scuro
Alessandro Niccoli
La situazione testuale descritta sotto la voce ‛ oscuro ' (v.), i criteri adottati dalle edizioni seguite in questa Enciclopedia e la sostanziale analogia di usi e di significati [...] o parziale di vivezza. Può quindi valere " caduto in dimenticanza ", " non apprezzato ", come la fama di Cimabue vinta dalla gloria di Giotto (Pg XI 96), o come la Povertà che dispetta e scura / ... si stette sanza invito (Pd XI 65) dalla morte di ...
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LOWELL, James Russell
Kenneth McKenzie
Poeta e critico americano, nato a Cambridge, Mass., il 22 febbraio 1819, morto ivi il 12 agosto 1891. Si laureò all'università Harvard nel 1838, e studiò giurisprudenza; [...] è notevole quello su Dante (1872). Anche alcune delle liriche (Masaccio, Villa Franca, 1859, On a portrait of Dante by Giotto) e delle prose descrittive sono d'ispirazione italiana.
Bibl.: Bibliografie di G. W. Cooke, 1906; L. S. Livingston, 1914 ...
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Antonio Paolucci
Arte contesa
Clariora artificum excellentium
opera ad exteros avecta…
Diritto di provenienza' e universalità del museo
di Antonio Paolucci
8 dicembre 2002
I direttori di 18 fra le più [...] medievale, si trovano collocate le opere supreme della pittura delle origini. Sono le Maestà di Cimabue, di Duccio e di Giotto. Sono le 'tavole' della pittura. Stanno alla storia dell'arte moderna come le 'tavole' di Mosè stanno alla storia della ...
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perspettiva
Alessandro Parronchi
Scienza (latino perspectiva, " ottica ") che riguarda sia l'occhio come organo sia il fenomeno della visione. Mentre nel primo aspetto, fisiologico, è legata alla medicina [...] e anche in questa direzione sarà identificabile nell'arte fiorentina un filone di fantasiosa applicazione inventiva che va da Giotto e Taddeo Gaddi a Ghiberti e Paolo Uccello. Nell'intraprendere il viaggio ultraterreno la P. agguerrisce i suoi occhi ...
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PALMERUCCI, Guido
Maria Rita Silvestrelli
PALMERUCCI, Guido (Guiduccio di Palmerino, Guiduccio di Palmeruccio).– Figlio del pittore Palmerino di Guido nacque con tutta probabilità a Gubbio nel quartiere [...] 1977, I, 1,XIII-XV century, a cura di F.R. Shapley, London 1966, pp. 55 s., fig.1332; V. Martinelli, Un documento per Giotto ad Assisi, in Storia dell’arte, XIX (1973), pp. 193-208; E. Neri Lusanna, Percorso di G. P.,in Paragone, XXVIII (1977), 325 ...
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ISOLA, Giuseppe (Tommaso Giuseppe)
Monica Vinardi
Nacque a Genova il 7 apr. 1808 da Gaetano e da Maria Annunziata Rolleri. Il padre era proprietario, nelle vicinanze della parrocchia di S. Giorgio, di [...] Podestà), e Tasso alla corte di Ferrara; tra le illustri figure emblematiche del passato dipinte dall'I. si ricorda Giotto bambino e Cimabue, opera esposta nel 1857 alla VII Mostra della Società promotrice di belle arti di Genova.
L'annessione ...
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PACE di Bartolo
Maria Rita Silvestrelli
PACE di Bartolo. ‒ Si ignorano il luogo e la data di nascita del pittore documentato a Assisi tra il 1344 e il 1368.
La prima notizia fin qui nota risale al [...] la storia del Palazzo vescovile di Assisi, in Atti Accademia Properziana del Subasio, s.7, (2008-2009) 2011, nn.13-14, pp. 39-59; Id., Giotto e i pittori giotteschi ad Assisi, Marsciano 2012, pp. 286 s., 298, 300, 302, 316, 324, 330, 354, 402, 412. ...
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FORESE da Rabatta
Giovanni Ciappelli
Figlio di Ughettuccio di Bentivegna, nacque nella seconda metà del sec. XIII a Rabatta (presso Borgo San Lorenzo, Firenze) o nella stessa Firenze.
La famiglia di [...] 711) - Nella quinta novella si racconta come F. e Giotto, ritornando a cavallo a Firenze dalle "lor possessioni" nel Mugello, e senza tener conto del proprio -, lo prese in giro chiedendogli: "Giotto, a che ora, venendo di qua alla 'ncontro di noi un ...
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PACE di Ottone da Faenza
Stefano L'Occaso
PACE (Pase) di Ottone (Oddone) da Faenza. – Nacque a Faenza, da Ottone, forse non molto dopo la metà del XIV secolo.
La prima testimonianza è in un documento [...] coerente con i documenti sopra citati. In seguito però, nella giuntina (1568, pp. 119 s.), Vasari classifica Pace tra gli allievi di Giotto: «Pace da Faenza che stette seco assai e l’aiutò in molte cose, et in Bologna sono di sua mano, nella facciata ...
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manierismo
Caterina Volpi
Lo stile raffinato e stravagante che segnò la fine del Rinascimento
L’armonia dell’arte rinascimentale, con la regolarità geometrica delle forme, i colori limpidi e chiari, [...] , che aveva scritto il primo manuale di storia dell’arte moderna, pensava che l’arte moderna fosse iniziata con Giotto e da allora fosse gradualmente migliorata raggiungendo la perfezione con i grandi maestri del Rinascimento: Leonardo, Raffaello e ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec. 7°...