ORCAGNA, Andrea di Cione Arcagnolo detto l', e i suoi fratelli Nardo, Iacopo, Matteo
Pietro Toesca
Andrea, architetto pittore scultore, celebrato già da L. Ghiberti, dalla tradizione ebbe fama su tutti [...] Mitte des XIV. Jahrh., Strasburgo 1905, pp. 4-17; A. Venturi, Storia dell'arte ital., IV, Milano 1906; O. Sirén, Giotto and some of his Followers, Oxford 1917; R. Offner, Studies in Florentine Paintings, New York 1927; R. van Marle, Italian Schools ...
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MAESTRO ESPRESSIONISTA di S. CHIARA
L. Morozzi
Pittore anonimo, attivo in Umbria tra la fine del Duecento e la prima metà del Trecento, che deriva la propria denominazione dagli affreschi attribuitigli [...] del Trecento. Sulle tracce di Palmerino di Guido e di Angelo di Pietro, Esercizi 5, 1982, pp. 5-19; L. Bellosi, La pecora di Giotto, Torino 1985, pp. 34 n. 26, 133; F. Todini, Pittura del Duecento e del Trecento in Umbria e il cantiere di Assisi, in ...
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Pittore fiorentino (notizie dal 1303 al 1330 circa); autore di un polittico firmato (Firenze, Accademia), intorno al quale la critica ha riunito una serie di altre opere che mostrano molteplici influssi, [...] avvicinandosi specialmente all'opera più giovanile di Giotto, per ritenerne la semplificazione volumetrica. Fu forse anche miniatore, benché non tutte le miniature fiorentine a lui attribuite, talvolta di alta qualità (Vita di Gesù nella biblioteca ...
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GADDI
Anna Maria Ciaranfi
. Famiglia di pittori fiorentini. Capostipite ne fu, secondo il Vasari, Gaddo (notizie dal 1312 al 1333?) che avrebbe eseguito opere di mosaico e su tavola, quasi tutte perdute, [...] quietarsi sotto un velo di colore, in una fusione più delicata, priva del brusco disegno di quelli.
Bibl.: O. Sirèn, Giotto and Some of his Followers, Cambridge (Mass.) 1917; B. C. Kreplin, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XIII, Lipsia 1920 (con ...
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FRANCO Bolognese
Pietro Toesca
Miniatore. La sua fama risuona nei versi di Dante (Purg., XI, 82-85) che lo contrappongono a Oderisi da Gubbio di cui egli, alla fine del sec. XII, avrebbe superato la [...] vecchia maniera, come Giotto quella di Cimabue. Ma finora dei due miniatori, operosi a Bologna, non è nota nessun'opera certa; e soltanto si può supporre, riguardando l'ingente complesso dei codici miniati a Bologna dalla metà del sec. XIII, esser ...
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Scrittore d'arte e pittore. Nativo di Colle Valdelsa, sembra vissuto fino al principio del sec. XV. Allievo di A. Gaddi, si stabilì poi a Padova, dove è ricordato come pittore di Francesco il Giovane da [...] italiano d'arte e nello stesso tempo il primo ricettario in volgare. Il C. vanta la propria discendenza artistica da Giotto; e i suoi precetti sono quelli della pittura fiorentina del Trecento. La più importante delle sue definizioni è quella che ...
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Pittore senese (m. prima del 1319). Padre della grande pittura senese del Trecento, nel suo percorso artistico modulò lo stile tradizionale dell'arte bizantina con gli elementi di novità presenti nell'arte [...] che ne sia contraddetto l'effetto plastico, non vigoroso, ma sempre assai sensibile, se pur del tutto diverso da quello di Giotto. Tra le altre opere di D. sono da ricordare: la sublime Madonna di Crevole (Siena, Museo dell'Opera della Metropolitana ...
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MOTTEZ, Victor-Louis
Jean Jacques Gruber
Pittore, nato il 13 febbraio 1809 a Lilla, morto a Bièvres il 7 giugno 1897. Allievo dell'Ingres, il M. fece un lungo soggiorno in Italia (1835-42) dove eseguì [...] numerose copie da Giotto, dal Gozzoli, da Masolino. Pubblicò anche il trattato di Cennino Cennini, al quale aggiunse una notevole appendice sulla tecnica dell'affresco. Come pratica dimostrazione, il M. dipinse a fresco, sulla parete del suo studio a ...
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Pittore riminese (m. prima del 1362). Nel polittico proveniente dal convento dei minori conventuali di Macerata Feltria e ora nella Galleria nazionale delle Marche (Palazzo ducale di Urbino), unica opera [...] firmata e datata (1345), il suo stile, che risente fortemente di Giotto, tende a dare evidenza plastica alle figure, in contrasto con la maniera più decorativa e lineare di altri pittori della scuola di Rimini. Anteriori a questa potrebbero essere il ...
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Pittore fiorentino (sec. 14º), di nome Bonamico ma ricordato dalle fonti col soprannome di B. e come personaggio burlone e spensierato. È ancora stilisticamente indefinito, quantunque i vecchi scrittori, [...] dal Boccaccio sino al Vasari, lo lodino come uno dei maggiori contemporanei di Giotto. La sola opera che si può ragionevolmente ritenere eseguita dalla sua mano, gli affreschi (1315) nella Badia a Settimo assegnatigli dal Ghiberti, è purtroppo ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec. 7°...