GERINI, Niccolò di Pietro
Stefano Pierguidi
Figlio di Pietro e di Giovanna di Agnolo Bindo (Gaye), nacque a Firenze intorno al quinto decennio del XIV secolo.
Il G. si formò con ogni probabilità a Firenze [...] Lombardi a Firenze (Boskovits, 1975, p. 99), opera paradigmatica dello stile maturo del G. in cui il rimando continuo a formule giottesche si unisce a un fare pittorico elegante ed essenziale.
Nel 1386 il G. lavorò accanto ad Ambrogio di Baldese alla ...
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GHISSI, Francescuccio di Cecco
Walter Angelelli
Non si conosce le data di nascita di questo pittore originario di Fabriano documentato dal 1345 al 1374.
Un pagamento della Confraternita di S. Maria [...] . Arsenio. Qui la citazione di un passo delle storie francescane di Assisi mostra l'avvenuta formazione del G. sui testi giotteschi, nonché la conoscenza dei modi di Puccio di Simone e di Andrea da Bologna, che, pure, non rimase esente dall'influenza ...
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CAVALLINI, Pietro
Carla Guglielmi Faldi
Pittore romano, attivo tra l'ultimo trentennio circa del XIII secolo, e, con approssimazione, il primo ventennio del XIV.
In un atto di compravendita redatto [...] , in Storia dell'arte, I (1969), pp. 142-58; C. Volpe, La formazione di Giotto nella cultura di Assisi, in Giotto e i giotteschi in Assisi, Roma 1969, pp. 34, 48, 52 ss., 70; F. Bologna, I pittori alla corte angioina di Napoli, Roma 1969, ad Indicem ...
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RUCELLAI
Lorenz Böninger
– I Rucellai furono una tra le più importanti famiglie fiorentine nel secolo XIV. Grazie alla lavorazione e al commercio della lana, e all’intensa partecipazione alla vita pubblica, [...] famiglia, dedicata a s. Caterina, nel transetto destro di S. Maria Novella, affidandone la decorazione a fresco ad alcuni maestri giotteschi (fra i quali il ‘Maestro della s. Cecilia’). Come Giunta, anche Bencivenni fu sei volte priore delle arti nel ...
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NEGRONI, Pietro, detto lo Zingarello
Stefano De Mieri
NEGRONI, Pietro, detto lo Zingarello. – Nacque in Calabria, verosimilmente tra il 1515 e il 1520.
La data 1505 desumibile dal profilo tracciatone [...] datate 1546 nella chiesa di S. Chiara, edificio dove, secondo De Dominici (1742), l’artista restaurò i celebri affreschi giotteschi; il documentato polittico con la Crocifissione e i ss. Eufemia e Antonino in S. Antonino dei Poveri di Sorrento (1548 ...
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GIUNTA di Capitino, detto Giunta Pisano
Angelo Tartuferi
Originario di Pisa, fu attivo nella prima metà del secolo XIII. La vicenda biografica di quella che è la personalità artistica di maggior spicco [...] raffigurazione di Cristo, così straordinariamente ricco di risvolti nel campo artistico e che culminerà nei crocifissi dipinti giotteschi dei primi del Trecento, muove indiscutibilmente da G., dal suo realismo tragico, profondo e tormentato, frutto ...
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GADDI, Taddeo
Ada Labriola
Figlio del pittore Gaddo di Zanobi, nacque probabilmente tra la fine del Duecento e i primi anni del secolo successivo. Fu operoso come pittore a Firenze e in Toscana tra [...] ; R. Fremantle, Florentine Gothic painters, London 1975, pp. 71-84; M. Ferretti, Una Croce a Lucca, T. G., un nodo di tradizione giottesca, in Paragone, XXVII (1976), 317-319, pp. 19-40; R.J.H. Janson-La Palme, T. G.'s Baroncelli Chapel: Studies in ...
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LIPPO di Benivieni
Simona Moretti
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di L., che doveva essere già adulto e affermato nel 1296, quando, documentato per la prima volta, associò alla sua bottega [...] di Giotto, si mosse però con autonomia rispetto alla sua "scuola", divenendo così punto di riferimento per i "dissidenti" dagli insegnamenti giotteschi.
Fonti e Bibl.: G. Vasari, Le vite… (1568), a cura di K. Frey, I, München 1911, pp. 335 s.; G ...
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NINO Pisano
Roberto Paolo Novello
NINO Pisano. – Figlio e allievo di Andrea Pisano (Andrea di Ugolino di Nino da Pontedera) e fratello di Tommaso, nacque, probabilmente a Pisa, intorno al 1315.
Sviluppò [...] DE PISIS», mostra attenzione a modelli francesi, e si distacca dal ‘classicismo gotico’ di Andrea e dai modelli giotteschi seguiti dal padre. Caratteristici dell’arte di Nino sono l’allungamento della figura principale e l’accentuato piegarsi su un ...
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CARRÀ, Carlo
Giuseppe Marchiori
Figlio di Giuseppe e Giuseppina Pittolo, nacque a Quargnento (Alessandria) l'11 febbraio del 1881. Nel 1899-1900 il C. fu per la prima volta a Parigi, poi a Londra; ma [...] [1919: Milano, coll. Jesi]). C'è nell'arte del C. una lenta evoluzione, dalla quale nascono i nuovi motivi, sui primi ricordi giotteschi, di Ilpino solitario e di Il pino sul mare (1921). "Con questo dipinto - scrisse in La mia vita - io cercavo di ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...