Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli artisti romantici oppongono all’ideale la realtà e il vero, sostituendo ai modelli [...] etica dell’arte, insieme a un rinnovato interesse per i “primitivi”, i pittori del Trecento e del Quattrocento da Giotto a Raffaello, sono i principi su cui si fondano le proposte avanzate dal movimento purista. Il termine “purismo” è impiegato ...
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BENOZZO di Lese (Benozzo Gozzoli)
Emma Micheletti
Nato a Firenze intorno al 1420, figlio di Lese (Alessio) di Sandro, fu chiamato Benozzo Gozzoli per la prima volta dal Vasari nella seconda edizione [...] a un modo di narrare spoglio, mentre con ogni probabilità rivive in lui l'eco delle severe storie francescane che Giotto aveva dipinto quasi due secoli prima nella basilica superiore della vicina Assisi. Il disegno è puro, nitido nello scandire, con ...
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MANZONE, Giuseppe
Francesca Lombardi
Nacque ad Asti il 17 giugno 1887 da Giovanni, calzolaio, e da Giuseppa Bay. Scoperta precocemente la propria vocazione artistica, forse anche grazie all'amicizia [...] , in direzione di un realismo più concentrato, severo, asciutto può essere difatti ricondotto alla suggestione esercitata da Giotto e dai maestri rinascimentali, specie fiamminghi e tedeschi, che lo stimolarono alla "rinuncia degli effetti facili e ...
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DREI (de Rei, Rei)
Carla Benocci
Famiglia originaria "forse di Carrara" (Bertolotti, 1884) o di Firenze (Arch. d. Rev. Fabbr. di S. Pietro, I piano, serie 2, pacco 7, c. 329; Ibid., Arch. della Confraternita [...] , 1931, p. 177); nel 1629 (16 febbraio, 7 settembre, 19 dicembre) fu pagato per il lavoro di sistemazione del mosaico di Giotto (ibid., p. 169), e in quegli anni (1628-30) lavorava alle nicchie delle statue dell'area centrale della basilica di S ...
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DALMASIO di Iacopo degli Scannabecchi
D. Benati
(o pseudo-Dalmasio)
Nome convenzionalmente attribuito dalla critica all'autore di un gruppo di dipinti su tavola e ad affresco, che erano stati precedentemente [...] convincente la proposta (Laclotte, 1978) di riconoscere la mano dello pseudo-D. nella predella del polittico eseguito da Giotto per la chiesa bolognese di S. Maria degli Angeli forse sul principio degli anni trenta (Bologna, Pinacoteca Naz.), la ...
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PUCCIO di Simone
Sonia Chiodo
PUCCIO di Simone. – Non si conoscono i luoghi e le date di nascita e di morte di questo pittore attivo a Firenze e che compare per la prima volta nei documenti in un elenco [...] ) tra le opere di Puccio Capanna come una «Coronazione della Madonna con un coro d’angeli che tirano assai alla maniera di Giotto, e alle bande […] storie di Santa Lucia», ma dei quali restano pochi frammenti, tra cui il Noli me tangere dipinto in un ...
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MIRETTO, Niccolò
Enrico Bellazzecca
, Niccolò Nacque intorno al 1375 a Padova (Lazzarini, p. 119) da Antonio «de contrata Prati vallis» (ibid., p. 226). Scarse sono le notizie biografiche che lo riguardano [...] salone ad aula unica con un sistema di copertura a botte. Si narra che ad affrescare il salone nella sua complessità fu Giotto, ma un incendio divampato all’interno dell’aula nel febbraio del 1420 ha cancellato ogni prova di questo intervento; il M ...
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Fondatore dei frati minori (Assisi ca. 1182 - ivi 1226). È uno dei santi più venerati della cristianità: voleva ripercorrere la vita povera di Cristo e degli apostoli e, come loro, mettere in pratica il [...] chiari) contrastanti con la descrizione della sua figura fisica lasciata da Tommaso da Celano. Dal 13° sec. (Margaritone, Cimabue, Giotto, ecc.) in poi la leggenda di F. e la sua figura furono oggetto di innumerevoli rappresentazioni, e di interi ...
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ICONOGRAFIA (gr. εἰκονογραϕία)
Pietro TOESCA
Paola ZANCANI MONTUORO
Arte antica. - Con tale parola s'intende il complesso delle rappresentazioni figurate che riproducono l'aspetto d'un personaggio; [...] come ripetizione meccanica, fuori d'ogni ispirazione viva; si verifica perfino in altissime creazioni: per esempio negli affreschi di Giotto a Padova (p. es.: Resurrezione di Lazzaro, il cui schema iconografico è già in una miniatura del secolo VI ...
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Scultore, architetto e legnaiolo; nato a Maiano nel 1442, morto a Firenze il 24 maggio 1497. Dalla moglie Elisabetta Massesi ebbe sei figli, due dei quali, Giovanni e Giuliano, coltivarono l'arte paterna. [...] al sommo le qualità di leggerezza e di elevazione della loggia brunelleschiana. Del 1490 sono anche i medaglioni coi busti di Giotto e dello Squarcialupi nel duomo fiorentino; del 1491 sono la tomba Strozzi in S. Maria Novella che ha sopra il ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec. 7°...