PINI, Giorgio
Mauro Forno
PINI, Giorgio. – Nacque a Bologna, secondo di quattro figli, il 1° febbraio 1899 da Pellegrino (piccolo proprietario terriero e impiegato contabile) e da Elvira Bravi.
A Bologna [...] di Venezia e poi, dal dicembre, al ruolo di caporedattore de Il Popolo d’Italia (ma di fatto direttore, stante il ruolo solo formale rivestito dal giovane e inesperto Vito Mussolini, figlio di Arnaldo). La missione affidatagli dallo stesso Benito ...
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PAPADOPOLI, Antonio
Francesca Brancaleoni
– Nacque a Venezia il 6 marzo 1802, secondogenito del conte Angelo, commerciante e banchiere, e di Maria Mico, entrambi greci.
Poco attratto dalla florida azienda [...] filoglotti di Castelfranco (1824) nonostante la giovane età.
Affetto da epilessia, dietro consiglio dei le mie lettere dove ha regno Mercurio”. A. P.: un uomo di lettere nell’Italia del primo Ottocento, in Quaderni veneti, 45, 2008, pp. 105-144; P. ...
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DIANI, Tito
Carla Casetti Brach
Tipografo a Roma, nacque probabilmente intorno alla metà del sec. XVI. Fu attivo assieme al fratello Paolo, dal 1583 al 1591. I due fratelli operarono sia in proprio, [...] riporta ai Manuzio e, più precisamente, ad Aldo il Giovane, e anche s. Giorgio e la colomba si potrebbero ricollegare F. Barberi, Librai a Roma nel Cinquecento, in Accademie e biblioteche d'Italia, LIV (1986), 3, p. 17; M. E. Cosenza, Biographical ...
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CADDEO, Rinaldo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a San Gavino Monreale, in provincia di Cagliari, il 19 dic. 1881, da Celestino e da Battista Congiu Meloni. Giovanissimo ancora, si dedicò al giornalismo e, [...] scrisse una prefazione Napoleone Colajanni.
Nel 1903 il giovane giornalista si trasferiva a Milano per collaborare alla scriveva tre lunghi contributi per la Storia marittima dell'Italia dall'evo antico ai nostri giorni (ibid.) esaminando il ...
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Peppino Ortoleva
Il sistema televisivo: a che punto è la notte
Le trasformazioni del sistema televisivo in Italia non sono comprensibili se non si parte dalla compresenza di due forze tra loro contrastanti [...] potremmo chiamarli), che almeno per alcune fasce di fruizione giovane e di nicchia – proprio quelle trainanti per questo in qualsiasi democrazia ma che risulta ‘naturale’ in Italia. Ben oltre la tradizionale e già patologica lottizzazione, gli ...
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FONTANESI, Giovanni Giacomo (Foritanetis, Fontanesiis, Fontanesis)
Lorenzo Baldacchini
Tipografo, nato sicuramente a Reggio Emilia nella seconda metà del Quattrocento, fu attivo a Bologna negli ultimi [...] e il Sorbelli sulla scia di Häbler - con il Giovan Giacomo de' Benedetti (Dizionario biogr. degli Italiani, 63, 175; F. Ascarelli - M. Menato, La tipografia del '500 in Italia, Firenze 1989, pp. 73, 199; P. Bellettini, La produzione tipografica, in ...
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FRANCKFORDIA (da Francoforte), Nicolò
Mario Infelise
Figlio di Enrico, fu tra i primi tipografi tedeschi giunti a Venezia all'inizio degli anni Sessanta del sec. XV. Dotato di capitali, fu prevalentemente [...] fu chiaro il campo verso cui il giovane libraio tedesco intendeva indirizzarsi. Tutti i 158, 166, 276, 297, 299; D. Marzi, Tipografi tedeschi in Italia durante il sec. XV, in Festschrift zum fünfhundertjährigen Geburtstage von Johann Gutenberg, ...
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CANTONO, Alessandro
Lorenzo Bedeschi
Nato a Ronco Biellese (Vercelli) da Luigi e da Pasquina Marietta il 12 dic. 1874, dopo gli studi umanistici e teologici nei seminari di Biella e di Torino (dove [...] dei congressi, verso il quale peraltro, il giovane cappellano di Trivero nutriva ammirazione. A far conoscere scritti); Id., A. C. e la Rassegna Sociale, in L'Avvenire d'Italia, 26 genn. 1966; Id., Il modernismo in Emilia-Romagna e Romolo Murri, ...
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DEL SECOLO, Floriano
Enzo Frustaci
Nato a Melfi (Potenza) il 10 maggio 1877 da Dario e Vita Maria Mendia, si laureò nel 1898 in lettere alla scuola di Giosuè Carducci, del quale fu allievo tra i più [...] Oriani, le cui opere e i cui atteggiamenti affascinavano il giovane Dei Secolo. Tenace e affettuoso fu l'impegno e la volume di scritti in collaborazione con G. Castellano (Poeti e prosatori d'Italia, I, Da Dante a Cuoco, Bari 1927), a proporlo, con ...
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GIOIOSI (Gioioso), Antonio
Carla Casetti Brach
Nacque a Camerino nel 1527. Il padre era un certo "mastro" Francesco. Nella prima fase della sua vita il G. è indicato come Antonio "di Milana" e solo [...] le trattative con Bini si interruppero quando si presentò il giovane Gioiosi.
Trascorsero due anni senza che nulla accadesse e , Milano 1986, I, pp. 96 s., 124 s.; F. Ascarelli - M. Menato, La tipografia del '500 in Italia, Firenze 1989, pp. 199 s. ...
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giovane
gióvane (meno com. gióvine) agg. e s. m. e f. [lat. iŭvĕnis] (nel plur., quasi esclusivam. gióvani). – 1. agg. a. Che è nell’età della giovinezza: uomo g., donna g.; due g. sposi; una signora giovanissima; da g., in gioventù: da g....
simil-giovane
s. m. e agg. (iron.) Chi o che è considerato giovane senza esserlo più. ◆ per vendere Don Giovanni e San Giovanni Battista e Amleto e Leopardi ai più imbranati pubblici giovani e simil-giovani, sarà più ruffiano farli interpretare...