TASO (Θάσος, Thasus; A.T., 82-83)
Aldo SESTINI
Margherita GUARDUCCI
Angelo PERNICE
È la più settentrionale delle isole dell'Egeo, separata dalla costa macedone da uno stretto di soli 6 km., nel quale [...] considerazione che i suoi maggiori avevano vissuto nell'isola. La concessione fu quasi totalmente ritirata sotto le pressioni dei GiovaniTurchi nel 1902. Durante la guerra balcanica, il 19 ottobre 1912, Taso fu occupata dai Greci ai quali è rimasta ...
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TALLINN (in ted. Reval; in russo Revel′; A. T., 58)
Michael HALTENBERGER
Francesco TOMMASINI
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Capitale dell'Estonia, ne è anche la più grande città. È sita nella parte NO. del paese, sul Golfo di [...] più energico intervento delle grandi potenze in Macedonia, che si diffuse in Turchia dopo il convegno, contribuì ad accelerare la rivoluzione nazionalista dei Giovaniturchi.
Bibl.: W. Neumann, Riga u. Reval (Coll. Berühmte Kunststätten), Lipsia 1908 ...
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Nel 1893 un macedone bulgaro, Ioce Delcev, costituì a Salonicco, in antitesi al Comitato "Unione e progresso" dei GiovaniTurchi, l'Organizzazione rivoluzionaria macedone interna (Vtrešna makedonska revoljuciona [...] popolazioni, taglieggiate da tutte le parti, ebbero un breve riposo nel 1908 in conseguenza della rivoluzione dei GiovaniTurchi e delle illusioni di affratellamento costituzionale; ma la preparazione delle guerre balcaniche (1912-1913) fece di Sofia ...
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Sultano ottomano (1876-1909), 34° della serie. Figlio del sultano ‛Abd ul-Megīd I (1839-1861), succedette il 31 agosto 1876 al fratello Murād V, che regnò solo tre mesi e fu deposto dal Comitato liberale [...] (Salonicco) s'infiliravano le idee rivoluzionarie del partito noto in Europa col nome di GiovaniTurchi. Il 22 luglio 1908 in nome del comitato "Unione e Progresso" (Ittiḥād we-Taraqqī) si sollevarono le truppe del 3° Corpo d'Armata (Macedonia ...
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Uomo politico austriaco, nato il 24 settembre 1854 a Gross-Skal (Boemia) da Giovanni Battista e dalla contessa Maria Thun-Hohenstein. La sua famiglia aveva ricevuto la nobiltà austriaca nel 1790 e il titolo [...] con sbocco nel Montenegro o in Albania.
Dopo la rivoluzione dei GiovaniTurchi e l'introduzione del regime parlamentare nell'Impero ottomano. A. temette che la Turchia potesse tentare di riaccampare pretese sulla Bosnia-Erzegovina, e, per prevenirle ...
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. Con l'aggettivo relativo arabo-persiano babahā'ī si designano i seguaci della religione fondata nel 1866-67 dal bābī Ḥusein ‛Alī detto Bahā' Ullāh "la bellezza data da Dio"; ramo dunque del bābismo (v.), [...] Abd ul-Bahā' "il servo di Bahā' (Ullāh)"; nato nel 1844, dovette rimanere ad ‛Akkā sino a che la rivoluzione dei GiovaniTurchi venne a liberarlo nel 1909 dall'obbligo di tale residenza. Sotto la sua direzione il bahā'ismo prese sempre più un aspetto ...
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GOLTZ, Colmar, barone von der
Pompilio Schiarini
Generale e scrittore militare tedesco, nato a Bielkenfeld (Prussia orientale) il 12 agosto 1843, morto a Baghdād il 19 aprile 1916, si disse avvelenato [...] dai GiovaniTurchi. Dopo aver preso parte alla campagna austroprussiana del 1866 come ufficiale di fanteria, partecipò alla guerra franco-germanica del 1870 quale ufficiale di Stato Maggiore nella II armata tedesca (principe Federico Carlo) e si ...
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PEĆ (in turco Ipek; A. T., 77-78)
Umberto Toschi
Città capoluogo di circondario nel banato della Zeta, Iugoslavia. È situata a 536 m. s. m., a 20°18′ long. E. e 42°40′ lat. N., all'estremità NO. della [...] il dominio ottomano, dominarono in Peć incontrollati i feudatarî albanesi dei dintorni, sino al colpo di stato dei GiovaniTurchi, i quali per primi osarono imporre con la forza il rispetto dell'ordinamento amministrativo. Insorsero nel 1912 gli ...
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Sultano ottomano (Costantinopoli 1842 - Magnesia 1918). Rinnegati ben presto i principi liberali degli inizi del suo regno, il governo di A. divenne sanguinario, assolutistico e reazionario, tanto da portare [...] da Midḥat Pascià. Pochi mesi dopo scoppiava la guerra russo-turca conclusa dal trattato di Santo Stefano, che iniziò la disintegrazione opposizione liberale e progressista, noto col nome di GiovaniTurchi, esplose infine in aperta rivolta nel 1908, e ...
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Scrittore turco (Tekirdaǧ 1840 - Chio 1888), tra i fondatori della letteratura turca moderna. Giornalista dotato, seguace delle idee dei GiovaniTurchi, N. fuggì nel 1867 in Europa dove soggiornò esule [...] Silistra", 1873), un dramma che pur sottolineando gli ideali dell'Impero Ottomano poneva l'accento sul concetto di nazione turca. Esiliato a Famagosta, scrisse il dramma Zavallı Çocuk ("L'infelice fanciullo", 1873) e il suo primo romanzo Intibah ("Il ...
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turco1
turco1 agg. e s. m. (f. -a) [dall’arabo turk (plur. di turkī) «le genti turche», che è dal pers. turkī o turk; in turco osmanico türk «turco»] (pl. m. -chi). – Della Turchia, stato storico e moderno, attualmente esteso, attraverso i...
serraglio2
serràglio2 s. m. [dal turco saray, propriam. «edificio, palazzo»; il sign. 2 si è sviluppato in Italia (e di qui è passato ad altre lingue europee) per accostamento a serraglio1]. – 1. Residenza dei sovrani e potenti del mondo islamico,...