DEL BENE, Francesco
Sandra Marsini
Figlio di Bene di Bencivenni e di monna Cara Bardi, nacque probabilmente intorno all'ultimo quarto del sec. XIII, ignoriamo se a Firenze, dove la famiglia risiedeva [...] d'oro, che il D. legò per testamento alla beneficenza, somma che fu distribuita dai suoi esecutori testamentari - Giotto Fantoni, della Compagnia dei Peruzzi, e Cino del Migliore, direttore contabile della Compagnia dei Bardi - fra conventi, ospedali ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'Italia: Napoli
Paul Arthur
Napoli
Una delle poche città dell’Italia meridionale oggetto di un’attività di scavo archeologico [...] della cappella palatina. A parte le importanti testimonianze materiali, compreso il rinvenimento di frammenti di affresco della bottega di Giotto, è stato individuato un cimitero, verosimilmente appartenente alla corte o familia di Carlo I d’Angiò, o ...
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PERNICE, Angelo
Giuseppe De Santis
PERNICE, Angelo. – Nacque a Catania il 21 novembre del 1873 da Francesco e Carmela Guerrera; sposò Laura Calosi, senza avere figli.
Compì gli studi nella sua città [...] ad opera del Comune, permise il ritorno dell’elemento latino e segnò l'inizio del Rinascimento, che non nacque con Giotto o Dante, ma con la fondazione delle prime chiese romaniche, simboli dell'unità cittadina. Lo sviluppo del Comune venne anche ...
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MONTANO d'Arezzo
Giorgia Pellini
MONTANO d’Arezzo. - Non sono note le date di nascita e di morte di questo pittore, originario di Arezzo, attivo tra il XIII e il XIV secolo.
Le fonti per ricostruire [...] – e una consapevolezza delle grandi novità apparse nel cantiere pittorico di S. Francesco ad Assisi, prima e dopo Giotto. Come dimostrano alcune soluzioni cromatiche presenti nelle sue opere, M. fu inoltre a conoscenza della pittura di Pietro ...
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GIOVANNI Battista, Santo
P. Castellani
G., detto il precursore di Cristo (Mt. 3, 3; Mc. 1, 2-4; Lc. 1, 76) e considerato l'ultimo dei profeti e il primo dei martiri della fede cristiana, nei vangeli [...] il ciclo della Vita di G. Battista e quello del suo omonimo Evangelista. Tra i casi più famosi sono gli affreschi di Giotto nella cappella Peruzzi in Santa Croce a Firenze (1320 ca.) e quelli di Matteo Giovannetti nel palazzo dei Papi di Avignone ...
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fama
Fernando Salsano
Significa il fenomeno del divulgarsi di una notizia, come in Cv I III 11 la imagine per sola fama generata sempre è più ampia, e IV 1 la fama dilata lo bene e lo male oltre la [...] ), mondan romore (v. 100), voce (v. 103), nominanza (v. 115), e si oscura nel giro di una generazione: Pg XI 96 e ora ha Giotto il grido, / sì che la fama di colui è scura.
Per la tendenza all'accoppiamento di f. con ‛ onore ', si veda, oltre al già ...
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STEFANESCHI, Giacomo (Iacopo)
Marco Vendittelli
– Nacque presumibilmente a Roma negli anni Cinquanta-Sessanta del XIII secolo, da Giovanni Arlotti, uno dei principali sostenitori romani di Corradino [...] nella Roma del Trecento, Roma 2001, p. 74; C. Ciucciovino, La cronaca del Trecento italiano giorno per giorno. L’Italia di Giotto e Dante, I, 1300-1325, Roma 2007, pp. 152, 402; M.T. Caciorgna, Il districtus Urbis: aspetti e problemi sulla formazione ...
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CATERINO (Catarino)
Francesca D'Arcais
Personalità secondaria della pittura veneziana della fine del sec. XIV, menzionato per la prima volta nel 1362 (Thieme-Becker), C. è ricordato con il pittore Donato [...] Peristil, VII-IX (1965-66), pp. 57-61; F. D'Arcais, Per il catal. di C., in Arte veneta, XXVII (1965), pp. 142-44;L. Grossato, in Da Giotto a Montegna (catal.), Venezia 1974, scheda 49;U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, VI, p. 185(s. v. Catarino). ...
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MAESTRO del CODICE DI S. GIORGIO
A. Tomei
Anonimo miniatore e pittore attivo tra Avignone e Firenze nella prima metà del Trecento, così denominato (De Nicola, 1908) per la sua opera principale, la decorazione [...] oggetti d'arte, cat. (Siena 1982), Firenze 1982, pp. 166-170; F. Avril, ivi, pp. 174-175 nr. 60; M. Gosebruch, Giotto und die Buchmalerei der Dantezeit, in Scritti di storia dell'arte in onore di Roberto Salvini, Firenze 1984, pp. 183-189; R. Offner ...
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FALZAGALLONI, Stefano
Anna Maria Fioravanti Baraldi
È molto incerta la fisionomia del F., pittore ferrarese, cui G. Baruffaldi dedica un intero capitolo delle sue Vite (1675); l'unico elemento sicuro [...] Mattaliano, Indice ragionato delle "Vite de' pittori e scultori ferraresi" di G. Baruffaldi, Ferrara 1983, III, p. 130; C. L. Ragghiantì, Pittura fra Giotto e Pisanello, Ferrara 1987, pp. 91-94; U. Thieme - F. Becker, Künstlerlexikon..., XI, p. 239. ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec. 7°...