Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] il prete da Varlungo), che il contegno dei partecipanti alle Dodici giornate non dal Boccaccio sia stato indicato, 7 e 8), le altre raccontano di terribili paure provate dai vivi dinanzi a morti, veri o fittizi (I, 7 e 9). Chi ha pratica di novelle ...
Leggi Tutto
La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] giudicatore del suo figliuolo a morte per amore del publico bene, qui a p. 993); lo schedario dei fenomeni avvia alla contemplazione dell'armonia tra aureo Trecento» e lo spirito della lingua italiana, in «Giorn . stor. d. lett. ital.», CXXXIV (1957), ...
Leggi Tutto
Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] « fantasia » È morta, trovava autorizzazione in una ballata del Freiligrath, La vendetta dei fiori.
Questo è continuo per annientare se stessa e per emulare il linguaggio comune di tutti i giorni e di tutte le ore, ma scriviamo in prosa, nel nome di ...
Leggi Tutto
L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] dei santi, / non sono che analogie. / C’è solo l’amore»5) e d’un divino che dubita:
«Conoscerò la morte. La conoscerò umanamente, da questa angusta porta mi affaccerò su lei che tu, vita onnipresente, non conosci se non per negazione. Tre giorni ...
Leggi Tutto
Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] dell’idolatria e della poliarchia tetrarchica, mentre il giorno, nel suo primo sorgere a Oriente (improbabile, lapidaria, eppure quasi evasiva della notazione «Et manus Dei supererat aciei» (Lact., mort. pers. 44,9), accurata e sistematica la ...
Leggi Tutto
Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] .
Infine, la ricerca erudita ritorna ora ai giorni suoi migliori, e tutta chiusa in sé e una parte stralciavo il fogliame morto, per l'altra godevo meglio e quella di ogni «villa», quella dei contadi e dei colli, quella delle giogaie appenniniche e ...
Leggi Tutto
Giovanni Verga: Opere
Luigi Russo
Giovanni Verga è nato il 1 settembre 1840 a Catania ed è morto nella stessa città il 26 gennaio 1922. Noi non abbiamo voluto partecipare a quel dibattito che si è fatto [...] orso e pensa ai casi suoi e ai suoi morti, sempre fasciato di perpetuo lutto, mentre tira diritto tacito nume; ed è presente anche l'ultima dei Malavoglia, la Lia, la vittima colpevole, che tutti a cominciare la sua giornata è stato Rocco Spatu.» ...
Leggi Tutto
Giulio Ferroni
Classici
"Canzone, io t'ammonisco
che tua ragion cortesemente dica"
(Francesco Petrarca, Canzoniere)
I classici oggi
di Giulio Ferroni
8 maggio
Si inaugura ai Musei Civici agli Eremitani [...] sicuri, la questione del canone si trova all'ordine del giorno.
Con particolare asprezza e in forme davvero estreme una vera e il sorriso dei defunti o delle maschere o delle cere, il classico educa alla contemplazione della morte di quanto ...
Leggi Tutto
CASSI, Francesco
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Pesaro il 4 giugno 1778 dal conte Annibale e dalla marchesa Vittoria Mosca.
Era legato per vincoli familiari a molte delle più note personalità del piccolo [...] Farsaglia ebbe dopo che egli era morto (Venezia 1850, nella collana Antonelli dei classici latini; Firenze 1881, nella ad Indicem;G. S. Scipioni, Alcune lettere e poesie di C. Monti Perticari, in Giorn. stor. d. lett. it., XI (1888), pp. 79, 83-91; E ...
Leggi Tutto
Narrare con la voce
Bruno Tognolini
La voce che parla nel buio all'inizio del tempo
C'è una voce che parla da molto lontano. La notte è nera, la brace è poca, là fuori ci sono orrori che non dormono. [...] grande lo racconta a un bambino alla fine del giorno. Intorno a loro la cosa più antica di mezzo di lei".
Ma il dio degli Ebrei e dei cristiani non è il solo ad aver creato il mondo a coltivare i campi hanno periodi morti; restano in casa e ascoltano ...
Leggi Tutto
morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...
giorno
giórno s. m. [lat. tardo diŭrnum (tempus), dall’agg. diurnus «giornaliero», der. di dies «giorno»]. – 1. In astronomia, intervallo di tempo entro il quale la rotazione della Terra attorno al proprio asse riconduce una stella (g. sidereo...