MORANDINI, Giuseppe
Marco Maggioli
MORANDINI, Giuseppe. – Nacque a Predazzo il 19 maggio 1907 da Nicolò e da Giuseppina De Gregorio.
Frequentò le scuole superiori a Trento e a Rovereto dove, per mantenersi [...] scienze naturali presso l’Università di Firenze, dove frequentò le lezioni di due illustri geografi come Renato Biasutti e Giotto Dainelli, con il quale rimase sempre in stretto contatto. Il conseguimento della laurea avvenne a Napoli, dove gli era ...
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ZAVATTARI, Edoardo Davide Pietro Carlo
Francesco Surdich
– Nacque a Tortona il 21 ottobre 1883 da Edoardo (che era morto il 20 luglio) e da Giulietta Negro, figlia dell’avvocato Davide Negro, sindaco [...] e Londra per dedicarsi successivamente a viaggi di studio e di esplorazione fino all’età di settantacinque anni, meritandosi da Giotto Dainelli l’appellativo di «giramondo».
Subito dopo la guerra si recò nella penisola balcanica e in quella iberica ...
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ORIMINA, Cristoforo
A. Perriccioli Saggese
Miniatore napoletano attivo nei decenni centrali del Trecento.Appartenente a una famiglia di pittori - un Pietro Orimina nel 1328 venne pagato per affreschi [...] 291; 60, 1910, pp. 25-34; F. Forcellini, Un ignoto pittore napoletano del sec. XIV e un nuovo documento sulla venuta di Giotto a Napoli, Archivio storico per le provincie napoletane 35, 1910, pp. 544-552; L. Motta Ciaccio, Un codice miniato di scuola ...
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Artaud de Montor, Alexis-François
Remo Ceserani
Diplomatico, letterato e amatore d'arte francese (Parigi 1772-1849). Durante i molti anni passati in Italia (a Roma con la missione Cagault nel periodo [...] . Ne è una testimonianza il fatto che provò un uguale interesse per l'arte neoclassica e per quella dei primitivi, appassionandosi a Giotto e Canova, all'Orcagna e a David.
Mentre si trovava a Firenze (1804-1807) l'A. cominciò, con l'aiuto di alcuni ...
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CONSOLO (Conxolus)
Rossella Motta
Pittore della seconda metà del sec. XIII, attivo a Subiaco nella chiesa inferiore del Sacro Speco, ha lasciato il suo nome "Magister Conxolus pinxit hoc opus", sull'affresco [...] " (Van Marle, 1932, p. 451), pur con i limiti della sua arte, ora un conoscitore degli affreschi di Assisi e di Giotto stesso (Longhi; Toesca, 1927), C. è stato per lo più definito come non alieno dalla conoscenza dell'opera dei maggiori maestri ...
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MINIO, Giovanni (Giovanni da Morrovalle). – Nacque, dopo la metà del secolo XIII, a Morrovalle (attuale provincia di Macerata)
Annamaria Emili
, appartenente alla diocesi metropolita di Fermo e alla [...] Ma la datazione del ciclo pittorico non è certa e non c’è unanimità tra gli esperti, e se la presenza di Giotto ad Assisi veniva prima circoscritta al biennio 1296-97, interpretazioni più recenti retrodatano il ciclo al pontificato di Niccolò IV e lo ...
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NICCOLO di Tommaso
Vinni Lucherini
NICCOLÒ di Tommaso. – Non si conoscono la data di nascita e di morte di questo pittore, documentato dal 1346, quando risulta immatricolato nell’arte dei medici e speziali [...] di T., in Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz, XXXIX (1989), pp. 3-16; E. Skaug, Punch marks from Giotto to Fra Angelico. Attribution, chronology and workshop relationships in Tuscan panel painting c. 1330-1430, I, Oslo 1994, pp ...
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Guerrazzi, Francesco Domenico
Mario Scotti
, Il nome di D. compare molte volte negli scritti del G. (Livorno 1804 - Cecina 1873), che amò suggellare i discorsi politici e le lettere private con sentenze [...] indefinita ". Questo pregiudizio portò il G. a dire che " Dante nacque poeta, e non fu superato in parte: Giotto sì, e in tutto " (Illustrazioni: L'adorazione dei Magi): le passioni, infatti, principale argomento della poesia, non mutano ...
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Storico dell'arte italiano (Modena 1885 - Roma 1961), figlio di Adolfo. Figlio di Adolfo, intraprese la carriera universitaria, insegnando a Torino, in Francia e negli Stati Uniti. In Italia nel dopoguerra [...] di critica (1929); Cézanne (2 voll., 1936); Archives de l'Impressionisme (2 voll., 1939); Come si guarda un quadro. Da Giotto a Chagall (ed. ingl. 1945, ed. it. 1948); Pittura contemporanea (1948); Da Manet a Lautrec (1950); Premesse teoriche dell ...
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SIENA (A. T., 24-25-26 bis.)
Attilio MORI
Peleo BACCI
Anna Maria CIARANFI
Doro LEVI
Giovanni CECCHINI
Alfredo BONACCORSI
Settimio CORTI
Tammaro DE MARINIS
Attilio MORI
Aldo LUSINI
Città della [...] Pietro e Ambrogio Lorenzetti la plasticità entra infatti nell'arte di Siena. È indubbio ch'essi conobbero lo stile di Giotto e dei Fiorentini. Tuttavia è genialità loro il non avere rinunziato, per questa concezione che appare antitetica, alle ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec. 7°...