di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] di ➔ Giovanni Verga, I Malavoglia (1881) e la raccolta di novelle Vita dei campi (1881). La naturale adozione di Studi offerti a Dante Isella, Napoli, Bibliopolis, pp. 319-341.
Masini, Andrea (1977), La lingua di alcuni giornali milanesi dal 1859 al ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] Napoli, 23-25 febbraio 2006), a cura di M. Pettorino et al., Napolidi filologia italiana» 14, pp. 435-453).
Costamagna, Lidia & Marotta, Giovanna (a cura di . 53-67).
Lepschy, Giulio C. (1978c), I suoni dell’italiano. Alcuni studi recenti, in Id. ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] meridionali già campane entrambi i dittonghi vengono pronunciati alla napoletana (➔ Napoli, italiano di), con la chiusura delle Onorati, Franco (a cura di), Le lingue der monno, Roma, Aracne, pp. 181-196.
Marotta, Giovanna (2005), Il consonantismo ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] Rosa (a cura di) (2005), Italiano parlato. Analisi di un dialogo, Napoli, Liguori.
Andalò, Adriana (1997), I sintagmi in funzione Leoni & Giordano, 2005, pp. 1-24.
Marotta, Giovanna (2008), Lenition in Tuscan Italian (Gorgia Toscana), in Lenition ...
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Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] partire da Cino da Pistoia); «tetto natio» (I lombardi alla prima crociata, Luisa Miller, Un ballo di termini e nomi propri (dal catalogo di Leporello nel Don Giovanni mozartiano all’aria di Don Profondo nel Viaggio a Reims di Rossini) e lo sfoggio di ...
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La conversazione è uno scambio verbale tra due o più partecipanti, come tipo di attività socialmente organizzata, prevalentemente di carattere informale e basata sulla ➔ lingua parlata. La conversazione, [...] ti chiami?
G: Giovanna.
Un utile strumento introdotto il cambio di residenza qua?
2 E: residenza o domicilio?
3 F: residenza
4 E: signora per andar via da Napoli?
5 F i contributi di parlante di turno ed interlocutore/i [...] si intrecciano tra di ...
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Nella grammatica tradizionale il termine attributo indica un aggettivo che serve a determinare o caratterizzare un nome da cui dipende (Dardano & Trifone 1997: 127-129). In un’accezione più ampia (che [...] e nell’italiano colloquiale (i sedili davanti «i sedili anteriori»; i giorni no).
È Giovanni (1994), Decameron, a cura di V. Branca, Torino, Einaudi, 2 voll.
Cavalcanti, Guido (1960), Rime, in Poeti del Duecento, a cura di G. Contini, Milano - Napoli ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] per cum nos (per i dettagli, Loporcaro 1997b: Duecento, Milano - Napoli, Ricciardi, 2 voll di Tristano Bolelli, a cura di R. Ajello & S. Sani, Pisa, Pacini, pp. 393-438.
Marotta, Giovanna (1995b), Apocope nel parlato di Toscana, «Studi italiani di ...
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Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] Bologna, il Mulino.
Melis, Guido & Tosatti, Giovanna (2001), Il linguaggio della burocrazia italiana tra Otto e Novecento, in I linguaggi delle istituzioni. Atti del convegno di studi (Napoli, Istituto Suor Orsola Benincasa, ottobre 1998), a cura ...
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I verbi riflessivi sono verbi pronominali (➔ pronominali, verbi) a cui è saldato un pronome riflessivo enclitico (➔ riflessivi, pronomi), il quale ha molteplici funzioni: da quella riflessiva in senso [...] Giovanni].
Nel riflessivo indiretto (propriamente un dativo), il verbo è (di delle parolacce] nemmeno i preti
(41) di MPhil., Manchester, University of Manchester.
Cennamo, Michela (1993), The reanalysis of reflexives. A diachronic perspective, Napoli ...
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nàpoli s. m. e f. [dal nome della città di Napoli]. – 1. s. m., region., spreg. Designazione e appellativo ingiurioso, usato, specialmente in passato, per designare i napoletani o, più generalm., un meridionale immigrato nel Nord d’Italia: gente...
overperformare (over performare) v. tr. In economia, e anche in senso estensivo (specialmente nel giornalismo sportivo), rendere più del previsto, offrire una prestazione superiore alle aspettative; sovraperformare. ◆ Nell’esercizio 2016 e nel...