TINO di Camaino
F. Aceto
Scultore e architetto, nato a Siena intorno al 1280 e morto a Napoli nel 1336 (Schulz, 1860, IV, nr. CDXIII; Minieri Riccio, 1883a, p. 205).
È verosimile che si sia formato [...] maniera di Giovanni Pisano a favore di una ponderata monumentalità di forme, per molti aspetti affine al giottismo ornato delle contemporanee opere di Simone Martini, che tocca punte di inedita sintesi plastica, dettata verosimilmente anche dalla ...
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TRENTO
G. Valenzano
(lat. Tridentum)
Città dell'Italia settentrionale, capoluogo del Trentino (v.), nella valle dell'Adige.Gli Acta Vigilii (sec. 5°-6°) riportano che il vescovo di Trento dedicò entro [...] , e una patetica Crocifissione, di cultura veneziana, dell'ultimo quarto del Duecento. Il Trecento è segnato dalla rapida ricezione del giottismo: in un atto steso nel 1320 presso l'abbazia di S. Apollinare è citato il pittore Nicolò da Padova (Rasmo ...
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MAESTRO ESPRESSIONISTA di S. CHIARA
L. Morozzi
Pittore anonimo, attivo in Umbria tra la fine del Duecento e la prima metà del Trecento, che deriva la propria denominazione dagli affreschi attribuitigli [...] 1969).Sicuramente di un momento maturo, punto di arrivo importante per le possibilità espressive e gli sviluppi successivi del giottismo reinterpretato in Umbria, è il crocifisso di Roma (Mus. del Palazzo di Venezia), cui di recente è stato accostato ...
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Altichiero (o Aldighieri o Aldigheri)
F. Flores d'Arcais
Pittore veronese. Documentato nel 1369 a Verona nel Capitolo di S. Anastasia, riceveva nel 1379 il saldo per i lavori eseguiti nella cappella [...] marmo chiaro, tipiche dell'architettura lagunare del secondo Trecento. Sembra inoltre di cogliere un'accentuazione anche del 'giottismo', nel senso di una più compatta volumetria e spazialità, assieme all'accentuarsi dei toni drammatici, in episodi ...
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IACOPO del Casentino
Angelo Tartuferi
Non si conosce la data di nascita di questo pittore attivo in Toscana nella prima metà del XIV secolo. Egli è associato arbitrariamente da Vasari (p. 699) con la [...] per i beni artistici e storici di Firenze, 3, Firenze 1991, pp. 69-88; M. Boskovits, Su Giusto de' Menabuoi e sul "giottismo" nell'Italia settentrionale, in Studi di storia dell'arte in onore di Mina Gregori, Cinisello Balsamo 1994, pp. 27-30; E.S ...
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BERGAMO
A. Bianchi
(lat. Bergomum)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia. Posta al limite meridionale dei primi colli delle Prealpi bergamasche, allo sbocco delle valli Seriana e Brembana, nel [...] Ultima Cena prototrecentesca è stata recuperata un'intera decorazione con scene di vita eremitica, opera di artista debitore del giottismo di Giusto de' Menabuoi ma già attento agli sviluppi del gusto tardogotico.Per quanto riguarda la scultura d'età ...
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EMILIA-ROMAGNA
G. Zanichelli
Regione dell'Italia settentrionale comprendente le due regioni storiche dell'Emilia a O e della Romagna a E. La denominazione della parte occidentale deriva dalla via Emilia, [...] da Rimini maturava in senso gotico il suo linguaggio artistico e nel refettorio di Pomposa si aggiornava il giottismo sulla base delle più recenti esperienze padovane, pur nell'osservanza della sempre imperante tradizione veneto-adriatica, a Bologna ...
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ANTIFONARIO
G. Mariani Canova
Il sostantivo lat. antiphonarius (maschile) o antiphonale (neutro), deriva da antiphona e designa la raccolta di antifone dell'ufficio e a volte anche - con una specificazione, [...] gruppo di straordinaria personalità - Primo, Secondo e Terzo miniatore perugino (supposto Marino da Perugia) - declina il giottismo assisiate alla luce di forti persistenze espressive cimabuesche e di nuove valenze gotiche, con un raffinatissimo ed ...
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FERRARA
B. Ward-Perkins
(Ferraria nei docc. medievali)
Città dell'EmiliaRomagna, capoluogo di provincia, situata sul Po di Volano, a pochi chilometri a S del Po.Le vicende di F. sono direttamente legate [...] (Varese, 1987). Nel settimo decennio invece gli affreschi di casa Minerbi propongono un più meditato rapporto con il giottismo padovano, alla luce delle esperienze di Altichiero e di Jacopo Avanzi, mentre la vena narrativa di Tomaso Barisini si ...
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SPOLETO
M.E. Savi
E. Lunghi
(lat. Spoletium)
Città dell'Umbria (prov. Perugia) posta sulle pendici del colle di Sant'Elia, prospiciente il Monteluco.
Già importante centro umbro (come attestano le [...] nei pittori dell'antico ducato spoletino, che nella prima metà del sec. 14° si mantennero incerti tra un 'giottismo' interpretato in chiave fortemente patetica e il confronto con la cultura gotica francese che risaliva dalla capitale del regno di ...
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