Miniatore (secc. 13º-14º), di cui si hanno notizie dal 1300 al 1322. Formatosi a contatto dei miniatori duecenteschi bolognesi, assorbì precocemente dal giottismo quel tanto che gli servì per uscire dai [...] consueti schemi della miniatura locale. Tra le sue opere: foglio miniato della coll. Cini a Venezia, firmato e datato (1300); antifonario del duomo di Faenza (1310 circa); corale del Museo Civico di Bologna ...
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CARLO da Camerino
E. Simi Varanelli
Pittore attivo nelle Marche e, secondo i più recenti studi, soprattutto nel fervido e ancora poco indagato ambiente artistico anconetano dell'ultimo quarto del Trecento [...] e oltre. L'artista camerte rivela frequenti consonanze con il giottismo riminese, oltre che di provenienza assisiate, con la scuola fabrianese (Allegretto Nuzi e Francescuccio Ghissi), la pittura bolognese (peculiarmente vivi appaiono i rapporti con ...
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GREGORIO di Arezzo
Isabella Droandi
Non sono noti i dati biografici di questo pittore. Si sa per certo che Gregorio e Donato "de Aretio" firmarono, nell'agosto del 1315, un trittico opistografo nella [...] per il corpus dei due pittori; ma sono di fatto troppo inoltrate per permettere di ritenere questi ultimi i pionieri del giottismo nell'alto Lazio. Più di recente è stata riesaminata la questione della loro attività nella zona e soprattutto del peso ...
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Pittore padovano (m. prima del 1369). Ebbe parte notevole nella storia della pittura veneziana del Trecento, riassumendo nella sua opera motivi che poi passeranno ad Altichiero. La sua personalità, scarsamente [...] della pittura lombarda. Queste opere dimostrano che il G., uscito da una tradizione veneto-bizantina, subì l'influsso del giottismo probabilmente attraverso i pittori riminesi, e unì a questi caratteri un'aperta adesione a moduli decorativi gotici d ...
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TURONE
T. Franco
TURONE Pittore attivo a Verona durante la seconda metà del Trecento, documentato dal 1356 al 1387.Le notizie sulla vicenda umana e artistica del pittore sono assai limitate e tutte [...] - 379: 342-347, 373-374; M. Lucco, Turone di Maxio, ivi, pp. 551-552; M. Boskovits, Su Giusto de' Menabuoi e sul 'giottismo' nell'Italia settentrionale, in Studi di Storia dell'arte in onore di Mina Gregori, Milano 1994, pp. 26-34; T. Franco, Turone ...
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VERONA
G. Valenzano
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sita sulle rive dell'Adige, tra la pianura e il piede dei monti Lessini.La città, di origine romana, ha mantenuto l'impianto viario reticolato [...] , ma in modo poco persuasivo (Lucco, 1986, p. 116; De Marchi, 1999, p. 14) -, per le durezze del panneggio e il giottismo severo e dogmatico nella riproposizione delle rocce scalfite, si caratterizza per i toni aspri e l'intemperanza dei gesti. Dai ...
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DADDI, Bernardo
E. Neri Lusanna
(o di Daddo)
Pittore attivo prevalentemente a Firenze, del quale si hanno notizie dal 1312 al 1348; documentato con il patronimico D. dagli anni venti fino alla metà [...] . Ancora Crowe e Cavalcaselle (19032) equivocano tra D., debole autore degli affreschi di Santa Croce letti in chiave di giottismo irrisolto, e il pittore Bernardo di Piero, ritenuto valente artista perché autore del polittico del 1348 ora a Londra ...
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GIOTTO di Bondone
Miklos Boskovits
Nacque, secondo la tradizione, a Vespignano del Mugello (oggi frazione di Vicchio, presso Firenze) intorno al 1265. Già i contemporanei riconobbero la sua statura [...] cappella dell'Arena. Sia per questo motivo, sia per la pretesa "convivenza… di motivi di giottismo arcaico, di giottismo padovano e di giottismo più tardo" avvertita nella decorazione della cappella della Maddalena (Salvini, 1962), vari studiosi la ...
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FRIULI-VENEZIA GIULIA
G. Valenzano
Regione orientale dell'Italia settentrionale, nata dopo la seconda guerra mondiale dall'unione della prov. di Udine, fino ad allora inclusa nel Veneto, e della parte [...] 1968; A.M. Damigella, Pittura veneta dell'XI-XII secolo: Aquileia, Concordia, Summaga, Roma 1969; F. Zuliani, Per la diffusione del giottismo nelle Venezie e in Friuli: gli affreschi dell'abbazia di Sesto al Reghena, Arte veneta 24, 1970, pp. 9-25; C ...
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CAPANNA, Puccio
F. Todini
Pittore attivo ad Assisi e a Firenze nella prima metà del sec. 14°, seguace di Giotto, riconosciuto dalla critica moderna come uno dei maggiori artisti del Trecento.Vasari [...] probabilità il vero Stefano Fiorentino, e dell'umbro Maestro delle Vele, si afferma una variante originale del giottismo, che sviluppa in direzione naturalistica e gotica le premesse poste dal caposcuola negli affreschi della cappella della Maddalena ...
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