È la dottrina del destino ultimo dell'umanità e dell'individuo.
Il termine è di formazione recente e la teologia sistematica cattolica non l'ha ancora adottato; tuttavia si viene diffondendo sempre più [...] Mazdah (Ōrmazd) annienterà Angra Manyu (Ahriman). Seguirà la risurrezione deimorti, il giudizio finale con l'entrata dei buoni nel paradiso e dei cattivi nell'inferno, ma solo per tre giorni. Poi tutti gli elementi del mondo si fonderanno in un ...
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. Il nome "breviario" (lat. breviarium) significa compendio" e, in senso derivato, "estratto, catalogo, inventario". Già usato nel linguaggio teologico (per esempio, breviarium fidei), amministrativo (breviarium [...] lodino e preghino oralmente Dio in determinate ore di ogni giorno a nome di tutta la Chiesa. Alcuino (morto nell'804) chiamò "breviario" una specie di ufficio divino da lui compendiato a uso dei laici. Con la fine del sec. XI appaiono i breviarî ...
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Nel suo significato etimologico e più comprensivo (lat. confessio, da confiteor "dichiaro apertamente") è un esplicito riconoscimento relativo a un fatto o a un'idea del confidente. Più particolarmente, [...] primo grado doveva, per 100 giorni, recitare ogni giorno la preghiera per il perdono dei peccati commessi prima dell'ordinazione. Se di altri.
Egitto. - Il c. 125 del Libro deiMorti contiene un testo da recitarsi dal defunto in occasione del suo ...
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Il più popolare degli eroi greci, oggetto d'un grandissimo numero di miti. Zeus, invaghitosi di Alcmena moglie di Anfitrione, ne inganna l'onestà presentandosi sotto le spoglie del marito assente. Era, [...] di Augia, re degli Epei in Elide, compiuta in un sol giorno, facendovi penetrare il corso d'un fiume (l'Alfeo o il Peneo Cerbero, il cane a tre teste che custodisce il regno deimorti. Naturalmente durante un viaggio di questo genere E. non poteva ...
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RABBIA (gr. λύσσα; lat. rabies; fr. rage; sp. rabia; ted. Wut; ingl. madness)
Alfonso DI VESTEA
Nino BABONI
Malattia contagiosa nota quasi dovunque da tempo immemorabile, per il modo singolare d'insorgere [...] solo morì. Analogamente, impressiona l'elevata proporzione deimorti per morsicature di lupo, 5-10 volte sc. Paris, XCVIII (1884); A. di Vestea e G. Zagari, in La psichiatria e Giorn. inst. sc. med., Napoli 1887; id., Fortschr. der Med. e Ann. Inst. ...
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In origine la divinazione era un ramo della magia cosiddetta simpatica; la quale si fonda sul principio apparentemente scientifico che da simili cause si producono simili effetti. Mentre però la scienza [...] di altre parti del corpo, onde la chiromanzia, ancora in onore ai giorni nostri.
f) Lo stormire delle foglie d'una pianta; che era che sta per succedere, e non di rado per bocca deimorti o dei santi. Così pure si fanno ordalie pratiche: le quali ...
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MICKIEWICZ, Adam
Giovanni Maver
Poeta polacco, nato a Nowogródek - o nel vicino villaggio di Zaosie - il 24 dicembre 1798, morto a Costantinopoli il 26 novembre 1855. Figura dominante nella storia letteraria [...] usanza locale che mette a contatto il mondo dei vivi col mondo deimorti, mentre nella quarta (una terza non esisteva Napoli e poco dopo visita l'Umbria, la Toscana, Genova (in quei giorni scrive l'ode Do matki Polki, "Alla madre polacca", che il ...
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Divinità degli antichi Greci: una delle più complesse e multiformi figure dell'Olimpo greco; della quale, per altro, restano oscuri e incerti così l'etimologia del nome come la natura e il significato [...] nacque sul monte Cillene (onde l'epiteto di Κυλλήνιος), il quarto giorno del mese; e perciò è sacro a E. il numero quattro e poiché da dio del sonno a dio della morte è breve il passo, ecco E. dio deimorti, Ctonio e Psicopompo.
La seconda (Beloch) ...
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. Il vocabolo ebraico 'ādhām è originariamente nome comune che designa in genere la razza umana, o in particolare un suo individuo (latino homo); eccezionalmente, l'uomo in contrapposto alla donna (latino [...] " (II, 9). Iddio pertanto dette licenza all'Uomo di cibarsi dei frutti di ogni albero, salvo che di quello della scienza del bene e del male, giacché il giorno che l'Uomo ne avesse mangiato sarebbe morto.
Se non che l'Uomo era ancora solo: egli era ...
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Divinità della Grecia antica, strettamente unita, nel culto e nel mito, alla figlia, Kore o Persefone; sicché ordinariamente l'una e l'altra venivano designate insieme con appellativi comuni, come "le [...] parte all'altra della terra e del mare; e per nove giorni e nove notti, con fiaccole accese, senza riposo, senza prendere si presenta, come divinità ctonica, in stretto legame col regno deimorti e con le divinità dell'oltretomba. Come tale e come ...
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morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...
giorno
giórno s. m. [lat. tardo diŭrnum (tempus), dall’agg. diurnus «giornaliero», der. di dies «giorno»]. – 1. In astronomia, intervallo di tempo entro il quale la rotazione della Terra attorno al proprio asse riconduce una stella (g. sidereo...