LEONARDO di Simone
Manuela Gianandrea
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo maestro vetraio, tra i più attivi e richiesti della Toscana del tardo Trecento. La prima opera documentata [...] in Niccolò di Pietro Gerini (Marchini), cui rimandano molti particolari compositivi, ancora intrisi di forti suggestioni giottesche. Tuttavia nella vetrata appare una larghezza nel comporre, una brillantezza nella scelta dei colori, una piacevolezza ...
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GERINI, Niccolò di Pietro
Stefano Pierguidi
Figlio di Pietro e di Giovanna di Agnolo Bindo (Gaye), nacque a Firenze intorno al quinto decennio del XIV secolo.
Il G. si formò con ogni probabilità a Firenze [...] Lombardi a Firenze (Boskovits, 1975, p. 99), opera paradigmatica dello stile maturo del G. in cui il rimando continuo a formule giottesche si unisce a un fare pittorico elegante ed essenziale.
Nel 1386 il G. lavorò accanto ad Ambrogio di Baldese alla ...
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PIETRO da Rimini
Alessandra Rullo
PIETRO da Rimini. – Ignote sono le date di nascita e morte di questo artista riminese documentato tra il 1324, data del polittico, perduto, realizzato insieme a Giuliano [...] della scuola pittorica riminese, fiorita tra la Romagna e le Marche nella prima metà del Trecento sull’onda delle novità giottesche di Assisi e Rimini, si deve, a partire dall’unica opera firmata (il Crocifisso della cattedrale di Urbania) e dal ...
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LENTATE sul Seveso (A. T., 20-21)
Carlo CALZECCHI ONESTI
Manfredo Vanni
Paese della provincia di Milano, situato a 250 m. s. m., sulle amene colline brianzole, circa 14 km. a sud di Como, presso il [...] 1912, p. 256 segg.; W. Suida, Le opere di Giovanni da Milano in Lombardia, in Rassegna d'arte, 1906, pp. 11-14; G. Carotti, Pitture giottesche nell'oratorio di Mocchirolo a Lentate sul Seveso, in Archivio storico lombardo, XIV (1887), pagine 765-94. ...
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FIRENZE
C. De Benedictis
(lat. Florentia)
Città della Toscana, capoluogo di regione, F. si sviluppa in un'area pianeggiante sulle rive dell'Arno, che taglia la città in due parti. Fu colonia romana [...] Caterina all'Antella, presso F., e nelle perdute Storie di s. Giovanni Battista per S. Maria del Carmine, la lezione giottesca, ma anche quella scultorea di Andrea e di Nino Pisano, si complica nei ritmi frastagliati, nell'attenzione all'episodico e ...
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PAOLO Veneziano (o da Venezia)
F. Flores d'Arcais
Pittore veneziano, nato intorno al 1300 o anche prima, attivo in Italia settentrionale, in Istria e in Dalmazia, documentato dal 1333 al 1358; morto [...] seguenti opere: una tavoletta con Crocifisso e santi su fondo rosso (Ravenna, Mus. Naz.; Bettini, 1940), dalle forti suggestioni giottesche; il dossale con Storie del beato Leone Bembo della chiesa di S. Biagio a Dignano d'Istria, datato 1321; cinque ...
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IACOPO del Casentino
Angelo Tartuferi
Non si conosce la data di nascita di questo pittore attivo in Toscana nella prima metà del XIV secolo. Egli è associato arbitrariamente da Vasari (p. 699) con la [...] le tesi di Bellosi, 1988), il pittore dimostra di essersi formato a stretto contatto con i principali rappresentanti del filone giottesco fiorentino più antico ed eterodosso: dal Maestro di S. Gaggio, alias Grifo di Tancredi, a Lippo di Benivieni, al ...
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MEMMO di Filippuccio
G. Neri
Pittore attivo a Siena e a San Gimignano, documentato dal 1288 al 1324.Le prime notizie fanno ritenere M. già adulto nel 1288, quando venne multato a Siena insieme al fratello [...] da un segno grafico di tipo duccesco, più evidente nei fogli più antichi, mediato in seguito da una spazialità giottesca sempre subordinata all'esigenza primaria di eleganza lineare. In seguito, Ciardi Dupré Dal Poggetto (1977) e De Benedictis (1978 ...
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d'AMICO, Silvio
Paolo Petroni
Nacque a Roma il 3 febbr. 1887 da Fedele e Filomena Viola.
Il padre, originario di Torricella Peligna (Chieti), era stato chiamato a Roma dallo zio paterno Domenico, noto [...] Mistero della Natività, Passione e Resurrezione di Nostro Signore, la cui regia fu curata dalla Pavlova per le celebrazioni giottesche del 1937 a Padova. Esempio raro e filologico di drammaturgia religiosa, il lavoro fu poi riproposto da Orazio Costa ...
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GUGLIELMO da Forlì
Marta Ragozzino
Di G., detto anche Guglielmo dagli Organi dal nome di una antica e nobile famiglia della città (Viviani Marchesi) e ricordato da Vasari tra i discepoli di Giotto, [...] ", si era prontamente incaricato di riparare le figure rovinate. Del resto, lo stesso Vasari, nell'elencare i dipinti del suo giottesco, segnalava che il pittore "oltre a molte opere fece in San Domenico di Forlì sua patria la cappella dell'altare ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...