Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] , era "per la disobedienza". "Una delle più tranquille anime che abbia non solo Venezia, ma forse Italia", scriveva Sarpi del suo giovane amico (135).
Anche per Gregorio Barbarigo iunior si era schiusa presto la strada della diplomazia veneta. L ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] del 1815 -, vien da dire che, col napoleonico regno d'Italia, ha più modo d'esprimersi e di tentare in proprio azzardando più all'inizio degli anni '90, ad altri - per lo più giovani a Venezia in transito e in sosta e non radicati nel sistema ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] Politica come sapienza e politica come scienza negli scritti del giovane Giacomo Nani, "Quaderni di Retorica e Poetica", 2, G. Benzoni, nonché Franco Venturi, Settecento riformatore, V, L'Italia dei lumi, 2, La Repubblica di Venezia, 1761-1797, ...
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Istituzioni, associazioni e classi dirigenti dall'Unità alla Grande guerra
Renato Camurri
La morte della politica
Un curioso paradosso segna l'inizio della storia 'italiana' di Venezia. Il suo rientro [...] Gazzetta di Venezia" e dalla rivista "Il Veneto" dei giovani Luigi Luzzatti ed Enrico Castelnuovo. Sulla prima si segnalano vita politica e sociale a Venezia dopo il 1866, in Venezia nell'Unità d'Italia, Firenze 1962, p. 37 n. 6 (pp. 17-40).
143. ...
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Il diritto civile
Victor Crescenzi
Gli intensi nessi se non francamente sistematici, certamente organici che legano lo ius proprium della Serenissima con la tradizione romana, sono stati individuati, [...] presentati si estraeva a sorte un numero limitato di giovani che in tal modo divenivano membri del consiglio. Gli del 1242, III, 15, p. 134; cf. A. Pertile, Storia del diritto italiano, IV, p. 243 e n. 64. Sulla proclamacio e sulla figura del clamor ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] del testatore di completare l'opera intrapresa, portando i giovani della sua famiglia fino alla laurea; mentre è nella società italiana alla fine del Medio Evo, in Clero e società nell'Italia moderna, a cura di Mario Rosa, Bari 1993, pp. 6 ss. ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] ai quali appartenevano sia un gruppo di ῾giovani' usciti dalle file della media nobiltà che alcuni nel secondo Settecento, pp. 53-54, 201-202; Id., Settecento riformatore, V, L'Italia dei lumi, 2, La Repubblica di Venezia, pp. 58-59, 61, 71, 72, ...
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Il Dominio da terra: politica e istituzioni
Alfredo Viggiano
Città capitale e Dominio da terra; ambiente veneziano e ambiente veneto; vocazione per il mare e attrazione verso la terra: questi alcuni [...] Sulla composizione di quest'opera cf. Gaetano Cozzi, Marin Sanudo il giovane: dalla cronaca alla storia, "Rivista Storica Italiana", 80, 1968, nel Quattrocento, in Statuti, città, territori in Italia e Germania tra Medioevo ed Età Moderna, a cura ...
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Popolo
Mario Caravale; Claudio Cesa
di Mario Caravale e Claudio Cesa
POPOLO
Antichità e Medioevo di Mario Caravale
Età antica
a) Il demos greco
La storiografia ha da tempo sottolineato la pluralità [...] il momento giusto per istituirlo è quando esso è "giovane", ma più vicino alla maturità che alla fanciullezza; situazione (meglio se ben delimitata da confini naturali), e che, in Italia, dura da trenta secoli, dai Sabini ed Etruschi sino al presente ...
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Pio IV
Flavio Rurale
Nacque Giovan Angelo Medici a Milano, in Porta Nuova parrocchia di S. Martino in Nosiggia, il 31 marzo 1499, da Bernardino e Cecilia Serbelloni. L'antica famiglia milanese dei Medici, [...] di pensione. Il corso degli eventi, dunque, imponeva a Giovan Angelo di lasciare la Toscana per Milano: tanto più che ai a cura di F. Fonzi, Roma 1960 (Fonti per la Storia d'Italia, 44); cfr. L. Chevaillier, Les origines et les premières années de ...
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giovane
gióvane (meno com. gióvine) agg. e s. m. e f. [lat. iŭvĕnis] (nel plur., quasi esclusivam. gióvani). – 1. agg. a. Che è nell’età della giovinezza: uomo g., donna g.; due g. sposi; una signora giovanissima; da g., in gioventù: da g....
simil-giovane
s. m. e agg. (iron.) Chi o che è considerato giovane senza esserlo più. ◆ per vendere Don Giovanni e San Giovanni Battista e Amleto e Leopardi ai più imbranati pubblici giovani e simil-giovani, sarà più ruffiano farli interpretare...