Nato a Lisbona intorno al 1195 da nobile famiglia, battezzato con il nome di Fernando, dopo essere stato ordinato sacerdote e aver ricevuto una solida formazione intellettuale presso i Canonici regolari [...] ma lo si trova anche con la barba (Perugia, Gall. Naz. dell'Umbria, Maestro di S. Francesco, sec. 13°). Se Giotto accetta l'allusione alla corpulentia quadam naturali del santo testimoniata nella Vita prima (Assisi, S. Francesco, basilica superiore ...
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MAESTRO di CAMPODONICO
E. Neri Lusanna
Pittore anonimo, attivo nelle Marche intorno alla metà del sec. 14°, noto anche come Maestro di S. Biagio in Caprile, che prende il nome dall'affresco con una [...] senso del colore (nonostante le gravi perdite) e della luce, mostrano una meditazione della lezione spaziosa e plastica del Giotto assisiate e della sua bottega - estesa anche a Puccio Capanna (Crocifissione proveniente dall'oratorio di S. Rufinuccio ...
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Innocenzo (Innocenzio) III
Stanislao da Campagnola
Lotario di Segni nacque a Gavignano (Segni) nel 1160-61 da Trasmondo, conte di Segni, e da Clarina Scotta, ambedue di antica nobiltà.
Ricevuta in Roma [...] maior (III 8), avrebbe mosso I. a concedere tale approvazione, e che ritroviamo invece tra le storie di Francesco che Giotto e i suoi aiuti erano andati affrescando qualche anno prima ad Assisi.
Bibl. - A. Luchaire, Innocent III, Parigi 1904-1908 ...
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MAESTRO della CATTURA
A. Tomei
Anonimo pittore attivo nell'ultimo quarto del sec. 13° nella basilica superiore di Assisi (v.), dove affrescò la scena della Cattura di Cristo nel secondo registro della [...] e la pittura in Umbria alla fine del XIII secolo, BArte, s. VI, 66, 1981, 9, pp. 1-41; C. Brandi, Giotto, Milano 1983; S. Romano, Il disegno preparatorio per la Cattura di Cristo nella basilica di Assisi, in Fragmenta Picta. Affreschi e mosaici ...
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Rappresentazione degli oggetti nello spazio (nel disegno, nella pittura ma anche nella scultura in bassorilievo o altorilievo), in modo da raggiungere l’effetto della terza dimensione su una superficie [...] in Trastevere, Roma), e pone le premesse per il primo tentativo di rivalutazione della p. che ha luogo con Giotto: ad Assisi e, quindi, nella cappella degli Scrovegni a Padova è data una plausibilità spaziale alla rappresentazione, pur non giungendo ...
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. Termine artistico che traduce il francese plein-air usato dall'impressionismo per indicare gli effetti pittorici nella piena luce solare, diretta o indiretta: ciò che Leonardo chiamava vedere alla campagna. [...] o totalmente o parzialmente. Il riflesso indebolisce la luce e i colori e in genere ogni forma".
Nel cangiantismo di Giotto e dei trecentisti (Cennini) si può supporre una reminiscenza di remote e ormai fraintese osservazioni sui riflessi, che l ...
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Pittore. Nacque a Firenze nel 1420, morì a Pistoia il 4 ottobre 1497. Né in documenti coevi, né in epigrafi, né in quadri firmati il nome di Benozzo appare seguito dal cognome di Gozzoli, aggiunto soltanto [...] ancora e impacciato, già determinato nel suo stile di pura tempra fiorentina, avendo negli occhi le storie francescane di Giotto, ad Assisi, ma oscillante fra indecisioni e inesperienze, pur nella sua schietta vena di facile novellatore. Già vi si ...
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TOVAGLIA
Filippo Rossi
L'uso della tovaglia di tela o di lino stesa sulla tavola durante il pasto ci è testimoniato nell'antichità cristiana dalle rappresentazioni figurate: le raffigurazioni dell'Ultima [...] le riproduzioni in pittura, dalla Cena di Duccio di Boninsegna (Siena, museo dell'opera del duomo) e dalle Nozze di Cana di Giotto (Padova, cappella dell'Arena) alla Messa di San Martino di S. Martini (Assisi, San Francesco), alla Cena del Fariseo di ...
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PERSONIFICAZIONE (lat. personificatio, calco del gr. προσωποποιία, da cui "prosopopea")
Ornella TOMASSONI
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Si può definire come l'attribuzione di caratteri personali, umani, a oggetti inanimati, forze [...] che per espressione psicologica. Questa fu ben altrimenti tentata da qualche grande maestro del Trecento (affreschi di Giotto nell'Arena, giotteschi nella chiesa inferiore di Assisi; affreschi di Ambrogio Lorenzetti nel Palazzo Pubblico di Siena ...
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. Sono gli autori dei quattro evangeli accolti nel canone neotestamentario: i tre sinottici (Vangelo di S. Matteo, S. Marco e S. Luca) più il Vangelo di S. Giovanni (v. vangeli).
La prima arte cristiana [...] avvenimenti della sua vita in cicli o isolatamente (Roma, affresco in S. Giovanni in Laterano; vetrate d'Assisi; affreschi di Giotto a S. Croce, di Filippino Lippi a S. Maria Novella di Firenze, ecc.).
S. Marco, come evangelista, è invariabilmente ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec. 7°...