Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] i suoi occhi e si confessano con lui come se non esistesse. Il giovane barone Aldo Nuti si fa attore per amore di un'attrice russa ma, Dio, 1950, Europa '51, 1952, e Viaggio in Italia, 1954), sono girati in semisoggettiva poiché la cinepresa segue ...
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Fantastico, cinema
Alessandro Cappabianca
Tra i generi cinematografici, il fantastico appare forse il meno facilmente definibile, presentando numerose tangenze con l'horror, l'avventura, la fantascienza, [...] vampiri tenebrosi ma affascinanti di Bela Lugosi o Christopher Lee, a quelli giovani e sexy di Gary Oldman, Brad Pitt o Tom Cruise, ai attori come Christopher Lee, Peter Cushing e altri.In Italia, invece, elementi tipici del fantastico, oltre che in ...
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Film sull'arte
Paola Scremin
Cade sotto la definizione di f. sull'a. una varietà eterogenea di filmati dedicati alla cultura storico-figurativa: dal profilo biografico di un creatore di varia natura [...] padre del f. sull'a., ispirò anche l'abile narrazione cinematografica del giovane francese Alain Resnais che, nel secondo dopoguerra, realizzò, in omaggio al regista italiano, Van Gogh (1948), Gauguin (1950) e, insieme a Robert Hessens, Guernica ...
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Filmologia
Giorgio De Vincenti
Orientamento degli studi cinematografici che anticipò per diversi aspetti la semiologia del cinema degli anni Sessanta e Settanta ed ebbe origine con la fondazione nel [...] Les stars (1957) e L'esprit du temps (1962, uscito in Italia con il significativo titolo L'industria culturale). E precedono anche la collaborazione con spettatore, localizzati nell'ambito del pubblico più giovane, in età infantile e prepuberale. A ...
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Sceneggiatura
Giuliana Muscio
Con il termine sceneggiatura (fr.: scénario; ingl.: screenplay o script; ted.: Drehbuch) viene designata in genere la costruzione della struttura narrativa del film, che [...] invitano lo sceneggiatore a lavorare sul progetto. Mentre nel cinema italiano il soggetto originale è la regola, nel cinema americano è all'insaputa dell'altro. Inoltre, sotto la guida del giovane produttore Irving G. Thalberg, c'era l'uso frequente ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] . filmologia). Prospettiva di ampio respiro internazionale, da cui in Italia sono partiti autori come Umberto Eco ed Emilio Garroni e alla del cinema africano alla ribalta internazionale, dal giovane cinema algerino e del Maghreb in generale alle ...
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GUGLIELMI, Rodolfo Pietro (in arte Rodolfo Valentino)
Paola Cristalli
Nacque a Castellaneta, presso Taranto, il 6 maggio 1895 da Giovanni e da Gabriella Barbin.
Il padre, ex capitano di cavalleria, esercitava [...] avrebbe potuto diventare un nuovo tratto vincente per il divo ancora giovane; ma il film successivo, che lo riportò al suo sociologico del divismo cinematografico; e rimane l'unico attore italiano che sia davvero riuscito a conquistare e dominare lo ...
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Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] un silenzio terribile (anche la colonna sonora tace). Una giovane donna, nel presentimento di un pericolo per i suoi congiunti cappello è l'autentico protagonista di Un chapeau de paille d'Italie (1927; Un cappello di paglia di Firenze), allo stesso ...
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Testimonianze - Charlot, ovvero Charlie
Francesca Sanvitale
Charlot, ovvero Charlie
Nel febbraio del 1914 faceva il suo ingresso in scena, in due comiche della Keystone, Charlie, ovvero Charlot per [...] , un'epifania subito vincente, nata dall'istinto di un giovane artista già noto nel teatro del music hall.
Si racconta la filologia, è il secondo cortometraggio, che ha in italiano due titoli, Charlot ingombrante o Charlot si distingue, a rimanere ...
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Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] avrebbero fatto significative incursioni nel genere; mentre il giovane Borzage, il primo maestro del m. al cinema sulle strutture del genere effettuate in Francia e in Inghilterra. In Italia solo qualche anno dopo si è avviata la riflessione sul tema ...
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giovane
gióvane (meno com. gióvine) agg. e s. m. e f. [lat. iŭvĕnis] (nel plur., quasi esclusivam. gióvani). – 1. agg. a. Che è nell’età della giovinezza: uomo g., donna g.; due g. sposi; una signora giovanissima; da g., in gioventù: da g....
simil-giovane
s. m. e agg. (iron.) Chi o che è considerato giovane senza esserlo più. ◆ per vendere Don Giovanni e San Giovanni Battista e Amleto e Leopardi ai più imbranati pubblici giovani e simil-giovani, sarà più ruffiano farli interpretare...