BAVOSI, Iacopo (Iacopino) de' (Iacopino di Francesco)
Angiola Maria Romanini
Figlio di Francesco de' Bavosi (talora detto anche impropriamente - "de, Papazzoni" per estensione del patronimico dei due [...] . Eglì raggiunge, infatti, a contatto con le consentanee vicende padane e in aperto rifiorire di suggestioni giottesche, un suo caratteristico "espressionismo" pungente, dalla pronta notazione quotidiana, ma scarnáto sino alla violenza entro una ...
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GADDI, Taddeo
Ada Labriola
Figlio del pittore Gaddo di Zanobi, nacque probabilmente tra la fine del Duecento e i primi anni del secolo successivo. Fu operoso come pittore a Firenze e in Toscana tra [...] ; R. Fremantle, Florentine Gothic painters, London 1975, pp. 71-84; M. Ferretti, Una Croce a Lucca, T. G., un nodo di tradizione giottesca, in Paragone, XXVII (1976), 317-319, pp. 19-40; R.J.H. Janson-La Palme, T. G.'s Baroncelli Chapel: Studies in ...
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GIOVANNI da Rimini
Mauro Minardi
Non si conosce la data di nascita di questo pittore riminese, operoso nella sua città tra lo scorcio del XIII secolo e il primo trentennio del XIV.
Il primo documento [...] diocesi di Urbania, Urbania 1938, p. 151; G. Sinibaldi - G. Brunetti, Pittura italiana del Duecento e Trecento. Catalogo della Mostra Giottesca di Firenze del 1937, Firenze 1943, n. 183; L. Coletti, I primitivi, III, I padani, Novara 1947, p. XIV; A ...
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JACOPINO da Reggio (Jacopino di Gerardo da Reggio)
Massimo Medica
L'origine reggiana di questo copista, attivo forse anche come miniatore nella seconda metà del Duecento, ci è tramandata da alcuni documenti [...] invece nelle opere più tarde, da quella insistita ricerca di effetti volumetrici, riflesso dei fatti nuovi della cultura giottesca. In tale senso sembra orientare anche la collaborazione, soprattutto all'interno del codice di Toledo, di artisti dallo ...
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COLETTI, Luigi
Alessandro Bevilacqua
Nacque il 10 febbr. 1886 a Treviso da Isidoro Alberto, di antica e facoltosa famiglia cadorina, e da Anita Gobbato. Frequentò il ginnasio-liceo, e fin da questi [...] , in Treviso, XV (1937), pp. 39-48; Nota sugli esordi di Giotto, in La Critica d'arte, IX (1937), 3, pp. 124-130; Note giottesche. Il Crocefisso di Rimini, in Boll. d'arte, s. 3, XXX (1937), pp. 350-362; Lotto e Melozzo, in Le Arti, I (1938-39 ...
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GREGORIO di Arezzo
Isabella Droandi
Non sono noti i dati biografici di questo pittore. Si sa per certo che Gregorio e Donato "de Aretio" firmarono, nell'agosto del 1315, un trittico opistografo nella [...] La Madonna della Cintola, s. Tommaso d'Aquino, angeli e un monaco tra S. Stefano e S. Lorenzo. In occasione della mostra giottesca di Firenze (Sinibaldi - Brunetti, 1943) l'opera venne messa in relazione per la prima volta con la pala con S. Caterina ...
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GIOVANNI Pisano
Valerio Ascani
Nato intorno al 1248, fu figlio e allievo di Nicola Pisano. Sebbene non si conservino documenti relativi al periodo della sua formazione (e comunque fino al 1265), è certo [...] dei grandi raggiungimenti del gotico dei decenni successivi nelle arti figurative toscane, sino alle conquiste spaziali giottesche. Parimenti innovativo è il linguaggio architettonico, con particolari decorativi di raffinata varietà, e con il ritmo ...
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LORENZETTI, Pietro
Michela Becchis
Non si conosce la data di nascita di questo pittore senese, documentato dal 1306 al 1345, fratello di Ambrogio, come attestava la scritta apposta sotto gli affreschi [...] , p. 390); ma l'attenta meditazione che il L. compì sull'arte di Giovanni Pisano prende corpo nella conoscenza della spazialità giottesca.
Subito dopo si colloca la Madonna della pieve dei Ss. Stefano e Degna a Castiglione d'Orcia.
L'attribuzione di ...
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LORENZETTI, Ambrogio
Michela Becchis
Non si conosce la data di nascita di questo pittore senese, documentato tra il 1319 e il 9 ag. 1348, quando, durante la pestilenza che infuriò in tutta Europa, fece [...] filum narrativo; dalla ricercata monumentalità delle personificazioni, che sembrano essere il passo successivo alle Allegorie giottesche degli Scrovegni, a un'accuratezza fisionomica che precipita il concetto nella vita quotidiana, nel suo ...
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GIOTTO di Bondone
Miklos Boskovits
Nacque, secondo la tradizione, a Vespignano del Mugello (oggi frazione di Vicchio, presso Firenze) intorno al 1265. Già i contemporanei riconobbero la sua statura [...] . 3-80, 101 s.; P. Venturoli, G., in Storia dell'arte, 1969, nn. 1-2, pp. 142-158; G. Palumbo, in G. e i giotteschi in Assisi, Roma 1969, pp. VII-XII; C. Volpe, La formazione di G. nella cultura di Assisi, ibid., pp. 15-59; G. Previtali, Le cappelle ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...