(fr. fresque; sp. afresco; ted. Fresko; ingl. fresco). -
Tecnica. - Si chiama affresco la pittura fatta coi pigmenti colorati (semplicemente impastati o diluiti con acqua) distesi su una preparazione di [...] essere tratta a fine e ritoccata in secco con tempera".
Ad ogni modo è questa la tecnica usata dal diretto discepolo di Giotto, Taddeo Gaddi, e dal figlio Agnolo per quasi un secolo; ed è quella che all'incirca dovette essere preferita, per tutto il ...
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CISERI, Antonio
Ettore Spalletti
Nacque a Ronco sopra Ascona, in Canton Ticino, il 25 ottobre del 1821, da Giovanni Francesco e da Caterina Materni. Nel 1833 egli si trasferì a Firenze, condottovi dal [...] per il concorso annuale dell'Accademia i bozzetti per una Morte di Lorenzo il Magnifico, e per un Dante nella bottega di Giotto (Firenze, coll. priv.) con il quale vinse il premio minore per il bozzetto a olio d'invenzione. Ma il suo primo lavoro ...
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LIBERALI Le arti liberali che costituivano durante il Medioevo i due gradi dell'insegnamento, l'uno letterario, l'altro scientifico, comprendevano la grammatica, la retorica e la dialettica (il Trivio); [...] Vincenzo di Beauvais, si ha nei rilievi del campanile di Firenze, eseguiti con ogni probabilità su disegno di Giotto, ove ci appaiono non soltanto Armatura, Medicina, Venatio, Lanificium, Navigatio, Agricultura, Theatrica, ma Architettura e Pittura ...
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GIOVANNI da Milano
M. Gregori
Pittore di origine milanese, nato intorno al 1320, attivo in Lombardia e in Toscana nel secondo e terzo quarto del 14° secolo.Il pittore è menzionato da Vasari come G. [...] dov'è presente il medesimo autore della distrutta Assunta del Camposanto di Pisa. Questa corrente, da collegarsi alla notizia dell'arrivo di Giotto a Milano tra il 1335 e il 1336 - inviato dal Comune di Firenze ad Azzone Visconti in atto di pace - e ...
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GIOVANNI di Balduccio (o Balducci)
V. Ascani
Scultore-architetto pisano attivo in Toscana e in alcune città dell'Italia settentrionale dal 1318 al 1350 circa.L'educazione di G. è da situarsi in primo [...] e l'architettura gotica in alta Italia, BArte, s. IV, 50, 1965, pp. 160-180; id., Nuove tracce per il rapporto Giotto-Arnolfo in S. Gottardo a Milano, in Scritti in onore di Roberto Pane, Napoli 1972, pp. 149-185; M. Seidel, Skulpturen am Aussenbau ...
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BONIFACIO VIII
S. Maddalo
Pontefice dal 1294 al 1303, al secolo Benedetto Caetani, B. nacque ad Anagni da una famiglia di piccola nobiltà. Ignota la data di nascita (si suppone possa collocarsi nel [...] del Vaticano 1972.
Letteratura critica. - E. Müntz, Etudes sur l'histoire des arts à Rome pendant le moyen-âge, Boniface VIII et Giotto, MAH 1, 1881, pp. 111-137; id., La tiare pontificale: Boniface VIII et l'addition de la seconde couronne, MAIP 36 ...
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MANENTI (Manetti), Orazio
Emilia Capparelli
Non sono noti data e luogo di nascita di questo mosaicista restauratore, attivo a Roma tra il 1653 e il 1675; alcune fonti indicano un'origine sabina (Baldinucci; [...] mosaico della cosiddetta Navicella - già nel vecchio quadriportico della basilica di S. Pietro - che le fonti attribuiscono a Giotto, anche se risulta ancora aperto il dibattito critico circa la sua effettiva autografia.
L'ultimo pagamento risale al ...
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DEODATO di Orlando
A. Tartuferi
(o Orlandi)
Pittore lucchese la cui attività si svolse principalmente in area pisano-lucchese tra il Duecento e il Trecento. È ricordato per la prima volta nel 1284 fra [...] ; B. Berenson, Italian Pictures of the Renaissance, III, 1, Central Italian and North Italian Schools, London 1968, p. 107; G. Previtali, Giotto e la sua bottega, Milano 19742 (1967), pp. 32-35, 44; J. Wollesen, Die Fresken von San Piero a Grado bei ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] del Trecento, è opportuno ricordare anche i contributi rivolti a determinare e chiarire l'operosità in questo campo di Giotto (Gioseffi 1963; Trachtenberg 1971) e dei pittori-architetti del tardo 140 secolo (Bruschi 1978 e 1979), che costituisce una ...
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. Con questa festa, che ricorre il 25 di marzo, la chiesa celebra il mistero dell'Incarnazione del Verbo: e perciò anticamente essa fu chiamata festa della Divina Incarnazione. Il terzo Vangelo è il solo [...] ; G. Millet, Recherches sur l'iconograp. de l'Évangile, ecc., Parigi 1916; R. van Marle, Recherches sur l'iconographie de Giotto et de Duccio, Strasburgo 1920; L. Bréhier, L'art chrétien, 2ª ed., Parigi 1928; R. Künstle, Ikonographie d. christlichen ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec. 7°...