Pfeiffer, Michelle
Alessandro Loppi
Attrice cinematografica statunitense, nata il 29 aprile 1958 a Santa Ana (California). Dotata di una bellezza elegante e di uno stile di recitazione sobrio e moderno, [...] doti con due commedie farsesche: The witches of Eastwick (1987; Le streghe di Eastwick) di George Miller, in cui è una giornalista frustrata che però riesce a tenere testa al diavolo, e Married to the mob (1988; Una vedova allegra… ma non troppo) di ...
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Regista, sceneggiatore e critico cinematografico italiano (Roma 1922 - ivi 2013). Dopo aver contribuito all'affermazione del Neorealismo, soprattutto in veste di critico e sceneggiatore, si è imposto come [...] , attore o aiuto regista collaborò con Aldo Vergano, Roberto Rossellini e Giuseppe De Santis. Abbandonato il giornalismo (ma continuando a coltivare ricerche che sarebbero confluite nei suoi libri), approfondì la conoscenza del mezzo cinematografico ...
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Butler, Hugo
Marzia G. Lea Pacella
Sceneggiatore canadese, naturalizzato statunitense, nato a Calgary (Alberta) il 4 maggio 1914 e morto a Hollywood il 7 gennaio 1968. Iniziata la carriera di sceneggiatore [...] 1964).
Nato da genitori inglesi (il padre Frank era sceneggiatore), studiò in Canada e, dopo essersi dedicato al giornalismo e alla narrativa, giunse a Hollywood nel 1937. Scritturato dalla Metro Goldwyn Mayer, esordì come sceneggiatore scrivendo, in ...
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Miller, Arthur
Masolino d'Amico
Commediografo e sceneggiatore statunitense, di origine ebraica, nato a New York il 17 ottobre 1915. L'attività cinematografica del grande commediografo è stata sporadica [...] valorizzata nella sua innocente carnalità.Laureatosi in letteratura inglese all'università del Michigan (1938) per qualche tempo si dedicò al giornalismo. Il suo esordio come autore teatrale avvenne nel 1944 con The man who had all the luck. Era già ...
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Schroeter, Werner
Giuseppe Gariazzo
Regista e sceneggiatore cinematografico tedesco, nato il 7 aprile 1945 a Georgenthal, in Turingia. Autore tra i più originali della nuova scena tedesca degli anni [...] aver studiato psicologia all'università di Mannheim e cinema alla Hochschule für Fernsehen und Film di Monaco, si occupò di giornalismo e cominciò a interessarsi al teatro e all'opera; quest'ultima avrebbe costituito l'elemento ricorrente in tutta la ...
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BIANCOLI, Oreste
Roberta Ascarelli
Nacque a Bologna il 20 febbr. 1897 dal conte Carlo e da Matilde Badia. Come il B. afferma in alcune note autobiografiche scritte nel 1954, l'atmosfera della casa paterna [...] produzione giovanile non rimane alcuna traccia. Si laureò in giurisprudenza nel 1921 e decise di dedicarsi professionalmente al giornalismo, collaborando prima a Il Resto del carlino e quindi a Il Secolo di Milano, dove entrò nel 1925 trasferendosi ...
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Rosi, Francesco
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico, nato a Napoli il 15 novembre 1922. Facendo propria la lezione di Luchino Visconti, di cui era stato aiuto regista nella realizzazione di un'opera [...] insolite. Il metodo di R. ‒ consistente nel proporre una sorta di documentario ricostruito secondo l'ottica del giornalismo di denuncia senza tuttavia rinunciare a personaggi di forte rilievo narrativo ‒ ha influito sul lavoro di un regista ...
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Ben Mahmoud, Mahmoud (forma francesizzata di Ben Maḥmūd, Maḥmūd)
Giuseppe Gariazzo
Regista cinematografico tunisino, nato a Tunisi il 25 luglio 1947. La memoria e l'identità, la spinta alla migrazione [...] cui esordì dietro la macchina da presa con il cortometraggio Le K; tra il 1971 e il 1974 conseguì diplomi in giornalismo e comunicazione sociale, e in storia dell'arte e archeologia presso la Libre Université della capitale belga. B. M. lavorò anche ...
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Pitt, Brad (propr. William Bradley)
Nicoletta Ballati
Attore cinematografico statunitense, nato a Shawnee (Oklahoma) il 18 dicembre 1963. La regolarità dei suoi lineamenti, i colori chiari, il fisico [...] , dove si era trasferita la sua famiglia. Diplomatosi nel 1982, si è iscritto all'università del Missouri al corso di giornalismo, che nel 1986, a due esami dalla laurea, ha abbandonato per tentare la fortuna a Hollywood. La prima apparizione degna ...
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Ungari, Enzo (propr. Vincenzo)
Donatello Fumarola
Critico cinematografico, sceneggiatore, operatore culturale, nato a La Spezia il 13 luglio 1948 e morto a Roma il 22 febbraio 1985. Fu uno degli esponenti [...] prescindere da quel 'piacere' che veniva allora stigmatizzato come segno di cedimento intellettuale dal severo ambiente del giornalismo cinematografico; la libertà di forzare codici rigidi del cinema, sia che appartenessero alla sfera 'autoriale' sia ...
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giornalismo
s. m. [der. di giornale2]. – L’insieme delle attività e delle tecniche relative alla compilazione, redazione, pubblicazione e diffusione di notizie tramite giornali quotidiani o periodici: storia del g.; scuola di g.; anche, la...
giornale2
giornale2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec., per ellissi da libro giornale, foglio giornale, e sim.]. – 1. Libro, registro di un’impresa commerciale, di un’amministrazione e sim., in cui si prende giornalmente nota delle partite,...