produzione. Durante il soggiorno parigino ebbe l’opportunità di conoscere GiovanniBoldini e apprezzò l’arte moderna francese al Musée du Luxembourg, realizzò alcuni schizzi di vita parigina e ...
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BOLDINI, Antonio
Luciano Caramel
Nacque a Ferrara il 14 nov. 1799. Nelle sue biografie viene costantemente riferito che studiò il disegno con un artista locale, Giuseppe Sarolli, e che poi frequentò [...] , La Madonnina, S. Spirito, ecc.), oltre a piccole tele per privati (come la Predicazione di s. Giovanni Battista ora conservata nel Museo Boldini di Ferrara, o la Sacra Famiglia della raccolta del conte G. Zanardi, Ferrara). Molta fortuna ebbero le ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] di G. Trécourt; mentre, fra i disegni ereditati da Giovanni Malesci un gruppetto se ne conservava, caratterizzato da quella sorta momento fra lui e il più giovane e disimpegnato G. Boldini, un tal mondo divenisse inopinatamente il "bel mondo": quello ...
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BANTI, Cristiano
Giorgio Di Genova
Nacque il 4 genn. 1824 a Santa Croce sull'Arno da agiata famiglia. Entrato all'Accademia di Siena, studiò con il neoclassico Francesco Nenci, dal quale derivò la capacità [...] . d'Arte Moderna), subì l'influenza del romano Giovanni Costa. Molte sue opere restarono incompiute, ora perché e il Tasso (Firenze, Gall. d'Arte Moderna), il ritratto del Boldini (1860), Ragazza sdraiata sull'erba che trattiene con le mani un'anitra ...
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GEMITO, Vincenzo
Emanuela Bianchi
Nacque a Napoli il 16 luglio 1852 e, quando aveva appena un giorno, fu deposto nella ruota dello Stabilimento dell'Annunziata. Il 30 luglio venne affidato a Giuseppina [...] all'arte ufficiale - tra i quali, oltre a Mancini, Giovanni Battista Amendola, Vincenzo Buonocore, Achille D'Orsi, Luigi Fabron, due busti in bronzo: quello ricoperto d'argento del pittore G. Boldini, allora residente a Parigi, e quello di J.-B. Faure ...
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LANFREDINI, Alessandro
Rossella Canuti
Nacque a Firenze il 1° nov. 1823 da Tommaso, "magnano" (artigiano in minuti lavori in ferro) e Teresa Muschiora Silli. Nel 1838 venne ammesso all'Accademia di [...] due piccoli dipinti La prima vita artistica di Giovanni Mannozzi da San Giovanni e La guardia domestica non gli risparmiarono l A questi anni risale un ritratto dell'artista attribuito a G. Boldini che mostra il pittore in posa dandy nel suo studio ( ...
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LEVIER (Levi), Adolfo, noto anche come Adolfo Pakitz
Maurizio Lorber
LEVIER (Levi), Adolfo, noto anche come Adolfo Pakitz. – Figlio del commerciante Giacomo Levi e di Caterina Pakitz, nacque a Trieste [...] della sua prima guida nell’arte, ossia del pittore triestino Giovanni Zangrando, si recò a Monaco, ove si iscrisse alla nella sua opera la sua nuova ubicazione: la Parigi di Boldini e Lucien Simon» (Früjahrsausstellung der Wiener Sezession in Die ...
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giapponista
agg. Che risente degli influssi del Giappone; con particolare riferimento agli stilemi dell’arte e della moda. ◆ Il vero mito parigino incomincia a sfavillare in quegli stessi anni con il frullare impazzito di voiles da gran ballo...
bustino-gioiello
(bustino gioiello), loc. s.le m. Corpetto femminile impreziosito da gioielli. ◆ In passerella abiti lingerie e da gran sera, bianchi e scintillanti, fatti apposta per mettere in luce il corpo di queste dee, spesso trattate...