GiosuèCarducci nacque a Valdicastello (Lucca) il 27 luglio 1835. Dopo gli studi presso gli Scolopi di Firenze e la Normale di Pisa, insegnò dapprima in alcune scuole toscane (S. Miniato a Monte, Pistoia) [...] , pp. 43-101.
Contini, Gianfranco (1968), Letteratura dell’Italia unita, 1861-1968, Firenze, Sansoni.
Devoto, Giacomo (1975), GiosuèCarducci e la tradizione linguistica dell’Ottocento, in Id., Itinerario stilistico, Firenze, Le Monnier, pp. 81-105 ...
Leggi Tutto
L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] , persino alle sue più vetuste oscillazioni morfologiche, non cessa, anche se temperata e bilanciata da modernismi realistici, con ➔ GiosuèCarducci e, anzi, torna a fine secolo in ➔ Gabriele D’Annunzio e ➔ Giovanni Pascoli sotto forma di citazione ...
Leggi Tutto
La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] e tipico contraltare al progetto linguistico manzoniano è offerto non da un prosatore creativo, ma da un saggista, GiosueCarducci. Sono in gioco non solo due diversi gusti stilistici, bensì una diversa individuazione dei destinatari della cultura e ...
Leggi Tutto
di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] ’uso di Firenze.
La soluzione indicata e la rigidità del metodo dispiacquero, com’è noto, a letterati celebri come ➔ GiosuèCarducci, che declassò il problema dell’unità della lingua a una «fissazione giacobina», specialmente se da risolversi con «l ...
Leggi Tutto
In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] della tradizione scritta compiuta dal glottologo ➔ Graziadio Isaia Ascoli (Proemio, 1873; più tarda la pungente satira di ➔ GiosuèCarducci, Le mosche cocchiere, 1897), le cui previsioni si sono in sostanza avverate: la lingua ereditata dalla storia ...
Leggi Tutto
I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] seguente contano nel verso come una sillaba sola: ad es., nel seguente endecasillabo carducciano si rilevano tre casi di sinalefe:
I cipressi che a Bolgheri alti e schietti (GiosuèCarducci, “Davanti a San Guido”, in Rime nuove, v. 1)
La dialefe, al ...
Leggi Tutto
L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] ‘denotazionale’ dei soggetti coordinati:
(14) vedo che non v’è ragione né gentilezza a fare il cattivo con una signora (GiosuèCarducci, cit. in Serianni 1989: 462)
Si noti che in diacronia si è molto ridotta la possibilità di accordo verbale al ...
Leggi Tutto
I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] : un modello linguistico che si sarebbe protratto fino alle soglie del Novecento nel linguaggio poetico di ➔ GiosuèCarducci, ➔ Giovanni Pascoli, ➔ Gabriele D’Annunzio, per poi allentarsi molto o dissolversi nei poeti delle generazioni successive ...
Leggi Tutto
Le frasi causali sono frasi subordinate che esprimono la causa (➔ causalità, espressione della) o il motivo dell’evento codificato nella principale; più in generale, esse rientrano tra le costruzioni sintattiche [...] da presso il poeta, Francesco Reina, esce fuori tutt’a un tratto così (GiosuèCarducci, Storia del «Giorno», in Edizione nazionale delle opere di GiosuèCarducci, vol. XVII, Studi su Giuseppe Parini: Il Parini maggiore, Bologna, Zanichelli, 1937, p ...
Leggi Tutto
A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] accolte all’interno delle vecchie regole (basti pensare a ➔ Giacomo Leopardi, ad ➔ Alessandro Manzoni poeta, a ➔ GiosuèCarducci).
Diversa è la storia della lingua della prosa letteraria, più ricettiva delle novità lessicali e sintattiche favorite ...
Leggi Tutto
carducciano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. Del poeta Giosuè Carducci (1835-1907), relativo alla sua opera, o ispirato alla sua poetica: la concezione c. della poesia; stile, gusto carducciano. 2. Seguace, imitatore, studioso della poesia del Carducci:...