FANELLI, Virgilio
Adele Condorelli
Figlio dello scultore Francesco e della prima moglie di questo, Lucrezia, di cui presumibilmente era il primogenito essendogli stato imposto il nome del nonno paterno, [...] lavorare con i suoi fratelli anche nella bottega genovese. Infatti la fama della raffinata e perfetta fattura delle sue opere era tale che il marchese GiovanBattista Serra, conte di Vilalegre, gentiluomo genovese alla corte spagnola con la funzione ...
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CRESCI, Giovanni Francesco
Franca Petrucci
Di famiglia pistoiese, nacque a Milano da Bartolomeo, agente in quella città dei cardinali Cibo e Salviati, e da Eleonora Landriani in data imprecisata, nel [...] più, e mori, in tarda età, a Milano, quando era già iniziato il sec. XVII.
La fama del C., della Roma sistina, Ludovico Curione, autore di diversi trattati di scrittura, Salvatore Gagliardelli, Antonio Zanetti, Scipione Leone, GiovanBattista ...
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FRANCESCO di Ubertino, detto Bachiacca
Matteo Mancini
Figlio dell'orafo Ubertino di Bartolomeo (1450-1505) e di Francesca di Benedetto, nacque a Firenze il 1° marzo 1494.
Ebbe due fratelli entrambi [...] era molto conosciuto come pittore di cassoni e tavole di piccole dimensioni, dovette essere abbastanza diffuso tra i suoi contemporanei. Ne è testimonianza la sua partecipazione ad alcune delle e l'accademico fiorentino GiovanBattista Gello.
F. si ...
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COSTA, GiovanBattista
Gabriello Milantoni
Nacque a Rimini il 3 dic. 1697 (Pellegrini, f. 2) e la sua prima educazione fu letteraria. Iniziò a dipingere solo dal 1715, sotto la guida di G. Alemanni, [...] nel 1723 dai padri agostiniani di Rimini, e dipinta nel 1725 a Roma, dove egli si era recato, fermandovisi, dal giugno dell'anno precedente. In questo periodo romano il pittore fu "visitato... e assistito nelle sue applicazioni", presso ...
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PAGNI, Benedetto
Stefano L'Occaso
PAGNI, Benedetto. – Nacque a Pescia, in Valdinievole, da Giovanni e da Elisabetta Del Grande e fu battezzato il 3 settembre 1503 (Nesi, 2002A, p. 2).
Il suo esordio [...] rispetto ai cantieri giulieschi.
Nel dicembre 1534 era ancora a Mantova (Nesi, 2002A, p. Giovane.
Il catalogo dell’artista presenta alcune attribuzioni da approfondire, come la Madonna con il Bambino e i ss. Giovanni Battista e Felicita (?) della ...
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GASPARONI, Francesco
Alberta Campitelli
, Nacque a Fusignano, in Romagna, il 5 nov. 1802 da Pietro Domenico e Anna Colla. Fu architetto ma soprattutto caustico cronista della Roma dei suoi tempi, spesso [...] sono concordi nell'attribuire il progetto a GiovanBattista Caretti, autore degli ampliamenti e abbellimenti della villa e del palazzo Torlonia tra il era gestore dell'amministrazione dei tabacchi di cui dal 1833 il principe Alessandro Torlonia era ...
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BERNARDINO di Betto, detto il Pinturicchio (Pintoricchio)
Luigi Grassi
Nacque a Perugia, da Benedetto di Biagio, nel 1454 (Vasari); nel 1481 si iscrisse all'Arte dei pittori di Perugia, per il quartiere [...] della Vergine, per S. Maria ad Umbertide, ora nella Pinacoteca Vaticana, eseguita in realtà quasi completamente da GiovanBattista e da altre notizie si desume che il Pinturicchio si era acquistata una certa agiatezza.
Non tutti i figlioli del ...
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PAGLIANO, Eleuterio
Eugenia Querci
PAGLIANO, Eleuterio. – Nacque a Casale Monferrato il 5 maggio 1826, quartogenito di Felice, medico, e di Angela Bonzanino.
Definito da Raffaello Barbiera (1905, p. [...] e di Madonna Laura sull’ingresso della chiesa di Avignone, commissionatogli da GiovanBattista Cagnola nel 1858, il cui bozzetto premio Principe Umberto, era tuttavia additato da Primo Levi (1906, p. 157) come il «trionfo della pittura falsa, leccata, ...
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LAZZARINI
Luisa Passeggia
Famiglia di scultori originari delle Marche, attivi a Carrara dal XVII al XX secolo, inizialmente nell'ambito della scultura di traduzione, quindi anche in quello dell'invenzione. [...] Pisa nel 1749 (Lazzerini, pp. 10 s.), quindi con il figlio GiovanBattista. Questi (Carrara 1720-78), dopo l'apprendistato con E. Lelli a a Berlino, dove era a stretto contatto con Rauch ancora nel 1827. Non si conosce la data della sua morte.
Il ...
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GALLACCINI (Gallacini), Teofilo
Fabio Cosentino
Figlio di Claudio e di Eufrasia d'Ansano Molandi, nacque a Siena il 22 sett. 1564. Fu avviato allo studio della grammatica e della retorica dai padri [...] dell'influenza di Buonaiuto Lorini, più volte citato nel testo, o di GiovanBattistaDella Valle - quanto nella sistematicità dell la copia già appartenuta al Mancini, cui il trattato era dedicato (Bibl. apost. Vaticana, Manoscritti Chigiani, G. ...
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simil-giovane
s. m. e agg. (iron.) Chi o che è considerato giovane senza esserlo più. ◆ per vendere Don Giovanni e San Giovanni Battista e Amleto e Leopardi ai più imbranati pubblici giovani e simil-giovani, sarà più ruffiano farli interpretare...
opuscoleria
s. f. (iron. spreg.) La gran massa di opuscoli e saggi prodotti e pubblicati. ◆ Chi aveva vent’anni nel Settanta, chi nel Sessantotto era studente ricorda bene che Livio Maitan era una specie di contraltare di Lucio Battisti, il...