Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] a elaborare nuovi contenitori metrici (canzonette), spesso esemplati sui modelli classici, di cui le Odi barbare di GiosuèCarducci, nell’Ottocento, avrebbero dato l’ultima grande interpretazione. Temi nuovi o inconsueti in poesia (come l’«acqua ...
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Per metrica si intende l’insieme delle regole che governano il discorso poetico (o in versi), in quanto distinto da quello in prosa (in antico, oratio soluta, sciolta dalle regole della versificazione). [...] vari artifici, di adattare alla prosodia dell’italiano le regole della metrica classica (così le Odi barbare di ➔ GiosuèCarducci).
La metrica italiana, come in genere la metrica delle lingue che non riconoscono l’opposizione di quantità vocalica ...
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Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] dalle novità metrico-sintattiche introdotte da Foscolo (frequenza di enjambement, inversioni), per trovare un nuovo artefice in ➔ GiosuèCarducci.
Foscolo, Ugo (1958), Edizione nazionale delle opere, a cura di C. Foligno, Firenze, Le Monnier, 22 ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] ed espressioni (ri)scoperte o reinventate da Vico sono poi rifluite nel linguaggio poetico ottocentesco: candenti (GiosuèCarducci, “Mezzogiorno alpino”), lezzo de’ cadaveri (Ugo Foscolo, “I sepolcri”), strepito di vera gloria (Alessandro Manzoni ...
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ASCOLI, Graziadio Isaia
Tristano Bolelli
Nacque a Gorizia il 16 luglio 1829 da Leone Flaminio ed Elena Norsa. Figlio di ricca famiglia di mercanti (e mercante nella giovinezza egli stesso), non conobbeil [...] A., Bologna 1907; F. Novati, in Il Corriere della sera, 30 genn. 1907; F. D'Ovidio, Commemorazione dei Soci G. A. e GiosuèCarducci, in Rendic. d.Accad. dei Lincei, Classe di scienze morali storiche e filol., s. 5, XVI (1907), pp. 31-44 (v. Rimpianti ...
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Le frasi relative (dette anche semplicemente relative) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che hanno la peculiarità di modificare un elemento nominale (detto antecedente o, meno spesso, testa [...] (31-32) o due diverse funzioni (33-34):
(31) e quanto a’ numi è caro chi a la patria versò l’anima (GiosuèCarducci, “Omero”, in Juvenilia)
(32) non sono mai andato dove mi consigli di andare
(33) sono certo dell’innocenza di chi hai accusato ...
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Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] garibaldino, uno degli ideatori del cosiddetto «pantheon risorgimentale», e con le Letture sul risorgimento italiano di ➔ GiosuèCarducci, fino alla costituzione della Società Nazionale per la storia del Risorgimento (1907) e, dal 1936, alle ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] che dal punto vista letterario e critico fu interpretata e per così dire incarnata dalla figura e dall’opera di ➔ GiosuèCarducci e che ebbe forte influenza nella definizione dei programmi e dei metodi d’insegnamento scolastici (fino ai primi decenni ...
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Nacque a Pescasseroli (L’Aquila) il 25 febbraio 1866. Compiuti gli studi medio-superiori a Napoli, scampò al terremoto di Casamicciola (luglio 1883), in cui perse i genitori e la sorella, e fu accolto [...] anche conto degli influssi degli autori da lui prediletti (Giambattista Vico, G.W.F. Hegel, K.W.F. Schlegel, GiosuèCarducci, Francesco De Sanctis) e soprattutto dell’assiduo lavoro di correzione a cui sottoponeva i suoi lavori in occasione delle ...
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Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili [...] a sé stessi (9):
(7) Tu fior de la mia pianta
percossa e inaridita,
tu de l’inutil vita
estremo unico fior
(GiosuèCarducci, “Pianto antico”, vv. 9-12)
(8) O contraddizione, Musa del comico, o diva ironia, o elegante mantello dell’humor e spada della ...
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carducciano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. Del poeta Giosuè Carducci (1835-1907), relativo alla sua opera, o ispirato alla sua poetica: la concezione c. della poesia; stile, gusto carducciano. 2. Seguace, imitatore, studioso della poesia del Carducci:...