Nel Vangelo (Luca, XXIV 50-53) e negli Atti degli Apostoli I,1, segg.) si legge che Gesù Cristo, 40 giorni dopo la sua resurrezione, dal Monte degli olivi, dove aveva iniziato la sua passione, alla presenza [...] di stile eppure conservando sempre, in tutto o in parte, le precedenti tradizioni iconografiche. Nell'Arena di Padova, Giotto, preoccupato sopra tutto dalla rappresentazione del movimento, fuse insieme lo schema palestinese e l'ellenistico; mostrò il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] dell’arte in Italia. Certo è che già nei secoli 14° e 15°, nelle discussioni, per es., sull’eccezionale personalità di Giotto o sulla cupola di Filippo Brunelleschi o sulla figura di Maestro Colantonio e sul rapporto della sua arte con quella del suo ...
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BOUTET, Edoardo (Caramba)
Pino Fasano
Nato a Napoli nel 1856 da Achille e da Gerolama Russo, di origine francese, il B. non fece studi regolari. Si dedicò invece interamente fin dall'adolescenza a vastissime [...] De Bonis; dal novembre del 1891 fino al dicembre del 1892 scriveva sul vivace settimanale di Vamba (Luigi Bertelli), l'O di Giotto;dal 1892 al 1897, e poi dal 1902 al 1904, tenne la rubrica teatrale sulla Nuova antologia;nel 1893 e 1894 collaborò ...
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MUSSINI, Luigi
Marco Pierini
– Nacque a Berlino il 19 dicembre 1813 da Natale, compositore bergamasco di origini modenesi al tempo maestro di cappella alla corte di Prussia, e da Giuliana Sarti, figlia [...] delle scienze, delle arti e della filosofia, tra i quali s. Filippo diacono, Keplero, Galileo, Pascal, Fidia, Giotto, Dante, Socrate, Platone, Aristotele e persino Confucio, in una sorta di singolare sincretismo cristiano-illuminista. Modello e fonte ...
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gloria
Sebastiano Aglianò
Presente nella Commedia, nel Convivio e nella Vita Nuova (ma soltanto nella prosa). La forma ritenuta autentica è sempre quella dotta, non avendo gli editori accolto groria, [...] accostarsi, come a espressione parallela, a tener lo campo del v. 95 (Credette Cimabue ne la pittura / tener lo campo, e ora ha Giotto il grido/... Così ha tolto l'uno a l'altro Guido / la gloria de la lingua), e pertanto significa il primato fra i ...
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MORELLI, Carlo
Carlo Sisi
MORELLI, Carlo. – Nacque a Roma nell’ultimo decennio del Settecento, in data non accertata, da Nicola, noto incisore di pietre dure.
A Roma ebbe modo di incontrare il principe [...] agli onori del mondo» (Lettera al signor professore*** a Roma, riguardante la scoperta fatta della porzione delle pitture di Giotto nella cappella di San Francesco in Santa Croce, Firenze 1851).
Nel 1861 fu inviato all’Esposizione italiana di Firenze ...
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MARINI, Orlando (Rolando)
Raffaella Zaccaria
– Nacque a Firenze nella seconda metà del secolo XIII da Marino di Orlando, abitante nel sesto di Porta S. Pancrazio. Il padre del M. fu uomo pubblico di [...] ° dic. 1335 alla fine di febbraio 1336, e di nuovo al priorato dal 15 febbr. 1337. Il 28 maggio 1338 fu eletto insieme con Giotto Fantoni sindaco del Comune per definire i confini con Volterra; dal 1° giugno al 31 agosto fu ancora tra i Dodici; il 29 ...
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TOLENTINO
P.F. Pistilli
(lat. Tolentinum)
Cittadina delle Marche (prov. di Macerata), prossima alla riva sinistra del fiume Chienti, a metà strada tra la costa adriatica e la dorsale appenninica.T. [...] a Pietro (per es. Natività, Strage degli Innocenti, Nozze di Cana), il cui stile, influenzato dall'opera di Giotto, risente anche dei modi lorenzettiani di Assisi (Boskovits, 1989). La fabbrica conventuale eremitana fu completata intorno al 1370 ...
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MANZONI (Manzi), Antonio (detto il Pellegrino)
Antonio Rigon
Nacque a Padova, agli inizi della signoria di Ezzelino da Romano (1237-56), da Marsilio di Andrea Clarioto e da Dolcemia. I Manzoni, ricchi [...] -26). Sembra che intorno al 1380 il notaio Antonio da Pozzonovo abbia scritto un Liber miraculorum.
Nel 1303-05 Giotto raffigurò il M. nella scena del Giudizio universale della cappella degli Scrovegni. Con molta probabilità, anche nella decorazione ...
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LANDO (Orlando) di Pietro
Simona Moretti
Nacque da un certo Pietro, forse a Siena o comunque in territorio senese, in una data imprecisata, fatta risalire ipoteticamente intorno al 1280 (Leone de Castris, [...] il disegno architettonico cosiddetto "pergamena senese" (Siena, Museo dell'Opera del duomo, n. 154), dopo un'iniziale assegnazione a Giotto con riferimento al campanile di S. Maria del Fiore, è stato attribuito a L. e identificato come progetto per ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec. 7°...