PAZZI
Roberto Palmarocchi
. Famiglia fiorentina. Narra la leggenda che un Pazzo di Rinieri fosse condottiero dei Fiorentini alla prima crociata e ne riportasse tre pietre del Santo Sepolcro; in commemorazione [...] de' Pazzi fu capitano dei Fiorentini a Montaperti. Suo figlio Pazzino, che seguì le fortune di Carlo discendenza ebbe Schiatta, figlio di Pazzo il Giovane, e da uno dei suoi figli, Guidotto finì nel 1480, quando Lorenzo de' Medici si recò a Napoli e s ...
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GONDI
Roberto Palmarocchi
. Famiglia fiorentina. Sebbene una tradizione la faccia discendere da quei Filippi, che Dante annoverò fra i più antichi abitatori di Firenze, appare più sicuro considerarne [...] chiamato alla Corte da Caterina deMedici che gli donò la baronia Carlo IX, generale delle galere e marchese de la Tour. Alberto ebbe diversi figli, fra i quali Enrico (1572-1622) vescovo di Parigi e cardinale, nel 1619 primo ministro di stato; Giovan ...
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RIDOLFI
Antonio Panella
. Tre famiglie Ridolfi si ebbero a Firenze, che dalle località dove avevano le case si chiamarono di Ponte (Ponte Vecchio), di Borgo (Borgo S. Iacopo), di Piazza (S. Felice in [...] de' Medici e fu mandato a morte; Piero di Niccolò (1467-1525), imparentatosì con i Medici Orvieto (1500-53); Ottavio di Giovan Francesco (1582-1624), governatore di dopo l'unificazione d'Italia, con Luigi e Carlo, ambedue senatori del regno.
Bibl.: G. ...
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NICCOLO V, papa
Massimo Miglio
NICCOLÒ V, papa. – Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e da Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della [...] Francia Carlo VII e di Renato duca di Provenza.
Nel gennaio 1448 un’ambasciata di Carlo di della trattativa era Cosimo de’ Medici, preoccupato dall’insofferenza dei era stato al servizio dello Sforza), Giovan Battista, Marino e Francesco Savelli, ...
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GIANNOTTI, Donato
Sergio Marconi
Primogenito di Lionardo, di mestiere orafo, e di Alamanna Gherardini, nacque a Firenze il 27 nov. 1492.
Il suo primo maestro fu Marcello Virgilio Adriani, discepolo [...] amoroso, pensando di dedicarla ad Alessandro de' Medici. Scritta in prosa e finita solo e G. Salviati) si appellarono a Carlo V a Napoli per allontanare dal (tra gli altri, il grande erudito Giovan Vincenzo Pinelli). Le lettere degli ultimi anni ...
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PIO IV, papa
Flavio Rurale
PIO IV, papa. – Giovan Angelo Medici nacque a Milano il 31 marzo 1499, da Bernardino, notaio, e da Cecilia Serbelloni. Seguì gli studi giuridici prima a Pavia poi a Bologna, [...] Nel 1553 Carlo V lo ricompensò con il vescovado di Cassano Ionio, di giuspatronato imperiale, da Giovan Angelo concesso la politica di apertura verso i calvinisti adottata da Caterina de’ Medici. Sul fronte tedesco, immediato, dopo la rottura tra ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] favoriva il Colleoni e i fuoriusciti antimedicei, mentre Piero de' Medici si appoggiava a Milano e a Ferrara. È possibile di Plinio il giovane (1508), Sallustio (1509) e, probabilmente, Nonio Marcello (1513) e Cesare (1513) v. Carlo Vecce, Iacopo ...
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Venezia dal Rinascimento all'Età barocca
Gaetano Cozzi
La pace d'Italia (1530)
La bella commissione in pergamena che la Serenissima Signoria di Venezia consegnava a Gasparo Contarini quando, verso [...] avrebbe dovuto finire sotto la sua sovranità; Cosimo de' Medici, che Carlo V guardava con simpatia, era per il Gonzaga del consiglio dei dieci del 1582-1583, il senato, e i "giovani" che vi avevano un ruolo preminente, erano stati in grado di far ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] al rientro a Venezia dall'Inghilterra, il giovane, d'accordo col padre, istituisce nella de' buoi [...] (Venezia 1712) che, nella ristampa patavina di 2 anni dopo, s'ispessisce d'un trattato sull'epidemia equina. Stando al medico cremasco Carlo ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] di Marco con il cardinal Leopoldo de' Medici, "Saggi e Memorie di Storia 1983, pp. 249-295: passim.
166. Carlo Ridolfi, Le Maraviglie dell'Arte, II, Venezia pp. 258-269; Ivo Mattozzi, Nota su Giovan Francesco Loredano, "Studi Urbinati", n. ser., 40 ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un fratello; l’afta epizootica ha causato...