CARRARESI
F. Flores d'Arcais
Famiglia signorile di Padova, il cui dominio sulla città, sebbene di non lunga durata (1338-1404), ebbe un'importanza straordinaria per lo sviluppo delle arti figurative; [...] 1966-1967, 1, pp. 71-116; M.C. Ganguzza Billanovich, Padova trecentesca: dalla signoria Carrarese al dominio veneziano, in Da Giotto al Mantegna, cat. (Padova 1974), Milano 1974, pp. 19-22; W. Wolters, La scultura veneziana gotica (1300-1460), 2 voll ...
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MORATO, Antonio
Francesco Franco
MORATO, Antonio. – Nacque il 17 marzo 1903 a Este (Padova), da Luigi e da Ilaria Brunetti.
Dal 1917 visse e lavorò a Padova (M.: 50 anni, 1973). Cresciuto in una famiglia [...] di sintesi monumentale e pittura tonale. La solidità delle forme deriva anche da uno sguardo rivolto all’arte di Giotto e di Piero della Francesca mentre i colori risentono della pittura tonale veneta, di Giorgione in particolare (Formaggio, 1987 ...
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GIOVANNA d'Evreux, Regina di Francia
M. Nuzzo
G. nacque in luogo e data sconosciuti e morì a Brie-Comte-Robert (Ile-de-France) il 4 marzo del 1371; figlia di Luigi, conte d'Evreux, sposò nel 1325 il [...] delle conquiste spaziali e delle innovazioni espressive degli artisti italiani (dai Pisano a Duccio, da Simone Martini a Giotto), probabilmente acquisita in seguito a un viaggio, che ebbe grande influenza sulla successiva pittura d'Oltralpe (Sterling ...
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Cialuffi, Lapa
Renato Piattoli
, Figlia di Chiarissimo Cialuffi, discendente da una ricca famiglia di mercanti dell'arte di Calimala, fu seconda moglie di Alighiero II Alighieri, cui si ritiene generasse [...] legame fra L. e Francesco Alighieri: questi il 20 dicembre 1312 insieme a " monna Lapa sua madre " aveva venduto a Giotto, Tommaso e Arnoldo del fu Arnoldo Peruzzi, due riquadri di terreno fabbricativo posti fuori della Porta della Badessa nei pressi ...
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ROMANINI, Angiola Maria
Antonio Cadei
Storica dell'arte, nata a Legnano il 26 febbraio 1926. Dal 1972 è professore ordinario di Storia dell'arte medievale all'università di Roma ''La Sapienza'', dove [...] la mémoire du Père Anselme Dimier (1983); Gli occhi di Isacco. Naturalismo e curiosità scientifica tra Arnolfo di Cambio e Giotto, in Arte Medievale (1987); ''Reliquiae'' e documenti: i luoghi del culto francescano nella basilica di Santa Maria degli ...
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RIO, Alexis-François
Giulio Carlo Argan
Scrittore e critico d'arte, nato nell'isola d'Arz nel 1798, morto a Parigi nel 1874. Professore dapprima in varî licei, si dedicò poi esclusivamente all'attività [...] il fattore mistico dell'estasi, espressione di umile e mistico fervore, ed esalta i Senesi al di sopra di Giotto, il quale tuttavia seppe superare il proprio "naturalismo" nel "simbolismo". Appunto nel simbolismo il R. vede un elemento necessario ...
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ARTISTA
G. Curatola
Con il termine a. si indica genericamente l'ideatore, che nella maggioranza dei casi coincide con l'effettivo esecutore, di un'opera caratterizzata da elevati contenuti intellettuali [...] la firma esprimeva spesso l'esigenza di sottolineare la 'dottrina' dell'a. e solo a partire dal Trecento, nell'età di Giotto, perse significato a favore dei media letterari. Non è possibile, di norma, classificare le opere di a. medievali in rapporto ...
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GUIDI, Virgilio
Paola Pietrini
Nacque a Roma il 4 apr. 1891, primo di nove figli, da Guido Costantino e da Caterina Rischia. La sua inclinazione artistica si sviluppò già nell'ambito familiare a contatto [...] anni il G. abbandonò anche l'Accademia. In questo periodo egli si dedicò allo studio dei maestri del passato: fra gli altri, Giotto, Piero Della Francesca, il Correggio, J.-B.-S. Chardin e G. Courbet. Ma la sua attenzione si rivolse anche all'arte ...
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TALENTI
V. Ascani
Famiglia di architetti e scultori toscani originaria di Nipozzano, nel Pratomagno fiorentino, attiva a Firenze nel Trecento, responsabile dell'edificazione di alcune tra le più importanti [...] ; id., Tre cicli di Apostoli sull'antica facciata del duomo fiorentino, AV 16, 1977, 1, pp. 13-29; id., Der Campanile von Giotto, MKIF 22, 1978, pp. 147-184; id., Das ''Capitulum studentium'' im Konvent von Santa Maria Novella, ivi, 23, 1979, pp. 225 ...
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BARTOLI, Lodovico
Guido Pampaloni
Nacque a Firenze verso la metà del sec. XIV. Niente sappiamo della giovinezza di lui, né dove egli sia stato abilitato a esercitare il notariato. Nel 1373, comunque, [...] conosce la data di morte, ma il fatto stesso che Agnolo di Zanobi di Taddeo Gaddi, il nipote del grande Taddeo prediletto da Giotto, non lo dica morto nell'anno in cui trascrisse l'opera di lui (1414) fa ragionevolmente pensare che il decesso sia da ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec. 7°...