ROMA - Pittura
G. Curzi
A. Tomei
La perdita degli apparati decorativi dei grandi cantieri romani del sec. 4°, solo in parte risarcita dalla sopravvivenza di un episodio semiprivato come il mausoleo [...] ex abrupto della produzione figurativa romana. La presenza di committenti come Stefaneschi, l'esecuzione di opere come quelle giottesche o il completamento del mosaico di facciata di S. Maria Maggiore, già ricordato, e l'affidamento a Cavallini ...
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SIENA
E. Guidoni
I. Moretti
V. Ascani
E. Carli
A. Capitanio
(lat. Saena Etruriae, Sena Iulia)
Città della Toscana, posta in una zona collinare tra le valli dell'Arbia e dell'Elsa.
Urbanistica
Lo [...] figurativa dell'Italia meridionale. Ma fu con Memmo di Filippuccio (v.) che la città si aggiornò allineandosi alle novità giottesche dispiegate negli affreschi della basilica superiore di Assisi (Il Gotico a Siena, 1982). A questo nodo di cultura si ...
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ASSISI
A. Tomei
(lat. Asisium)
Città dell'Italia centrale situata sulle propaggini occidentali del monte Subasio, in posizione dominante, all'ingresso della valle umbra. Insediamento di origine preromana, [...] affreschi di Giotto nel braccio destro del transetto e nelle ''vele'' centrali della chiesa inferiore di San Francesco, in Giotto e i Giotteschi in Assisi, a cura di A.G. Cicognani, Roma 1969, pp. 129-198; G. Previtali, Le cappelle di S. Nicola e S ...
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UMBRIA
P. Scarpellini
Regione dell'Italia centrale, tra Toscana, Marche e Lazio, compresa nell'alto e medio bacino del Tevere e limitata verso E dalla catena appenninica.
Storia e urbanistica
I confini [...] iniziò a quanto pare, forse già sullo scorcio del Duecento, nella cappella Orsini, all'estremità destra del transetto, dove una équipe giottesca dipinse un trittico murale e le Storie di s. Nicola, forse con la presenza stessa del maestro in capo. Si ...
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LUCCA
C. Baracchini
(lat. Luca)
Città della Toscana, capoluogo di provincia, situata al centro di una pianura alluvionale, compresa tra l'Appennino tosco-emiliano e il monte Pisano.La posizione e la [...] of S. Frediano in Roma, JWCI 38, 1975, pp. 1-52; M. Ferretti, Una croce a Lucca, Taddeo Gaddi, un nodo di tradizione giottesca, Paragone 27, 1976, 317, pp. 9-40; C. Sheppard, Classicism in Romanesque Sculpture in Tuscany, Gesta 15, 1976, 1-2, pp. 185 ...
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PITTURA dal 1260 al 1400
A. Châtelet
In tutto il mondo occidentale, nel periodo compreso tra il 1260 e il 1400 la p. ebbe un grande sviluppo, subendo al tempo stesso una profonda trasformazione; questo [...] caratterizza i due pittori è che, tra i grandi maestri senesi, essi furono i più ricettivi nei confronti dello stile giottesco, del quale assimilarono però le componenti in maniera personalissima; forse il contatto con la p. di Giotto era avvenuto ad ...
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LOMBARDIA
F. Cervini
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la parte centrale della pianura Padana, delimitata a N dalle Alpi Centrali, dal Mincio e dal lago di Garda a E, dal corso del Po [...] del Quattrocento: appunti bibliografici, ivi, pp. 823-874; S. Bandera Bistoletti, Giotto e i Visconti. Il restauro dell'affresco giottesco in S. Gottardo al Palazzo, Milano 1986; C. Segre Montel, Pittura del Duecento in Lombardia, in La pittura in ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...