BERTUCCI, Giacomo, detto Iacopone da Faenza
Ennio Golfieri
Ultimo dei figli maschi di GiovanBattista il Vecchio, nacque a Faenza intorno al 1502. Fa testimonianza in patria per la prima volta nel 1527. [...] il B. e il nipote GiovanBattista, detto il Giovane, suo aiuto e collaboratore, anche se non sempre felice nei toni un poco dolciastri.
Fonti e . 24; G. M. Valgimigli, Dei pittori e degli artisti faentini de' sec. XV e XVI,Faenza 1871, pp. 61-78; G. ...
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MARSUZI, GiovanBattista
Francesca Brancaleoni
– Nacque a Roma il 10 genn. 1791 da Giacomo, giudice del tribunale del Campidoglio, e da Teresa Garbani (o Gortani), di origine svizzera.
Avviato agli [...] – fra cui F. De Romanis, P. Ruga, L. Biondi, D. De Crollis, F. Cecilia –, alcuni motivi romantici, prediligendo i toni cupi e la materia storica, . 35), componimento ispirato dall’annegamento di una giovane inglese nel Tevere, un episodio di cronaca ...
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MARTELLI, GiovanBattista
Francesca Brancaleoni
– Nacque a Milano il 12 sett. 1780 da Cesare e da Maria Banfi, commercianti originari di Miasino sul lago d’Orta.
Nel 1802, mentre svolgeva gli studi [...] due scuole, volendo dimostrare come motivi e toni attribuibili alla letteratura romantica potessero figurare anche in ).
Successivamente il M. dette alle stampe Roderigo, o L’ultimo de’ Goti (Milano 1841), traduzione in versi sciolti del poema epico ...
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DOVIZI, GiovanBattista
Raffaella Zaccaria
Nacque a Bibbiena (prov. Arezzo) nella seconda metà del sec. XV, e forse dopo il 1470, da Francesco e Francesca Nutarrini, ultimo di cinque figli: Piero, Bernardo, [...] divenne dama di Caterina de' Medici regina di Francia questa breve lettera, sia pure in toni estremamente sintetici, il D. espone le Indices (ma sono da vedere pure le voci Gianbattista, GiovanBattista). La lettera del D., scritta da Firenze il 17 ...
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CHIAPPE, GiovanBattista
Franco R. Pesenti
Nato a Novi Ligure (Alessandria) intorno al 1723, fu avviato alla pratica del disegno (non della pittura) a Roma dal genovese Giuseppe Paravagna, "uomo più [...] permeabile alla luce, in lui però particolarmente di toni smorzati. Infine un certo pur ritenuto patetismo richiama la tela con i SS. Carlo,Domenico,Francesco di Sales e Maddalena de' Pazzi adoranti la Vergine e il Bimbo. Dopo il rinnovamento del ...
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INCISIONE
Carlo Alberto PETRUCCI
Mary PITTALUGA
. Arte di disegnare sopra una superficie dura, scavandola. L'incisione può essere fine a sé stessa (cammeo, pietre dure); servire per decorazione, [...] una lastra unica, sulla quale si applicano i varî toni. Sul metallo, si toglie volta per volta l Venezia sono i migliori maestri; Gian Battista Tiepolo è il più grande. Nei Giovan Michele Papillon pubblicava il suo Traité historique et pratique de ...
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Poesia narrativa. C'è un'epopea che riprende e riduce a organica unità di poema racconti elaborati dalla tradizione, e ce n'è un'altra nella quale tanto l'elaborazione fantastica del racconto storico quanto [...] Albinovano Pedone, che con i toni fortemente retorici, i quali vogliono , qualunque essa sia: il giovane eroe nell'espansione radiosa delle sue Vegio, Macario Muzio, Battista Spagnoli, superati più tardi da Iacopo Sannazzaro (De partu Virginis, 1526 ...
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La letteratura dell’Italia unita
Enrico Ghidetti
Il primo e più significativo dei libri di memorie che l’Italia del Risorgimento consegnò all’Italia unita, I miei ricordi di Massimo d’Azeglio, si deve [...] Ermanno Loescher, Giovanni Battista Paravia, «fondando morte, con un’intensificazione di toni meditabondi sul mistero e il credenze e di tutte le opinioni» (De Sanctis 1961, p. 6). Sfilano a quelli della generazione più giovane, che non volevano «più ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] servitore del vescovo Giovanni Battista Campeggi (giugno 1555 assieme a Giovan Maria Barbieri del C., si sovrappongono dei toni neoplatonici e ficiniani, soprattutto per . 373-79; R. Bray, La formation de la doctrine classique en France, Paris 1927, ...
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CARAFA, Oliviero
Franca Petrucci
Del ramo dei Carafa della Stadera, figlio di Francesco e di Maria Origlia, nacque nel 1430 e fu il successore del grande e potente Diomede, come capo della nobile famiglia [...] in quell'anno al nipote Giovan Francesco, cui l'avrebbe ritolta De nostrarum calamitatum causis, Venezia 1505; il carmelitano Battista Spagnoli il De Script., 2 ed., III, 2, a cura di D. Toni, pp. 40, 62 s.; Diurnali del duca di Monteleone,ibid., ...
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