CONTUCCI, Andrea, detto il Sansovino
Silvana Macchioni
Figlio di Niccolò di Domenico di Muccio e di Margherita di Nardo Zinetti, deve il soprannome al luogo di origine, Monte San Savino (Arezzo), dove [...] terra (Fabriczy, 1906, p. 102). L'annotazione vasariana appare quindi intesa a riproporre, sulla traccia della biografia di Giotto, la leggenda del fanciullo guardiano di pecore, scoperto in questo caso dal fiorentino Simone Vespucci, che il Vasari ...
Leggi Tutto
VIZI e VIRTÙ
J. Baschet
I v. e le virtù sono categorie essenziali nelle rappresentazioni cristiane. Definiscono uno sguardo completo sulla realtà terrena e si inscrivono necessariamente all'interno [...] pulpito del duomo di Siena del 1268 - o a quello del cuore offerto a Dio, che figura tra le innovazioni di Giotto alla cappella degli Scrovegni di Padova, del 1303-1305 (Freyhan, 1948).I cicli più comuni raffigurano le virtù come allegorie femminili ...
Leggi Tutto
ipocoristici, nomi
Ghino Ghinassi
I nomi i., cioè le forme antroponimiche alterate per accorciamento o per aggiunta di suffisso (es. Gianni da Giovanni, Brunetto da Bruno, ecc.) sono piuttosto diffusi [...] -òlo in Sassol (o Sàssol?) Mascheroni (If XXXII 65) e nell'accorciato Ciolus (v. 2.); qualche altro ancora in i. accorciati (Giotto, v. 2.) o in cognomi (Bonatti, Soldanieri, ecc.); probabile la presenza di -ucco in Gentucca (Pg XXIV 37), peraltro di ...
Leggi Tutto
RUGGERI, Quirino
Giovanna Uzzani
– Nacque ad Albacina di Fabriano, nella provincia di Ancona, il 24 marzo 1883 da genitori di umili origini (Quirino Ruggeri. Pittura e scultura..., 2014, p. 21).
Emigrante [...] a tali riferimenti, con uno sguardo alle ricerche contemporanee che andava conducendo Carlo Carrà nella sua rilettura di Giotto; alla pittura di dimessa naturalezza di Ardengo Soffici; alla forbitezza moderna della pittura di Antonio Donghi; a Felice ...
Leggi Tutto
Scultore e architetto (n. 1248 circa - m. Siena dopo il 1314, forse 1320), figlio di Nicola Pisano. Fu col padre a Siena, tra i suoi aiuti all'opera del pergamo del duomo (1265-68), e con lui collaborò [...] fra due Angeli scolpite per la cappella degli Scrovegni a Padova (1305 circa), che ben si accordano con gli affreschi di Giotto. Una serenità nuova si riscontra nelle ultime opere: la Madonna della Cintola a Prato (1312) e il sepolcro per Margherita ...
Leggi Tutto
GIUDIZIO UNIVERSALE
Leone TONDELLI
Giuseppina SOAVE
. Al termine della storia dell'umanità, al finire dei tempi, il cristianesimo pone un universale giudizio divino. Tutti i popoli, dalla prima [...] Italia, intorno al '300, anche artisti di spiccata individualità rimangono sostanzialmente fedeli alla tradizione iconografica bizantina (Cavallini, Giotto, Nicola e Giovanni Pisano; inoltre, Giudizio in S. Maria di Donna Regina a Napoli); solo nel ...
Leggi Tutto
PAMPALONI, Geno
Serena Andreotti Ravaglioli
Giornalista e critico letterario, nato a Roma il 25 novembre 1918. Compì gli studi universitari a Firenze e alla Scuola Normale di Pisa, iniziando assai presto [...] ), Fedele alle amicizie (1984), Bonus malus (1993) e I giorni in fuga (gli amori impossibili) (1994). P. ha curato infine alcuni volumi di argomento artistico: Giotto ad Assisi (1981); Notre-Dame e la Sainte Chapelle (1982); Terra di Siena (1985). ...
Leggi Tutto
TETTOIA (fr. hangar; sp. tinglado; ted. Scahuppen; ingl. shed)
Ernesto Leschiutta
Coperture in genere, sopra vasti spazî tendenzialmente aperti, destinate a proteggere in qualche modo persone e cose. [...] ritrova negli affreschi delle scuole romane dei secoli XI e XIII, nei musaici di S. Marco a Venezia e nei cicli di Giotto e dei giotteschi del sec. XIV. Il Medioevo ci presenta, sopra alcune urne tombali, sorte di baldacchini aventi la tipica forma ...
Leggi Tutto
Storico dell'arte, nato a Torino il 14 dicembre 1924, morto a Roma il 18 novembre 1989. Laureatosi in filosofia a Torino nel 1947, studiò poi storia dell'arte con A.M. Brizio, specializzandosi (1953) a [...] arti figurative, nella quale confluivano i suoi interessi classificatori e iconografici. Accanto a monografie come Giotto (1960), Cimabue (1962), Velázquez (1964), particolarmente significativi del suo approccio critico-metodologico sono Rinascimento ...
Leggi Tutto
LORENZO di Bicci
A. Tartuferi
Pittore fiorentino, nato verosimilmente intorno alla metà del sec. 14° e attivo fino al primo quarto del Quattrocento.L., immatricolatosi all'Arte dei medici e speziali [...] ; Old Master Paintings, cat. della vendita, Sotheby's, 20 aprile 1994, London 1994, nr. 171; E. Skaug, Punch Marks from Giotto to Fra Angelico, Oslo 1994, I; A Tartuferi, Note in margine a un trattato recente sulla decorazione punzonata dei dipinti ...
Leggi Tutto
giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec. 7°...