ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] ritmo d'aumento del livello generale dei prezzi, che dagl'inizi degli anni Cinquanta si era mantenuto fra il 2 e il 3% annuo, saliva al 6-9% fra il Gui Luigi; Pubblica Istruzione, Scaglia GiovanBattista; Lavori Pubblici, Natali Lorenzo; Agricoltura ...
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VENETI (XXXV, p. 46)
GiovanBattista PELLEGRINI
Lingua. - Buoni progressi nello studio della lingua delle iscrizioni venete preromane (venetiche o paleovenete) si sono conseguiti attraverso un più attento [...] di ke col gr. καί, non col lat. -que, come si era ritenuto in altri esempî nelle iscrizioni venetiche). Di alcune iscrizioni già note si l'illirico (e in particolare col messapico), come si era creduto per il passato; si tratta invece di una ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] vuoto dell’esperienza» (Lago 2010: 108), la cui mappa era intessuta di leggende, di mostri, di mirabilia che facevano di introduzione e note di A. Bausani, Roma, Scalia.
Ramusio, GiovanBattista (1979), Navigazioni e viaggi, a cura di M. Milanesi, ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] i confini dell’Europa è cosa quanto mai incerta, e lo era già per la cultura greca, quando si cominciò a distinguerla dalle ➔ Ludovico Ariosto, ➔ Torquato Tasso e persino di GiovanBattista Marino), ampiamente mandati a memoria (Cardona 1983: 72- ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] nascimento alle parole che seguono; come diede il Boccaccio: Egli era in questo castello una donna vedova, e altrove, Egli , in Ead. (a cura di), Scritti linguistici in onore di GiovanBattista Pellegrini, Pisa, Pacini, 2 voll., vol. 1º, pp. 25 ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] a-, -i-, -u-] (vocali ‘estreme’), allora alla finale, quando in latino c’era -u, abbiamo [-u] anche oggi ([ˈisːu] «lui», [ˈtutːu] «tutto degli ultimi parlanti del romanesco ‘di prima fase’; GiovanBattista Peresio (1628-1696 circa), che nel Jacaccio, ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] toscana è stata assimilata nella misura in cui era chiaramente visibile nella grafia, e le varianti di su alcuni aspetti della standardizzazione, in Scritti linguistici in onore di GiovanBattista Pellegrini, a cura di P. Benincà et al., Pisa, Pacini ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] Scaligero, e Tommaso Campanella. Visse a Parigi GiovanBattista Marino e vi fu chiamato dal Re Sole re dal 1625, aveva sposato una francese, il nuovo modello di civiltà era però la Francia, non più l’Italia, ora aborrita per il suo cattolicesimo ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] del 1861 al 50% nel 1901 (in Germania si era arrivati all’1%; in Francia si era al 16,5%) e al 40% nel 1911. Ma La nuova questione della lingua, Brescia, Paideia.
Pellegrini, GiovanBattista (1960), Tra lingua e dialetto in Italia, «Studi ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] , cioè sono trasmesse da un avversario. Tale teoria, infatti, era stata sostenuta da Vincenzo Calmeta in un’opera che non ci è furono superate le posizioni simili a quelle di GiovanBattista Gelli, esposte nel dialogo pubblicato assieme alla ...
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simil-giovane
s. m. e agg. (iron.) Chi o che è considerato giovane senza esserlo più. ◆ per vendere Don Giovanni e San Giovanni Battista e Amleto e Leopardi ai più imbranati pubblici giovani e simil-giovani, sarà più ruffiano farli interpretare...
opuscoleria
s. f. (iron. spreg.) La gran massa di opuscoli e saggi prodotti e pubblicati. ◆ Chi aveva vent’anni nel Settanta, chi nel Sessantotto era studente ricorda bene che Livio Maitan era una specie di contraltare di Lucio Battisti, il...