D'ESTE, Alessandro
Paolo Mariuz
Figlio di Antonio e di Teresa Arrigoni, nacque a Roma il 20 ag. 1783 (Roma, Arch. stor. d. Vicariato, Posizioni matrimoniali, 53/1823, vol. IV [notaio Gaudenzi]). Al [...] . Nel 1813 il D. portò a termine i ritratti di Brunelleschi, Tiziano, Michelangelo, Tasso, Dante e nel 1815 quelli di Bramante, Giotto, Giulio Romano, Domenichino e Nicola Pisano. Tra il 1813 e il 1816 eseguì il busto di G. B. Bodoni, che gli era ...
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Angioletto da Gubbio
F. Todini
Pittore e maestro vetraio, attivo in Umbria nella prima metà del Trecento. Nel 1315 un magister Angelus Petri è menzionato in una lista di ghibellini banditi dal Comune [...] ad Assisi agli inizi del Trecento, che con probabilità deve invece riconoscersi in Palmerino di Guido, citato come socio di Giotto nel 1309.
L'unica opera superstite di A. resta la splendida quadrifora della cappella di S. Ludovico nella chiesa ...
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campo
Lucia Onder
Il significato più comune del termine è quello di " spazio di terreno " destinato alla coltivazione: in Cv IV VII 3 l'erba multiplica nel campo non cultato, e sormonta, e cuopre la [...] occuparlo ": in senso figurato, per " essere vincitore ", " eccellere ", in Pg XI 95 Credette Cimabue ne la pittura / tener lo campo, e ora ha Giotto il grido; così in Cv IV IX 17 la verace [opinione] tegna lo campo de la mente di coloro per c[ui] fa ...
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Wilde, Richard Henry
Tommaso Pisanti
Letterato e uomo politico nord-americano (Dublino 1789 - New Orleans 1847). Esercitò attività di avvocato nella Georgia e fu deputato democratico al Congresso. Nell'ultimo [...] fiorentina degli ultimi decenni del sec. XIII.
Ebbe preminente parte nella riscoperta del ritratto dantesco, attribuito a Giotto, nel Bargello. Nel poema Hesperia (postumo, 1867) inserì riferimenti danteschi e traduzioni di versi della Commedia.
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Pittore, incisore e fotografo austriaco (n. Baden, Vienna, 1929). Figura centrale dell'arte austriaca della seconda metà del sec. 20°, la prima produzione artistica di R. subì l'influenza sel surrealismo. [...] 1968-75; Body-poses, 1971-76), alle sovrapitture su maschere funerarie (dal 1977), al ciclo Hiroshima (1982), alla serie Giotto u. a. (1999). Dal 1994 ha sperimentato anche nuove tecniche e materiali (lamiera rigata in alluminio, cartoni fresati con ...
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FORMELLA
Emilio Lavagnino
. Termine architettonico che significa uno scomparto geometrico, limitato da cornici, e per lo più incavato e a rilievo, che decora, facendo motivo con l'insieme dell'architettura, [...] , dopo che Andrea Pisano aveva composto le bellissime porte del battistero di Firenze, decorate con formelle lobate (1330) e Giotto aveva disegnato quelle della base del campanile di S. Maria del Fiore, non vi fu costruzione trecentesca che non ne ...
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COPPO di Marcovaldo
A. Garzelli
Pittore fiorentino documentato dal 1260 al 1276 a Firenze, Siena e Pistoia.I primi dati biografici di C. si apprendono da Il libro di Montaperti (1260): "Coppus dipintore [...] in Polzer (1984), che vede nelle forme essenziali anticipazioni della scultura di Arnolfo di Cambio o delle prime figure colonnari di Giotto, assegnando a una stessa bottega il dipinto di Siena e quelli di Orvieto e di S. Maria Maggiore a Firenze.Le ...
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COPIA
H.L. Kessler
La c. fu il principale mezzo a disposizione del Medioevo per portare nell'arte del momento elementi che erano molto lontani o che rischiavano di perdersi, oggetti distanti, opere [...] delle vesti, mentre in dettagli meno importanti, come il paesaggio, si ravvisa una maggiore autonomia. Iconograficamente più fedele a Giotto è il pannello di Gaddi conservato a Firenze (Gall. dell'Accademia).In un'epoca in cui erano a disposizione ...
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POGGETTO, Bertrando del
Pierre Jugie
Armand Jamme
POGGETTO, Bertrando del (Bertrand du Pouget). – Nato verso il 1280 in una località chiamata Le Pouget (Il Poggetto), borgo del basso Quercy nella diocesi [...] ., legato di Bologna (1327-1334), in Studi in memoria di Patrizia Angiolini Martinelli, a cura di S. Pasi, Bologna 2005, pp. 199-204; Giotto e le arti a Bologna al tempo di B. d. P., a cura di M. Medica, Milano 2005; G. Benevolo, Il Castello di Porta ...
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BARBERINI, Francesco
E. Bassan
Cardinale della Curia romana, nato a Firenze il 23 settembre 1597 e morto a Roma il 10 dicembre 1679, figura di rilievo nel panorama politico e culturale del Seicento, [...] possono intendersi: il restauro (1625) e la ricollocazione nel portico della basilica vaticana del mosaico della Navicella di Giotto (Pollak, 1928-1931, II, p. 103); il nuovo assetto difensivo di Castel Sant'Angelo, concernente anche il restauro ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec. 7°...