Dal significato originario dell'aggettivo greco, vivo ancor oggi nella frase "diritto d'asilo", il termine è passato a designare un luogo in cui persone d'età tenera o avanzata o comunque bisognose d'assistenza, [...] il caso di Joab [v.], III [I] Re, II, 28 segg.). La legge deuteronomica, che andò in vigore per opera del re Giosia, col decretare che unico fosse il santuario legittimo - quello di Gerusalemme -, rese impossibile l'uso del diritto di asilo a tutti ...
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Nome, penetrato nel mondo greco-romano, di una divinità femminile fenicia, che è menzionata anche nell'Antico Testamento e che, in forma più o meno modificata, è attestata in tutto il mondo semitico come [...] riferiscono appunto all'erezione di altari ad Astarte da parte di Salomone, i quali furono poi distrutti dal re riformatore Giosia.
Non di rado Astarte appare associata nel culto a una divinità maschile, che, a seconda delle diverse località, porta ...
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Vicino Oriente antico. Il comportamento
Wilfred G. Lambert
Maurice Gilbert
Raymond Westbrook
Mario Liverani
Lester L. Grabbe
Il comportamento
La 'sapienza' mesopotamica
di Wilfred G. Lambert
Nella [...] probabilità, alla fine dell'VIII o all'inizio del VII secolo. Esso fu il fondamento delle riforme intraprese durante il regno di Giosia (II Re, 22, 1-22, 37), che regnò dal 640 al 609 ca. Sebbene Deuteronomio, 12-26 sia presentato come un discorso ...
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Vedi ORIENTALIZZANTE, Arte dell'anno: 1963 - 1996
ORIENTALIZZANTE, Arte (v. vol. V, p. 749)
F. Canciani
Con il termine «orientalizzante» si è soliti indicare il periodo dell'arte greca - ma anche di [...] . In particolare la fortezza di Meṣad Ḥašavyahu, presso Ašdod, che sembra essere stata abbandonata dopo la morte del re di Giuda Giosia nel 608 a.C., sconfitto e ucciso a Megiddo dal faraone Necao, ha dato frammenti di ceramica greco-orientale dello ...
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CARRARA, Ardizzone da
Michele Franceschini
Figlio naturale del condottiero Conte, fu canonico della cattedrale di Padova dal 1399; probabilmente ricoprì tale carica fino al 1405, anno in cui suo zio [...] Antonia Sforza, figlia di Muzio Attendolo, e sorella del futuro duca di Milano, Francesco Sforza, il C. ebbe una figlia, che sposò Giosia d'Acquaviva, duca d'Adria.
Fonti e Bibl.: G. B. e A. Gatari, Cronaca Carrarese, I, in Rer. Ital. Script., 2 ed ...
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MARYLAND (A. T., 132-133)
Giuseppe CARACI
Henry FURST
Uno dei tredici stati originarî della Confederazione nordamericana, il 7° per superficie (31.926 kmq.) fra i nove del South Atlantic di cui fa [...] elettori dall'altra, per una maggiore o minore estensione del suffragio. Nel 1656 ebbe luogo l'insurrezione protestante di Giosia Pendall. Nel 1688, avendo il governatore tardato a proclamare l'accessione di Guglielmo e Maria al trono, l'opposizione ...
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Profeta ebreo, l'ottavo dei cosiddetti profeti minori, il quale ci lasciò un vaticinio di 56 versetti, diviso in tre capitoli. Esso è pure l'unica fonte di notizie sicure intorno al profeta; raccoglieremo [...] lo stato della società giudaica, quale ci è rappresentato dal profeta, gli ultimi anni del re Manasse (695-642), o i primi di Giosia (638-607), sembrano il tempo più acconcio a porvi la visione profetica di Abacuc; diciamola scritta verso il 630 a. C ...
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SANTUARIO
Franz Rudolf MERKEL
Arnaldo BERTOLA
Sono chiamati santuarî alcuni luoghi considerati sacri perché vi si è rivelata e vi è riconosciuta presente una potenza superiore, alla quale viene ivi [...] sua struttura influenze fenicie ed egizie. Il tempio, come santuario principale, e unico dopo la riforma religiosa del re Giosia, oscurò tutti gli altri luoghi di culto. Anche in Egitto, i Giudei della colonia militare di Elefantina, possedettero un ...
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LEVI e Leviti (Levi, ebr., nella versione greca dei LXX Λευεί e Λευί; la Bibbia riallaccia il nome alla radice "aderire" [Genesi, XXIX, 34 e Num., XVIII, 2]; per altra etimologia vedi sotto)
Leone Tondelli
L., [...] delle diverse classi addette al culto s'erano trasformate in diritti. Bisogna risalire almeno al tempo del re Giosia, quando il culto di nuovo s'accentrò vigorosamente, e i privilegi delle famiglie sacerdotali obliterati nella molteplicità dei ...
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Appellativo comune della divinità maschile presso i Semiti, e spesso anche nome proprio di essa.
Il nome comune ba‛al si trova usato in semitico in varie accezioni dell'idea fondamentale di "possessore"; [...] ib., XI, 18). Furono tra i fautori di B. i re Achaz e Manasse, tra gli avversari invece i re Ezechia e Giosia. Quest'ultimo, nonostante la sua radicale riforma iahvistico-deuteronomica, non riuscì ad estirpare del tutto il culto di B. (Geremia, II, 8 ...
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geenna
geènna (o gehènna; anche gheènna) s. f. [dal lat. tardo ge(h)enna, gr. γέεννα]. – 1. Propr., nome biblico della valle di Ennom (ebr. gē Hinnōm, aramaico gê Hinnam), a sud-ovest delle porte di Gerusalemme, sede del culto del dio Moloch...