Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] essi, spettatore lucido e angosciato del male, la sua virile certezza di giustizia. Una giustizia non solo oltremondana: un giorno, quando Dio nei suoi imperscrutabili disegni vorrà, ma sarà presto, l'ordine e la giustizia prevarranno anche nel mondo ...
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Poeta italiano (Verona 1840 - Castelrotto 1910), figlio di Cesare che, prima di uccidersi, lo raccomandò con una calda lettera ad Aleardo Aleardi. Mentre si laureava in legge a Pisa (1862), scriveva il [...] amori nient'affatto straordinarî, affetti coniugali e familiari; canta insomma realisticamente le piccole cose d'ogni giorno nella lingua d'ogni giorno. La sua è una via diversa ma parallela a quella contemporanea degli Scapigliati e del Carducci ...
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Poeta, nato a Fondi il 10 settembre 1903; diresse nel secondo anteguerra le edizioni di poesia della "Cometa"; collaboratore di varî giornali e riviste, si è anche occupato di arti figurative, e dal 1941 [...] , in La Nuova Europa, 3 febbraio 1946, e in Il Mondo, 15 giugno 1954; G. Bellonci, in Mercurio, luglio 1946; E. Cecchi, Di giorno in giorno, Milano 1954, pp. 280-83; O. Macrì, Caratteri e figure della poesia italiana contemporanea, Firenze 1956. ...
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Poeta e drammaturgo romeno (n. Sàmpetru-Braşov 1878 - m. 1948). Nei primi decennî del secolo girò con una sua compagnia, svolgendo anche opera d'irredentismo, per le città della Transilvania; fu egli stesso [...] il Teatro Nazionale di Cluj. Dei suoi lavori drammatici, il miglior successo arrise all'atto unico Se face ziuă ("Si fa giorno", 1914), ispirato alle lotte per la libertà dei Romeni transilvani, ma soprattutto al "poema" in tre atti Trandafirii roşii ...
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Romanziere ungherese (Budapest 1900 - Bethesda, Maryland, 1972). Un premio vinto a Londra con Budapesti kaland ("Avventura di Budapest", 1932) gli diede un successo internazionale. Gli altri suoi romanzi, [...] (A boldog emberöltő "La generazione felice", 1933; Bűnösök "Peccatori", 1935; Találkozás és búcsú "Incontrarsi e dirsi addio", 1938; A tévedés "L'errore", 1938; Juniusi hétkoznap "Giorno feriale di giugno", 1943; Igy kezdődött "Cominciò così", 1948). ...
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Lucarelli, Carlo. − Scrittore italiano (n. Parma 1960). Autore di gialli e di noir, realizza nei suoi romanzi una felice commistione di generi, riservando una particolare attenzione alla ricostruzione [...] nero e L'incredibile, prima di colazione; nel 2021, Nero come il sangue. Storia dell'omicidio dalla Rivoluzione francese ai giorni nostri (con M. Picozzi) e Léon; Bell'Abissina (2022); Nero come il terrore. Storia dell'omicidio nel Medioevo (con M ...
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Scrittore norvegese (Kragerø 1895 - Fornebu, Oslo, 1946), giornalista (Vor Verden, 1923-29; Tidens Tegn, 1924-40) e saggista conservatore: Streiftog i digtning og taenkning ("Escursioni nella poesia e [...] fece parte della resistenza durante l'occupazione nazista. I suoi romanzi e drammi (per es., Den forjaettede dag "Il giorno promesso", 1926; Duel, 1932; Allerede nu "Già ora", 1937) dibattono, su una prospettiva metafisica, i più vivi problemi morali ...
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Personaggio letterario del romanzo I promessi sposi di A. Manzoni; è la monaca di Monza, nella quale, con aderenza alla realtà storica, ma con intima adeguazione al tono e al significato del romanzo, è [...] sua forzata monacazione. Getrude accoglie Lucia nel convento, ma si lascia convincere da Egidio, col quale è in peccaminosa relazione, a farla un giorno uscire da sola, così che cada nelle mani dei bravi dell'Innominato, complice di don Rodrigo. ...
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Poeta e scrittore italiano (Bari 1890 - Firenze 1963). Insegnante di lettere, per lunghi anni, a Firenze. Dopo una giovanile esperienza nelle file dell'avanguardia poetica (fu collaboratore di Lacerba), [...] a un'ispirazione religiosa, si venne accostando al gusto, e ai modi, dell'ermetismo (Poesie d'amore, 1937; Notturni, 1941; Le poesie, 1952; Celeste affanno, 1956; Il mio giorno s'illumina, 1957; Il più della vita, 1961; Il frutto del tempo, 1962). ...
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La sestina, detta anche sestina lirica per distinguerla dalla sestina narrativa, o sesta rima (➔ ottava rima), è una forma lirica fissa riconducibile al genere della ➔ canzone (Beltrami 20024: 264-268; [...] vanno in rime,
e ’l mio duro martir vince ogni stile.
[… ]
Nesun visse già mai più di me lieto,
nesun vive più tristo et giorni et notti;
et doppiando ’l dolor, doppia lo stile
che trae del cor sì lacrimose rime.
Vissi di speme, or vivo pur di pianto ...
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giorno
giórno s. m. [lat. tardo diŭrnum (tempus), dall’agg. diurnus «giornaliero», der. di dies «giorno»]. – 1. In astronomia, intervallo di tempo entro il quale la rotazione della Terra attorno al proprio asse riconduce una stella (g. sidereo...
giornata
s. f. [der. di giorno]. – 1. a. Lo stesso che giorno, spec. con riferimento allo stato del cielo, dell’aria, della temperatura: g. serena, nebbiosa, fredda, afosa, piovosa; oggi è una bellissima g. (spesso scherz.); o il periodo del...