Tra le caratteristiche principali della lingua dei media si rileva quella del riuso, ovvero della citazione (spesso non esplicita, la cosiddetta criptocitazione: Bazzanella 2004) di frasi, locuzioni, nomi [...] fu (dal “Cinque Maggio” di ➔ Alessandro Manzoni) e t’amo pio bove, che riprende un celebre incipit di ➔ GiosuèCarducci.
Bazzanella, Carla (2004), ‘Ripetizione polifonica’ nei titoli dei giornali, in Generi, architetture e forme testuali. Atti del ...
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I notai rivestono un ruolo centrale nelle fasi iniziali della storia linguistica dell’italiano. Alla loro penna si devono infatti molti dei primi documenti in volgare, a partire dal Placito capuano del [...] negli spazi vuoti, venne avanzata a inizio Novecento da Pio Rajna e poi fu accolta da tutti gli studiosi. ➔ GiosuèCarducci, invece, primo scopritore e editore delle poesie contenute nei Memoriali, interpretava quei versi come un modo dei notai per ...
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PETROCCHI, Policarpo
Paola Manni
PETROCCHI, Policarpo. – Nacque il 16 marzo 1852 a Castello di Cireglio (una piccola località montana presso Pistoia), primogenito di Luigi e di Carolina Geri, che in [...] (Milano 1895) e Le guerre (Milano 1899). Il severo giudizio su Crispi fu motivo di un vivace scontro verbale con GiosueCarducci (già incontrato a Bologna nel 1881 e ospitato nell’agosto di quell’anno a Castello di Cireglio, com’è rievocato nella ...
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Il termine persona (dal lat. persona(m), dall’etrusco phersu «maschera», a sua volta ricalcato sul gr. prósōpon «faccia, volto») è una creazione della cultura occidentale, in cui ha avuto uso assai ampio: [...] conativa), la terza con riferimento al contesto. Si consideri la celebre quartina (vv. 71-74) di Davanti San Guido di Giosuè ➔ Carducci in cui troviamo tutti questi usi della persona:
O nonna, o nonna! deh com’era bella
quand’ero bimbo! ditemela ...
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L’ipallage (gr. hypallagē´ «scambio, commutazione»), o enallage (vedi più avanti) dell’aggettivo, nella retorica classica è una figura che consiste nella diversione dell’orientamento sintattico dell’aggettivo, [...] recente (Mortara Garavelli 1988; Beccaria 1989; Ellero 1997) e nei vocabolari sono variamente citati, ad es., ➔ Ugo Foscolo (6), ➔ GiosuèCarducci (7), ➔ Eugenio Montale (8 e 9) e ➔ Carlo Emilio Gadda (10):
(6) sorgon così tue dive
membra dall’egro ...
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I cultismi sono parole, forme o costrutti di tradizione colta, cioè elementi rari o poco ricorrenti rispetto alla media statistica della lingua comune. In quest’accezione essi rappresentano un elemento [...] linguistici che agivano in tal senso: si pensi ad ➔ Alessandro Manzoni, e all’antimanzonismo programmatico e oltranzistico di un ➔ GiosuèCarducci o di un ➔ Gabriele D’Annunzio, non a caso due autori assai attratti dal cultismo, in tutte le sue ...
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L’accento grave è un tipo di ➔ accento grafico, cioè un segno diacritico che, in forma di barretta obliqua orientata in alto verso sinistra (‵), si pone sulle vocali per segnalarne la messa in evidenza [...] vocali i e u, chiuse per la loro stessa natura articolatoria; questa fu, ad esempio, la modalità accentuativa usata da GiosuèCarducci e ad essa si attengono a tutt’oggi, per es., le norme di redazione della casa editrice Einaudi.
Attualmente, per ...
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Il termine barbarismi designa spregiativamente fin dall’antichità le parole (e, più generalmente, gli elementi morfologici, sintattici e stilistici) considerate estranee allo spirito e alla forma di una [...] del mondo avendo i barbarismi in conto di eleganze»); di un uso pienamente acclimatato testimoniano occorrenze in una lettera di ➔ GiosuèCarducci e nella Prefazione di Fanfani & Arlia (18812, p. XI).
Se fino al XIX secolo la polemica contro i ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] si inserisce stabilmente nella ricerca di ‘armonica corrispondenza’ dei poeti del secondo Ottocento e di inizio Novecento italiano.
➔ GiosuèCarducci («va l’aspro odor de i vini»: “San Martino”, v. 7), ➔ Giovanni Pascoli («La Chioccetta per l’aia ...
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In linguistica, la categoria di nome astratto non è universalmente accettata. I nomi astratti non sarebbero infatti di facile definizione dal punto di vista semantico: non a caso l’‘astrattezza’ non rientra [...] senso di fama, concreto quando indica una persona celebre («via, non fo per dire, / ma oggi sono una celebrità», GiosuèCarducci, “Davanti San Guido” in Rime nuove, vv. 23-24).
La terminologia utilizzata è di conseguenza piuttosto eterogenea, quando ...
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carducciano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. Del poeta Giosuè Carducci (1835-1907), relativo alla sua opera, o ispirato alla sua poetica: la concezione c. della poesia; stile, gusto carducciano. 2. Seguace, imitatore, studioso della poesia del Carducci:...