Giornalista italiana (n. Trieste 1957). Figlia del giornalista G. Botteri, dopo la laurea in Filosofia ha ultimato gli studi alla Sorbona (dottorato in Storia del cinema) per poi dedicarsi al giornalismo. [...] Con alle spalle qualche esperienza nella carta stampata (Il Piccolo e l’Alto Adige), nel 1985 ha iniziato a collaborare per la Rai. Tre anni più tardi è entrata nella redazione esteri del TG3 e da allora ...
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Giornalista (Londra 1833 - ivi 1916), ereditò dal padre Joseph Moses Levy (1812-88), che l'aveva fondato nel 1855, The Daily Telegraph. B. fu il principale rappresentante della tendenza innovatrice nel [...] verso i gusti del gran pubblico una notevole ricchezza d'informazioni e servizî speciali, che resero popolarissimo il suo giornale. Appoggiò a lungo i liberali, ma ruppe poi clamorosamente col Gladstone a proposito della sua politica irlandese. Si ...
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bufala mediatica
bùfala mediàtica locuz. sost. f. – Notizia falsa che viene ripresa e amplificata dai media. Il saper riconoscere una notizia non rispondente al vero è una delle basi del giornalismo, [...] ma le tecnologie digitali di comunicazione hanno molto accelerato la diffusione di una bufala mediatica. L'espressione può indicare anche, impropriamente, fenomeni come la voce (rumor) e la leggenda metropolitana. ...
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Giornalista e uomo politico italiano (n. Roma 1952). Dopo aver partecipato tra gli anni Sessanta e Settanta al movimento studentesco, ha svolto attività politica nelle file del PCI e si è dedicato contemporaneamente [...] sbarramento. F. ha inoltre conquistato una vasta popolarità come commentatore e conduttore televisivo, portando in TV un giornalismo d'inchiesta spettacolare e provocatorio (Linea rovente, 1987; Il testimone, 1988; Il gatto, 1989; L'istruttoria, 1991 ...
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Giornalista e critica cinematografica italiana (Pisa 1931 - Roma 2011). Originaria di una famiglia aristocratica (figlia di un militare e sorella del pittore Lorenzo), è stata una delle più importanti [...] figure del giornalismo italiano. Nel 1949 ha iniziato la carriera giornalistica presso il settimanale Noi Donne; successivamente ha collaborato con Novella, l’Espresso, L’Europeo, fino ad approdare nel 1970 a La Stampa dove è rimasta tutta la vita ( ...
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Giornalista, nato a S. Stefano Belbo (Cuneo) nel 1844, morto a Roma il 5 febbraio 1918. Iniziò dapprima la carriera militare, che troncò presto per darsi al giornalismo. Nel 1870 prese infatti a collaborare [...] polemico che gli diede popolarità insieme con molti fastidî. Nel 1875 acquistò Il Popolo romano (v. giornale, XVII, p. 195) e lo diresse fino alla morte. Scrittore concettoso, polemista vivace e talora violento, si attirò, per certo suo atteggiamento ...
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REYNOLDS, Quentin
Cecil SPRIGGE
Giornalista, nato a New York l'11 aprile 1902. Fu, giovanissimo, atleta di calcio, di pugilato e di nuoto; poi, compiuti gli studî di legge, entrò nel giornalismo sportivo, [...] quale reporter del New York World. I suoi articoli attirarono l'attenzione dell'agenzia International News Service, che lo inviò quale corrispondente in Germania. Con l'avvento di Hitler al potere, il ...
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Giornalista statunitense (n. Washington 1964). Ultimati gli studi universitari, ha scritto per le riviste Washington City Paper e Washington Monthly, prima di approdare al prestigioso The Washington Post [...] (1993-2003). Specializzata in giornalismo d’inchiesta, negli anni si è occupata di politiche sociali e povertà e ha vinto il Premio Pulitzer (2000) grazie a una serie di articoli apparsi sul Post: qui ha denunciato le condizioni precarie in cui erano ...
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Patriota e poeta cubano (Bayamo 1822 - La Cabaña, Avana, 1871). Cospiratore per l'indipendenza cubana, venne condannato a morte nel 1843, ma fu amnistiato. Dopo aver diviso la sua attività tra il giornalismo, [...] a Cuba per partecipare al tentativo insurrezionale del 1868. Rifugiatosi a New York, continuò l'attività politica, fondando il giornale El Revolucionario. Tornato a Cuba nel 1871, fu catturato e fucilato. Il meglio della sua produzione poetica fu ...
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LAZZARO, Giuseppe
Silvana Musella
Nacque a Napoli il 6 apr. 1825 da Gaetano e Marianna Antonucci. Educato dai gesuiti, si dedicò agli studi letterari e fin da giovanissimo operò nel giornalismo. Per [...] un'intensa corrispondenza con gli emigrati che risiedevano a Torino, Genova, Malta ecc. Pubblicò, a intervalli, un giornale clandestino, il Corriere di Napoli, dalle cui pagine alimentò la rivolta antiborbonica. Nel 1857, quando Ferdinando II nel ...
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giornalismo
s. m. [der. di giornale2]. – L’insieme delle attività e delle tecniche relative alla compilazione, redazione, pubblicazione e diffusione di notizie tramite giornali quotidiani o periodici: storia del g.; scuola di g.; anche, la...
giornale2
giornale2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec., per ellissi da libro giornale, foglio giornale, e sim.]. – 1. Libro, registro di un’impresa commerciale, di un’amministrazione e sim., in cui si prende giornalmente nota delle partite,...